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Sanzionare la Russia sul sistema dei pagamenti potrebbe diventare un problema

Intervista con Luciano Vasapollo. “Le sanzioni che gli Stati Uniti stanno preparando nei confronti della Russia nel caso in cui dovesse invadere l’Ucraina sono tra le più grandi, se non le più grandi, che abbiamo mai emesso”, ha detto la vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, in Germania.

Le sanzioni colpiranno duramente anche la nostra economia”, ha affermato nella stessa sede il ministro tedesco dell’economia Robert Habeck.

Nell’annunciare le sanzioni contro la Russia, quella di intervenire sul sistema dei pagamenti internazionali presenta parecchie controindicazioni, anche per le potenze occidentali. In particolare l’esclusione della Russia dal sistema di pagamento SWIFT viene vissuto con estremo timore dai paesi europei.

Abbiamo intervistato su questo Luciano Vasapollo, economista e autore di molti lavori proprio sulle monete e i possibili sistemi di transazioni finanziarie alternativi all’uso del dollaro.

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D: Gli Stati Uniti, la Nato e l’Unione Europea minacciano di ricorrere a nuove e più pesanti sanzioni contro la Russia. Una di queste riguarderebbe l’esclusione dal sistema di pagamento internazionale Swift. Che cosa significa concretamente?

R: Il codice più diffuso nel mondo della finanza per i trasferimenti di denaro internazionali, come il codice SWIFT o il codice BIC, è in realtà uno standard ISO, ISO 9362.

Il principale promotore del codice SWIFT, acronimo di “Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication” sono gli Stati Uniti, anche se per motivi di immagine la sede della società che gestisce i codici è stata fondata nel 1973 in Belgio, con il supporto di 239 banche in 15 paesi, mentre lì rimane il quartier generale.

L’associazione ha stabilito uno standard comune per le transazioni finanziarie, nonché un sistema condiviso di elaborazione dei dati e una rete di telecomunicazioni mondiale. Le procedure operative fondamentali, le regole per la definizione delle responsabilità, etc., furono stabilite nel 1975 e il primo messaggio SWIFT fu inviato nel 1977.

La rete SWIFT non trasferisce fondi, ciò che fa è inviare ordini di pagamento tra conti degli istituti, utilizzando i codici SWIFT che sono regolati nella rete di pagamento automatica. SWIFT possiede e gestisce il sistema BIC (Bank Identifier Codes), il che significa che è possibile identificare rapidamente una banca e inviare un pagamento in modo sicuro.

D: La Russia non sembra molto preoccupata di queste sanzioni. Qualora venisse sanzionata su questo sistema di pagamento internazionale, esistono altre possibilità di accesso alle transazioni internazionali?

R: La Cina possiede il CIPS (Sistema di pagamento interbancario transfrontaliero) come sistema di pagamento, che offre servizi di compensazione e regolamento per i suoi partecipanti ai pagamenti e ai trasferimenti transfrontalieri in valuta cinese (RMB reminmbi, yuan).

È un’infrastruttura di base per i mercati finanziari in Cina. Il sistema di organizzazione dei pagamenti in altre valute sarà probabilmente esteso nel tempo, diventando così una vera alternativa ai sistemi SWIFT (Stati Uniti) e IBAN (Europa).

Il 25 marzo 2016, CIPS ha firmato un memorandum di intesa con SWIFT, con la comprensione reciproca dell’implementazione di SWIFT come canale di comunicazione sicuro, efficiente e affidabile per la connessione CIPS con i membri SWIFT, il che fornirebbe una rete che consentirebbe agli istituti finanziari di inviare e ricevere informazioni finanziarie e transazioni in un ambiente sicuro, standardizzato e affidabile.

Il CIPS è talvolta noto come Sistema di pagamento interbancario cinese.

La Russia, da parte sua, ha il sistema PESA (Sistema per il trasferimento di messaggi finanziari), sviluppato dalla Banca centrale russa. Il sistema è in fase di sviluppo dal 2014 ed è stato inquadrato dopo che il governo degli Stati Uniti aveva minacciato di disconnettere la Russia dal sistema SWIFT.

Nel marzo 2018, oltre 400 istituzioni (principalmente banche) facevano parte della rete. Il sistema funziona solo in Russia, anche se ci sono progetti per integrare la rete con il CIPS.

D: In questi anni hai spiegato spesso che diversi paesi sottoposti a sanzioni e ritenuti “nemici” dagli Stati Uniti si sono organizzati per commerciare tra loro con sistemi alternativi. A che punto sono, se ci sono, queste alternative?

R: Il sistema di interscambio tra banche SWIFT non funziona e i tentativi di mettere in piedi un sistema alternativo non hanno avuto successo. Di conseguenza i pagamenti avvengono con difficoltà o devono essere conclusi attraverso triangolazioni con paesi terzi, con rischi significativi, tali da scoraggiare iniziative imprenditoriali per timore di ritorsioni sul mercato degli Stati Uniti.

Questi eventi incideranno ancora di più sui rapporti già indeboliti da anni e che neanche la pausa della presidenza Obama aveva rinsaldato davvero negli scambi.

Un problema ulteriore deriva dalle nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti, a Cuba, Venezuela e Iran dopo il bombardamento iraniano delle basi USA in Iraq, in risposta all’uccisione del generale Qasem Soleimani; infatti la strategia USA è quella di creare un blocco di paesi isolati finanziariamente, chiarendo così lo scopo delle sanzioni: isolare economicamente gli Stati “canaglia e terroristi”, che nella verità sono semplicemente quelli che non si allineano alle imposizioni del dominio imperialista, al di là di quanto prevedano le singole sanzioni.

Le quali, prima dei paesi, hanno colpito individui ed enti operanti nei settori delle costruzioni, del manifatturiero, del tessile e del minerario come acciaio, alluminio, turismo e petrolio.

D: Infine. Dall’esclusione della Russia dal sistema Swift sembrano molto preoccupati anche alcuni paesi dell’Unione Europea che infatti stanno frenando su questo strumento. Questo spiega a tuo avviso la loro riluttanza a seguire gli Stati Uniti nell’escalation contro la Russia?

R: La triade europea (Germania, Gran Bretagna e Francia), non è da meno in questa vicenda del riassetto dello scacchiere della geopolitica internazionale.

Affrontando il conflitto USA con l’Iran, Trump aveva invitato gli europei ad abbandonare l’accordo nucleare dell’Iran del 2015, come già è stato fatto dagli Stati Uniti nel maggio 2018.

Qualsiasi paese che fornisse assistenza finanziaria alla Russia potrebbe infrangere gli accordi internazionali e da ultimo stipulati, e rischiare di incorrere in sanzioni stesse.

Ma sia la Russia che la Cina hanno trovato il modo di acquistare petrolio iraniano e venezuelano con specifici accordi commerciali.

Alcuni paesi europei hanno proposto soluzioni alternative per mantenere relazioni commerciali con la Russia, pur nel rispetto dei diktat della politica americana. Alcuni paesi  europei affermano che un provvedimento sanzionatorio di questo tipo  contro la Russia potrebbe essere contro i loro interessi nazionali e hanno spinto  a non  conformarsi.

Il controllo degli Stati Uniti sul sistema di codici di identificazione bancari, sebbene di per sé non sia un problema molto grave, ha tuttavia portato i maggiori poteri a creare i propri sistemi di identificazione.

Pertanto, l’Unione Europea ha sviluppato il codice IBAN (International Bank Account Number), che è uno standard (EBS204) dell’European Banking Standards Committee, che a sua volta è conforme allo standard ISO 13616. In questo caso, IBAN è stato sviluppato in conformità con lo SWIFT

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