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I “rigoristi” tedeschi vanno all’attacco della Spagna. L’amaro destino dei Pigs

Manfred Weber, leader tedesco del Partito Popolare europeo (Ppe), in una intervista al quotidiano spagnolo El Mundo, il nuovo leader del Partito popolare europeo (Ppe), ha usato toni durissimi tornando a parlare il linguaggio dei falchi tedeschi nei confronti dei paesi Pigs.

In questo caso ha preso di mira la Spagna. Lo aveva già fatto ad aprile, poi a maggio in occasione della sua elezione qualche giorno fa a segretario del Ppe ed ora è tornato nuovamente alla carica contro il governo spagnolo.

Weber ha invitato la Commissione europea a estrarre il cartellino e “tenere d’occhio” ciò che il presidente del governo, Pedro Sanchez, sta facendo in Spagna, perch

è, a suo avviso, l’Ue non potrebbe accettare un’altra crisi economica in quel paese. Weber ha chiesto ai vertici di Bruxelles di verificare come il capo dell’esecutivo di Madrid stia spendendo i soldi del Recovery Fund (anche se la Spagna ha usato solo quelli a fondo perduto e non anche quelli a debito come ha fatto l‘Italia, ndr) che rappresenta “un grande sforzo di solidarietà europea” che può essere messo a rischio se dovesse ripresentarsi una prossima crisi.

È stato difficile convincere i finlandesi e gli olandesi, i politici di tutti i partiti, a spendere così tanto denaro a livello europeo. Ma l’abbiamo fatto e il Ppe vi ha contribuito”, ha ammonito l’esponente conservatore.

La Spagna è troppo importante per l’Europa e l’economia spagnola è troppo importante per l’euro”, ha aggiunto Weber. “In Italia vediamo un tasso di crescita e la volontà di riformare il Paese e di affrontare le sfide del momento. Non è quello che vedo oggi in Spagna. Vedo un approccio di sinistra, persino ideologico”, ha evidenziato il presidente del Ppe.

Con toni che richiamano quelli utilizzati contro la Grecia negli anni scorsi, Weber ha affermato che “Il rischio maggiore per i fondi europei è Sanchez. Non è Draghi, non sono altri, è la Spagna. È per questo che ci occuperemo di questo aspetto”, ha rimarcato Weber.

In merito alle ricette del Ppe per affrontare la crisi, Weber ha spiegato che è necessario “conciliare le aspirazioni di tutti” e, riferendosi al cambiamento climatico, ha sottolineato che ciò non può avvenire “contro l’occupazione” e con “proposte irrealistiche e ideologiche avanzate dai socialisti che danneggiano” la competitività. “Vogliamo la decarbonizzazione, ma non la deindustrializzazione nel nostro continente“.

Anche se appare evidente che l’attacco di Weber alla Spagna e al governo di Sanchez sia piuttosto strumentale e tesa a sostenere il Partito Popolare spagnolo, i toni e le modalità dell’intervista indicano che il partito dei falchi nella Ue sta rialzando la testa, e ancora una volta contro i paesi Pigs.

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