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Naufragio Concordia. Sono ancora 29 i dispersi

Ci sono ancora 29 dispersi nel naufragio della nave Concordia della Costa crociere. Ormai a quattro giorni dalla collisione della nave a ridosso dell’isola del Giglio, l’unità di crisi conferma che mancano all’appello ancora 29 persone. Si tratterebbe di: 6 italiani, 14 tedeschi, 4 francesi, 2 statunitensi, un ungherese, una peruviana e un indiano.. Resta sempre fermo a sei, al momento, il numero dei morti. Il tempo trascorso e le verifiche fatte, purtroppo fanno ormai pensare al peggio con la nave che potrebbe essersi trasformata in una tomba galleggiante per alcuni passeggeri e membri dell’equipaggio. Si terrà domani all’ospedale di Orbetello (Grosseto) l’autopsia sulle salme di cinque delle sei vittime del naufragio della Costa Concordia. L’autopsia verrà eseguita sulle cinque vittime identificate, mentre per l’ultima (l’uomo estratto ieri) è ancora in corso l’identificazione. Emergono intanto altri particolari tra cui quello di una sorta di “ammutinamento” nei confronti del comandante della nave. Secondo alcune testimonianze, quando era chiaro che la nave stava naufragando, alcuni ufficiali avrebbero sollecitato il comandante Francesco Schettino a dare l’allarme e a ordinare l’abbandono della Concordia, e di dare avvio all’evacuazione con le scialuppe. Il comandante avrebbe tergiversato, impegnato al telefono con la compagnia e allora il suo vice, spalleggiato da alcuni ufficiali avrebbero dato autonomamente il via alle operazioni di evacuazione. Le operazioni sono iniziate alle 22.45, quindi circa un quarto d’ora prima della comunicazione dell’abbandono nave lanciata dal capitano Schettino alla Capitaneria di porto e fissate alle 22.58. Il comandante della Concordia, Francesco Schettino, rischia fino a 15 anni di carcere, e «al momento le accuse sono omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono di nave». Ha affermato il procuratore capo di Grosseto Verusio

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