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Ma quanti morti sono in conto?

Il governo delle banche e degli affari di unità nazionale, dopo aver parlato con Draghi di “rischio ragionato”, ora con la ministra Bonetti annuncia che è stato messo in conto l’aumento dei casi.

A questo punto vorremmo sapere con precisione quali sono i ragionamenti ed i conti fatti.

Quanti morti in più sono accettabili per la ripresa degli affari?

E quando i morti diventerebbero troppi anche per il governo?

Sarebbe utile che lo sapessimo, in fondo è il concetto di rischio che banchieri come Draghi applicano ad ogni elemento della vita umana, per essi sempre calcolabile in soldi.

Quanto convengono altri 5.000 morti, quanto aumenta il costo se invece muoiono più di 10.000 persone?

Tutto ha un costo perché tutto ha un prezzo. La degenerazione affaristica e morale del paese non poteva avere migliore rappresentanza del governo Draghi.

Gemellato con quello di Bolsonaro.

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1 Commento


  • Maurizio

    Tutto giusto, ma sei stato ottimista. Il 16 aprile Nature Medicine ha pubblicato uno studio di ricercatori italiani dell’Università di Trento e del san Matteo di Pavia da cui risulta che il “rischio calcolato” di Draghi provocherà 20.000 morti. Questo perché si tolgono provvedimenti restrittivi troppo presto mentre la campagna vaccinale è lenta.

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