Sono in corso da questa mattina all’alba una trentina di perquisizioni in tutta Italia, ordinate dalla Procura di Firenze nell’ambito di un’inchiesta su alcune aziende ed alcuni esponenti politici implicati nella realizzazione della Tav.
Gli accertamenti sarebbero relativi al passante ferroviario fiorentino della tratta ad alta velocità. Secondo le prime informazioni le ipotesi di reato sono quelle di truffa e corruzione. L’indagine riguarderebbe anche lo smaltimento delle terre di scavo e reati contro la pubblica amministrazione.
Il progetto del passante fiorentino prevede un sottoattraversamento per congiungere il quartiere Campo di Marte alla zona di Castello, alla periferia del capoluogo toscano, con una nuova stazione in zona Rifredi. L’indagine sarebbe iniziata seguendo le tracce delle terre di scavo trasformate in rifiuti durante la costruzione di una galleria di ausilio per i lavori della Tav.
Durante le perquisizioni realizzate questa mattina é stata sequestrata anche la grande trivella che sta scavando nei cantieri fiorentini della Tav.
Perquisita tra le altre la sede di Nodavia, la società che ha vinto la gara per realizzare il nodo fiorentino. Di questo gruppo fanno parte Ergon e Coextra, la capofila è Coopsette. Proprio Coopsette, attraverso la sua controllata Nodavia, sta realizzando l’intera opera: “un primo lotto per superare l’interferenza con la linea tradizionale, e un secondo lotto di cui fanno parte il vero e proprio passante sotterraneo, la nuova stazione AV e aree di stoccaggio. Il progetto dell’architetto Norman Foster si caratterizzerà per un’imponente copertura tecnologica ad arco. La nuova stazione sta sorgendo a poche centinaia di metri da Santa Maria Novella. Il valore dell’opera è di oltre 710 milioni di euro” così almeno si legge sul sito web della cooperativa.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa