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Roma. Perquisizioni e tre arresti per il raid di novembre

All’alba di oggi ci sono state perquisizioni nelle case di nove persone ritenute coinvolte nel raid di novembre contro gli inglesi tifosi del Tottenham. Sono state arrestate tre persone, tra cui due ultras della Lazio. Sono accusati dei reati di lesioni e danneggiamento pluriaggravato. La terza persona a finire in manette è un cittadino romeno.
Nella notte tra il 21 e il 22 novembre un gruppo di persone armate di bastoni, spranghe e coltelli, quasi tutte col volto coperto da caschi e sciarpe entrarono nel pub Drunken Ship vicino a Campo De’Fiori. Vittime dell’aggressione furono un gruppo di tifosi inglesi del Tottenham, una squadra nota per la sua prossimità con la comunità ebraica inglese e per i gadget e gli striscioni che inneggiano all’esercito israeliano. Ma le indagini escludono che sia stato questo il movente del raid.
I filmati delle telecamere e i racconti hanno permesso alla Digos di ricostruire la dinamica e gli spostamenti dei partecipanti al raid. Il gruppo sarebbe partito da un pub nella zona Appia. Fondamentale per la ricostruzione della dinamica sembra essere stata la frenetica attività di contatti telefonici attraverso i cellulari che adesso viene usata per documentare la presenza degli indagati sul luogo dell’aggressione. Tra i contatti telefonici emergerebbero numerosi anche quelli avuti dagli indagati con Francesco Ianari e Mauro Pinnelli, arrestati già la notte del 22 novembre scorso e tuttora in carcere.

A smentire la pista dell’aggressione ispirata da odio contro gli ebrei – evocata nei giorni successivi all’aggressione di Campo de’ Fiori – è stata la stessa Digos. “Non abbiamo neppure una testimonianza di grida o insulti antisemiti: questa è una parte dell’indagine che abbiamo curato con attenzione perché avrebbe configurato un aggravante di legge molto pesante, ma non abbiamo avuto nessuna indicazione o riscontro di questo genere” ha precisato il capo della Digos di Roma, Lamberto Giannini.
Per i tre arrestati, V. T. di 36 anni e R. N. di 34 anni, M. F. di 25 anni, il gip Antonella Capri, su richiesta del pubblico ministero Tescaroli, ha disposto la custodia cautelare in carcere e i relativi provvedimenti sono stati eseguiti nella mattinata di oggi dalla polizia.

Le altre sei persone che hanno subìto perquisizioni domiciliari per ora risultano solo indagate. Si tratta di giovani e meno giovani tra i 25 e i 40 anni residenti tra il quartiere dell’Alberone e l’Aurelia e appartenenti alla tifoseria laziale. Tra loro anche un pregiudicato appartenente ad ambienti dei gruppi dell’estrema destra e con diversi precedenti per rissa e rapina.

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