Menu

Equitalia “attenua” il prelievo forzoso sui conti correnti

Una circolare con effetto immediato è stata inviata dal responsabile della divisione riscossione, Giancarlo Rossi, agli amministratori delegati e ai direttori generali di tutte le società di riscossione dipendenti da Equitalia.

In pratica si tratta di uno stop provvisorio  ai pignoramenti sui conti correnti – sia bancari che postali –  su cui versati stipendi e pensioni. La procedura di pignoramento, per ora, verrà attivata direttamente presso i datori di lavoro o gli enti pensionistici solo se il reddito da stipendio o pensione supera i 5mila euro.

Al di sotto di questa soglia Equitalia  procederà secondo le vecchie regole: la cifra pignorata mensilmente non potrà dunque superare 1/10 dello stipendio sotto i 2.500 euro mensili di reddito, 1/7 tra 2.500 e 5.000 euro 1/5 sopra questa soglia. Nelle scorse settimane, invece, un codicillo inserito dal governo Monti in un provvedimento “omnibus” (intitolata con notevole improntitudine “Salva Italia”)rendeva possibile – e non in teoria – lo svuotamento completo dei conti correnti dei debitori nei confronti dello stato (magari per qualche multa stradale non pagata).

La circolare prevede che “nelle more degli approfondimenti che si rendono necessari all’esito delle problematiche emerse in merito ai pignoramenti di conti correnti sui quali affluiscono stipendi/pensioni, si dispone, con decorrenza immediata, che per i contribuenti lavoratori dipendenti e/o pensionati non si proceda, in prima battuta, a pignoramenti presso istituti di credito/poste”. 
“Tali azioni saranno attivabili solo dopo che sia stato effettuato il pignoramento presso il datore di lavoro e/o ente pensionistico e che, in ragione delle trattenute accreditate, il reddito da stipendio/pensione risulti pari o superiore a 5 mila euro mensili”. 

Le prescrizioni prfeviste nel “Salva Italia” per limitare l’uso di denaro contante a soli 1.000 euro, infatti,  e in contemporaneo obbligo di accreditare le pensioni oltre questa cifra in un conto corrente, era diventato possibile per i soggetti esattori requisire l’intero importo di stipendi e pensioni.  Una volta passate in conto corrente, infatti, diventano per intero “risparmio” ed erano quindi passibili di “esecuzione forzata totale”. Ovvero esproprio.

Naturalmente, Equitalia non rinuncerà affatto al “recupero crediti” per intero. La limitazione sarà sull’entità della rata, non certo sulla cifra finale.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *