Sabato 16 giugno a Roma, la Federazione del sociale dell’Usb chiama alla mobilitazione in piazza contro il nuovo governo di compromesso tra i diktat europei e le pulsioni autoritarie dell’esecutivo eurocinqueleghista.
La manifestazione era già stata chiamata da tempo, inizialmente davanti a Montecitorio per il 13 giugno, ancora prima delle vicissitudini che hanno portato alla formazione del governo Conte. Le ragioni erano molto semplici: le forze che hanno vinto le elezioni hanno annunciato una serie di provvedimenti in materia sociale (reddito, abolizione legge Fornero etc.) che adesso richiedono risposte concrete e non propagandistiche. D’altro canto non può che suscitare allarme e resistenza il fatto che nel contratto di governo l’unico capitolo sull’emergenza abitativa sia quello relativo agli sgomberi delle occupazioni abitative… e basta.
Il rapido sviluppo degli avvenimenti ha portato a trasformare il sit in davanti al Parlamento in una vera e propria manifestazione di piazza per sabato 16 giugno, “la nostra piazza”, scrivono gli organizzatori. “Chi pensa ai precari, ai senza casa, ai pensionati al minimo? È tempo di ricordare che prima di tutto e di tutti vengono gli sfruttati, le persone a basso reddito e con salari da fame, quanti da decenni subiscono le ingerenze dell’UE e gli effetti nefasti delle politiche economiche di tagli e sacrifici senza fine”.
C’è spazio per un’altra piazza in Italia che non sia quella di chi si inginocchia alla finanza internazionale o di chi alimenta la sue fortune giocando alla guerra tra poveri? Per confrontarsi su questo e preparare la manifestazione di sabato 16 giugno, è stata convocata una assemblea cittadina per Mercoledì 6 giugno al centro sociale Corto Circuito ore 18,00 Via Filippo Serafini 57(zona Cinecittà).
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