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Gli spari di Roma. Accusato un fascista, “tifoso giallorosso”

Appare piuttosto curioso che gran parte dei media si concentrino oggi su “Genny ‘a carogna”, tifoso napoletano, personaggio senz’altro in sè inquietante ma che ieri, effettivamente, non ha commesso  alcun reato …. salvo indossare una maglietta in cui chiedeva la libertà di Speziale,  un ultras del Catania condannato in un processo molto controverso per l’uccisione dell’agente Raciti, una maglietta che, in sé e fino a prova contraria, non è appunto un reato. C’è molta meno attenzione su quello che invece a Roma tutti sanno e cioè che Daniele  De Santis “Gastone” ritenuto lo sparatore di un intero caricatore di pistola contro i tifosi napoletani,  è il custode, a quanto pare illegalmente armato, di una occupazione di estrema destra,  il cosiddetto Trifoglio a Tor di Quinto, legato ora a Fratelli d’Italia e prima ancora al PdL, da anni occupato indisturbato (anzi, persino vezzeggiati dall’ex sindaco Alemanno e prima ancora dallo Storace governatore del Lazio). L’occupazione riguarda i vecchi impianti sportivi dismessi dalla Lazio in Via Tor de Quinto e da quanto risulta, almeno fino ad ora, gli spari sono partiti proprio dall’interno di questa occupazione.

  • De Sanctis, lo sparatore, più che un “tifoso giallorosso”, è  soprattutto un vecchio arnese del giro dei fascisti romani degli anni novanta, che ha avuto i suoi cinque minuti di celebrità quando entrò in campo per far fermare il derby Roma-Lazio dieci anni fa.
    Secondo le prime ricostruzioni, lo sparatore non era solo, visto che mentre lui, scappando dopo gli spari, è caduto ed è rimasto immobilizzato per essersi fratturato la tibia, almeno altre tre persone viste dai napoletani, provvedevano a nascondere la sua pistola nell’attiguo vivaio e poi ad allontanarsi velocemente dall’altra uscita del luogo occupato ossia il Trifoglio.
    Il Trifoglio era il simbolo della Lista de “Il Popolo della vita” che nel 2008 appoggiò la candidatura di Alemanno a sindaco di Roma e nel 2010 quella della Polverini alla Regione Lazio con i seguenti risultati: Nel 2008, alle elezioni comunali di Roma, la lista Popolo della Vita – Trifoglio ha ottenuto oltre 10.500 voti, contribuendo alla vittoria di Alemanno. Nel 2010, alle elezioni regionali del Lazio, ha ottenuto 12.500 voti (a Viterbo non era presente la lista) ma a causa della bassa percentuale di votanti (60% circa), contribuì alla vittoria della Polverini. Tra i candidati in lista nel 2008 c’era anche Daniele De Santis “Gastone”. Nel 2005 era invece presente la lista “Il Trifoglio per Storace” nelle elezioni regionali (perse da Storace). Tra il Trifoglio e Forza Nuova c’è stato un forte feeling fino al 2008, poi – secondo un dirigente del Trifoglio – si sono litigati e FN li accusa di essere dei “traditori”

 

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