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Vik celebrato a Bulciago

 

Esequie di popolo per Vittorio Arrigoni. A Bulciago, paesino di 3.000 abitanti in provincia di Lecco, tutti si sono stretti intorno alla famiglia, ai suoi compagni. La camera ardente eera stat allestita nella villa di via Papa Giovanni XXIII, ma la cerimonia si è svolta nel palazzetto dello sport.

Decine di bandiere italiane, palestinesi e delle pace. Da Gaza è arrivata anche una delegazione, oltre a Hilarion Capucci, arcivescovo emerito di Gerusalemme e storica bandiera della solisarietà ai palestinesi. Tanti ragazzi e compagni giunti da tutta Italia, con le foto di Vik o la maglietta a lui dedicata, quella con la scritta “Vik – Restiamo Umani”. Tra le corone sistemate davanti alla camera ardente una di fiori rossi, sul nastro la scritta in nero “Il manifesto” e una copia del quotidiano dedicata a Vik. Ma soprattutto “Bella ciao” come colonna sonora. Perché davvero questo pezzo di Italia dove la Resistenza è stata tanto forte, non merita di esser conosciuto soltanto per le provocazioni dell’ex ministro leghista Castelli.

Molti non sono riusciti ad entrare e sono rimasti nel prato circostante, in una giornata calda e soleggiata, in attesa dell’arrivo del feretro.

Ad aprire il corteo funebre una quindicina di sindaci della zona (la mamma di Vittorio, Egidia Beretta, è primo cittadino di Bulciago), quindi i familiari e gli amici.

Al termine della sua celebrazione, Hilarion Capucci ha ricordato che “Per noi Vittorio è un
martire, un eroe e un santo, come un vescovo che ha difeso il suo gregge e il suo gregge era il popolo palestinese. Porto il cordoglio del presidente palestinese. In questo momento in Palestina per Vittorio si stanno celebrando due messe solenni”.

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