Sarebbero almeno 500mila, secondo gli organizzatori, le persone che hanno sfilato per le vie del centro di Roma per la “gay parade” dell’Europride 2011, tra carri allegorici, palloncini, bandiere arcobaleno, bandiere per il si ai referndum e tanta allegria. Un corteo, quello partito attorno alle 16 da piazza della Repubblica e arrivato al Circo Massimo, che non ha fatto registrare alcun momento di tensione, salvo la contestazione alla governatrice del Lazio, Renata Polverini, che ha voluto per forza partecipare al corteo senza capire che era un persona non gradita. Un gruppo di manifestanti ha cominciato a gridare “via i fascisti dalla piazza, via via, vattene fascista”. Ma alcuni organizzatori dell’Europride hanno difeso l’impegno della Polverini (quale non è dato di saperlo)
Slogan fortemente ostili anche verso il Vaticano: tanti i cartelli con la scritta “No Vat” mentre tra i manifestanti spiccava – obiettivamente – uomo che, sui trampoli, indossava un vestito da vescovo tenendo sotto il mantello un bambolotto e sempre sul mantello ha scritto: “Umiliazioni, molestie sessuali, pedofilia e discriminazioni”.
Mentre decine di migliaia di persone in allegria sfilavano per le strade del centro, solo una trentina di fascisti e reazionari hanno invece partecipato alla contromanifestazione organizzata dal movimento cattolico ultraconservatore Militia Christi ai piedi della statua di San Francesco in piazza San Giovanni a Roma, dove era stato un sit-in di protesta contro l’Europride. Sul piedistallo della statua gli attivisti hanno esposto uno striscione con scritto «No al gay pride, Alemanno vergogna». Altri militanti, con bandiere di Militia C(T)hristi, hanno inalberato striscione con su scritto «No al gay pride sì alla famiglia». Tra i partecipanti anche i dirigenti dei gruppi neofascisti di Fiamma Tricolore e la Destra. Che pena!!
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