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Il governo in panne sulle missioni militari

Slitta alla settimana prossima il voto del Senato sul decreto di proroga delle missioni internazionali. L’assemblea ha accolto la proposta della presidenza di avviare oggi l’iter del decreto in Aula, facendo slittare a martedi’ 26 le repliche del governo ed il voto. Ma la seduta di oggi è stata aperta e subito sospesa su richiesta del senatore del Pd, Tonini e del relatore Bettamio  del PdL, che hanno chiesto un chiarimento sul ”reale orientamento dell’esecutivo” sull’argomento. ”Ieri sera in commissione ci siamo lasciati con un voto unanime circa un orientamento, questa mattina leggiamo dichiarazioni contrastanti: se qualcosa e cambiato forse e’ meglio chiarirlo prima dell’avvio di ogni discussione in Aula” ha detto Tonini. La situazione sulle missioni di guerra, fino ad oggi è sempre stata purtroppo molto chiara: in commissione l’opposizione presenta degli emendamenti che sono approvati all’unanimita’, con modalità bipartizan e con il parere positivo del governo, quindi con l’approvazione della commissione Bilancio circa la copertura finanziaria. Ma ieri ad un certo punto il gioco si e’ rotto. In contemporanea con indicazioni di modifiche al decreto c’e’ stata la dichiarazione affidata dalla Lega ad un suo viceministro, Castelli, che ha annunciato che avrebbe votato contro la missione di guerra in Libia. Silenzio, anzi assenso, da parte dell’opposizione. Che vergogna!

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