Occupata la sede di Standard & Poor’s
Blitz di studenti e centri sociali nella sede milanese
«Non abbiamo contratto noi questo debito»
La «Credici Card» (internet) |
MILANO – Una decina di antagonisti ha occupato per un’ora circa, venerdì pomeriggio, gli uffici della Standard & Poor’s, in via San Giovanni sul Muro a Milano. I giovani chiedevano all’agenzia di rating che fosse riconosciuta loro la «AAA», ovvero il massimo livello di valutazione sull’affidabilità di un soggetto o di uno Stato, anche perché «non siamo noi ad aver contratto il debito». L’azione è stata organizzata il giorno prima della mobilitazione internazionale contro le banche che coinvolgerà gruppi di manifestanti in diverse città d’Europa e che a Milano si darà appuntamento davanti a Piazza Affari.
LA PROVOCAZIONE – Gli antagonisti sono arrivati in una cinquantina, tra esponenti del centro sociale Cantiere, studenti e «indignati», intorno alle 15 di venerdì. Poi in una decina sono saliti al secondo piano, calando uno striscione: «You Are the P.i.g.s, you are the junk» («voi siete i maiali, voi siete la spazzatura», ma la sigla è anche un acronimo per i Paesi europei considerati economicamente meno affidabili ovvero Portogallo, Italia, Grecia e Spagna). Davanti all’ingresso i ragazzi hanno distribuito volantini e una «Credici Card». Si tratta di «una carta immaginaria in cui ci sarebbero caricati 30 mila euro, cioè il debito contratto pro capite», ha spiegato Paola, una delle ragazze presenti al blitz. «È una provocazione, ma noi non possiamo pagare gli sbagli e le speculazioni di banchieri e politicanti», ha aggiunto.CANCELLA IL DEBITO» – «Vogliamo che ci siano ridati indietro questi soldi e quelli che ci vengono sottratti ogni giorno». Durante il blitz altri antagonisti e sindacalisti della USB hanno srotolato davanti all’ingresso, tra cori e fumogeni, lo striscione «Not our debt, drop the debt» (non il nostro debito, cancella il debito, ndr). Il blitz si è concluso dopo un’ora.
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