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L’Italia chiede di esser messa sotto tutela dal Fmi

Il balletto ridicolo tra “certificazione degli impegni” e “monitoraggio della realizzazione”; o tra “richiesta” italiana e “imposizione” internazionale, non cambia di una virgola la natura delle cose.

Il ridicolo del Consiglio è arrivato a dire «Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni».

Ma la risposta del presidente della Commissione Ue, Barroso, non lascia spazio interpretazioni minimizzanti. Gruppi di funzionari Fmi saranno in Italia dalla prossima settimana per “controllare” che gli impegni presi su pensioni, lavoro, ecc, siano “rispettati” alla lettera e dentro i tempi previsti.

Si apre una fase durissima per i lavoratori del nostro paese, che si trovano a dover affrontare un attacco senza precedenti alle loro condizioni di vita e di lavoro, senza neppure riuscire ad aver chiaro che Berlusconi oscura la visuale su quel che sta avvenendo. Ovvero, la maggioranza di chi lavora, studia e sopravvive con la pensione, non è adeguatamente informata su quanto l’Europa effettivamente “impone” e quanto questo personaggio deleterio si copre con quelle “imposizioni” per tentare di restare a galla.

 

 

 

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Durissima la Lagarde (Fmi)

 

 

«Accolgo con favore la decisione dell’Italia di invitare il Fmi ad intensificare la nostra sorveglianza e lavoro di monitoraggio sul piano del Governo di attuare riforme fiscali e strutturali». Così il direttore dell’Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, in un comunicato diffuso a conclusione del G20 a Cannes. Gli ispettori dell’Fmi saranno in Italia «entro la fine del mese», ha detto Lagarde. Il direttore del Fmi ha precisato che il Fondo monetario non ha offerto a Roma dei fondi poichè il Paese «non ha bisogno di strumenti come le linee di credito precauzionali», ma, ha aggiunto, il problema dell’Italia «é la mancanza di credibilità delle misure annunciate». Per l’Fmi – ha aggiunto Lagarde – lo strumento migliore è «il monitoraggio fiscale». I rapporti trimestrali che il Fondo Monetario Internazionale redigerà saranno pubblicati.

 

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Da Il Sole 24 Ore

Berlusconi: abbiamo chiesto noi il monitoraggio Fmi, non lascio Governo

Ore 15,10 – Lagarde: entro il 2016 20 mln posti di lavoro

Secondo il Fondo monetario internazionale «con un intervento collettivo» come quello delineato al G20 di Cannes «il Pil mondiale potrebbe salire entro il 2016 dell’1,50% e potrebbero essere creati fra 20 e 40 milioni di nuovi posti». Lo afferma il direttore generale dell’Fmi Christine Lagarde.

Ore 15 – La certificazione del Fmi – dal nostro inviato Gerardo Pelosi
Quello del Fondo monetario «non sarà un commissariamento» ma solo una «certificazione dei nostri impegni e non un monitoraggio, chiesta da noi e non imposta» ha detto il premier Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa finale al vertice G20. Berlusconi ha spiegato che l’Italia non dimostra affatto di essere un Paese in crisi. «Siamo la seconda economia europea e la settima mondiale – ha rilevato Berlusconi – abbiamo una ricchezza privata che supera di gran lunga il debito pubblico e quindi non ci sono elementi di preoccupazione».

Ore 14,50 – Berlusconi: Noi chiesto monitoraggio Fmi, non lascio Governo- di Gerardo Pelosi

«Dopo la Grecia i movimenti speculativi si stavano dirigendo verso l’Italia e quindi come fanno le aziende che si rivolgono a società specializzate nei momenti di crisi abbiamo chiesto alla Lagarde il monitoraggio del Fondo monetario internazionale». Così il premier Silvio Berlusconi ha spiegato la dinamica del monitoraggio del Fondo monetario ricordando che i fondamentali dell’Italia restano buoni e quindi «non ci sono motivi di preoccupazione». Berlusconi ha anche detto che «continuerà a governare» anche perché ha aggiunto «non vedo nessun altro in grado di guidare il Governo in questo momento».

15.30. Sarkozy: vogliamo la Tobin Tax
«La Francia si batterà affinchè la Tobin Tax diventi realtá. Aspettare che il resto del mondo adotti una tassa sulle transazioni finanziarie non è una giustificazione sufficiente per impedirne l’entrata in vigore». Ad affermarlo è il presidente francese e del G20, Nicolas Sarkozy, al termine del vertice di Cannes. Ora, rileva, «ci sono decine di paesi che hanno raggiunto la Francia nella sua battaglia, che all’inizio ci vedeva soli. Ora ci sono la Commissione Europea, la Germania, la Spagna, l’Unione Africana, l’Argentina… che sono favorevoli al principio di una tassa sulle
transazioni finanziarie». Sarkozy annuncia che si appoggerá «su tutte le opinioni pubbliche per raggiungere questo risultato», cioè l’istituzione di una tassa sulle transazioni finanziarie.

ore 13 – Barroso parla dell’Italia – di Gerardo Pelosi
Dopo una notte di trattative di mezze ammissioni e di smentite è stato il presidente della Commissione Ue Jose Manuel Barroso a confermare poco fa nel corso della conferenza stampa conclusiva del vertice che «l’Italia ha chiesto autonomamente di sottoporsi al monitoraggio del Fondo monetario internazionale sugli impegni di riforme». Per molte ore la disputa riguardava chi come le fonti europee e internazionali parlavano di monitoraggio e chi come la delegazione italiana parlava solo di “consigli” che si possono anche rifiutare. Il monitoraggio del Fondo andrà’ ad aggiungersi alla sorveglianza delle istituzioni europee Commissione e Consiglio sull’attuazione degli impegni assunti dall’Italia con la lettera del 26 ottobre scorso.

11.30 Ocse, Italia prima nel recupero dell’evasione offshore
Negli ultimi due anni grazie al rafforzamento della cooperazione internazionale nella lotta all’evasione fiscale e con le operazioni di regolarizzazioni di capitali all’estero attuate da molti Paesi «sono emersi oltre 100mila grandi contribuenti che prima detenevano la loro ricchezza» nei paradisi offshore. È quanto calcola l’Ocse in un Report consegnato oggi nel corso dei lavori del G20. Dallo studio, che prende come riferimento la situazione a partire dal G20 di Londra, emerge che L’Italia, grazie al gettito dello scudo 2009-2010 (nel documento Ocse: 5,6 miliardi di euro di maggior gettito e 104,5 miliardi di euro di asset emersi), risulta al primo posto per maggiori entrate arrivate dalle iniziative di compliance nell’ambito dell’evasione offshore.

11.25 Ok di Mosca sul compromesso Wto
Il piano è stato «studiato insieme con la Svizzera», ha detto il presidente russo Dmitry Medvedev in una conferenza stampa dopo il vertice del G20 a Cannes, confermando che il processo di ingresso di Mosca nell’Organizzazione mondiale del commercio è ormai alle battute finali. Berna ha agito come intermediario nelle trattative tra Russia e Georgia. Alla fine dell’aprile 2008. Il leader russo ha confermato oggi le parole del capo negoziatore di Mosca, Maxim Medvedkov, che ha parlato di un accordo per il controllo delle merci alla frontiera di Abkhazia e Ossezia del Sud: l’intesa promette di togliere l’ultimo blocco d’inciampo per l’ingresso della Russia nella World trade organization. Più tardi, il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov ha affermato che l’annuncio ufficiale del completamento dei negoziati di adesione della Federazione russa al Wto ci sarà la prossima settimana.

11 Più fondi al Fmi
I paesi del G20 stanno lavorando per accrescere le risorse disponibili del Fmi di circa 300 miliardi di dollari «grazie a contributi bilaterali portando a circa 700 miliardi la sua capacità di prestiti». È quanto si legge nella bozza del comunicato finale del G20 di Cannes. Le cifre sono tuttavia ancora oggetto di discussione. Inoltre si lavora ad aumentare i Dts (diritti speciali di prelievo ndr) per 250 miliardi che assicurerà una capacità di risposta totale alla crisi a 1000 miliardi di dollari.

10.40 Intesa sul Fmi
Intesa al G20 perchè il Fondo monetario internazionale crei unnuovo strumento per prestare soldi ai Paesi in crisi di liquiditá. Lo hanno riferito fonti diplomatiche al vertice di Cannes, secondocui la Linea precauzionale e di liquiditá dell’Fmi sarà in grado di aiutare i Paesi per «un massimo di sei mesi».

10 Seconda giornata di lavori del vertice del G20
In corso la sessione dedicata alle regolazione finanziaria, cui seguiranno quelle su agricoltura, clima ed energia, lotta contro la corruzione e dimensione sociale. Nel programma alle 13 è prevista una colazione di lavoro. Poi sarà adottato il comunicato finale del summit e saranno illustrate le priorità della prossima presidenza di turno messicana del G20. Per le 14,15 è in programma la conferenza stampa finale del presidente francese Nicolas Sarkozy.

9 La sorveglianza dell’Fmi
L’Italia non ha accettato alcun monitoraggio sull’andamento delle riforme da parte del Fondo monetario internazionale, secondo notizie circolate questa mattina a Cannes. La smentita è arrivata da fonti italiane, secondo cui i consiglì dell’Fmi potranno affiancare al ruolo indicato dall’Eurogruppo per la Commissione Ue.

 

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Barroso: l’Italia ha chiesto il monitoraggio del Fmi, prossima settimana missione Ue a Roma

L’Italia dice sì al monitoraggio dell’Ue sui progressi che riguardano pensioni, lavoro e riforme strutturali, conferma il presidente della Commissione Ue Barroso al G20 di Cannes. «La prossima settimana ci sarà una missione in Italia». Le sue parole arrivano dopo una mattinata in cui le voci di una «sorveglianza» sulle riforme da parte dell’Fmi erano state prima diffuse dalle agenzie, poi minimizzate da fonti ufficiali del Governo italiano alla stregua di «consigli».

«È un passo importante per Bruxelles»
Barroso dice che la decisione dell’Italia è «un passo importante» per Bruxelles e sottolinea come Roma abbia chiesto «volontariamente all’Fmi di monitorare l’applicazione dei suoi impegni». «Nelle prossime settimane – aggiunge Barroso – monitoreremo la situazione dell’Italia e la sua capacità di rispettare gli impegni. È importante per tutti i paesi Ue». Herman Van Rompuy, presidente Ue, conferma la richiesta italiana di monitoraggio Fmi che include «la missione della Commissione Ue di verificare le misure in modo dettagliato e di vigilarne l’esecuzione» il che «è molto importante per la credibilità». Ha aggiunto: « La situazione dell’Italia è completamente diversa dalla Grecia».

Gli Usa: abbiamo fiducia nell’Italia
Indicazioni rassicuranti sono arrivate anche da un alto funzionario dell’amministrazione americana. «La valutazione del Fmi del programma di risanamento italiano – ha dichiarato al Sole 24 Ore – rappresenta una dichiarazione di fiducia nell’Italia. Il fatto che Roma abbia concesso l’accesso del Fmi è a sua volta una dichiarazione di fiducia dell’Italia nei confronti dell’istituzione internazionale».

I dubbi dei mercati
Sempre sull’Italia Barroso ha aggiunto: «Bisogna essere oggettivi: ci sono dubbi nei mercati» sulla capacità dell’Italia di attuare le misure promesse all’Ue. Ha aggiunto: «fatto oggettivo ed è questo il motivo per cui l’Italia attuerà tutte le misure».

Una notte difficile
Per Silvio Berlusconi la riunione dei leader dell’Eurozona è stata molto difficile. Evidentemente non hanno convinto fino in fondo le rassicurazioni che Silvio Berlusconi ha provato a dare, annunciando di voler porre la fiducia sul ddl stabilità e sull’emendamento con gli impegni assunti con la lettera alla Ue. Stamattina il commissario ai affari economici Olli Rehn ha detto che la discussione è stata «franca e aperta», anche se non ha voluto specificare su che cosa. La Commissione rinvia alla riunione dell’Eurogruppo di lunedì a Bruxelles per capire come sarà perfezionato il meccanismo dell’Efsf (fondo salva Stati) quale sarà l’associazione del Fmi all’operazione salva-stati e con quale tipo di partecipazione dei Brics alle operazioni di prestito o di sottoscrizione dei titoli del debito sovrano Eurozona. Stanotte alla fine della riunione dei leader Eurozona con i vertici Ue e Fmi, il ministro delle finanze tedesche Wolfgang Schauble ha detto che tutti sono impegnati «attivamente a trovare il modo di combattere la speculazione, specialmente nei confronti dell’Italia».

 

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dal Corriere della sera

Barroso: «L’Italia ha deciso di chiedere il monitoraggio del Fondo Monetario»

Il presidente della Commissione: «La prossima settimana missione Ue a Roma». Van Rompuy: «Verifica ogni 3 mesi». Sarkozy: «I risultati saranno pubblicati»

Prima le voci di funzionari, poi la conferma di Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, in conferenza stampa: «L’Italia ha deciso di sua iniziativa di chiedere al Fondo monetario internazionale di monitorare i suoi impegni di riforme fiscali ed economiche». 

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