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Italia. Una democrazia seriamente a rischio

Il Financial Times ha presentato un “ritratto” di Mario Monti, il candidato premier dei poteri fortio destinato a sostituire Berlusconi. Il ritratto è ovviamente molto lusinghiero ed è accompagnato dalle dichiarazioni raccolte tra alcuni imprenditori sul come vedono le “drastiche riforme” di cui il paese avrebbe bisogno. «La classe dirigente ammette che l’Italia ha bisogno di qualcuno al di sopra della mischia politica che non tema l’impopolarità per far passare le misure di austerità richieste dall’Europa. Anche i dirigenti delle imprese sono convinti che Mr. Monti sarà in grado di prendere ulteriori misure drastiche, come un’imposta patrimoniale che potrebbe fruttare fino a € 100 miliardi, perché non dovrà poi affrontare le ire degli elettori, scrive il quotidiano finanziario nel suo reportage dall’Italia. E poi raccoglie la voce di un imprenditore anonimo, che mette i brividi “Quello che ci serve, in effetti, è una sospensione della democrazia per 18 a 24 mesi, in modo che possano essere prese decisioni così difficili”, ha detto uno di loro”.

Una dichiarazione inquietante che il Financial Times non si cura di contestare né di ridimensionare ma che rivela in tutta la sua gravità l’aria che tira e che comincerà a spirare con forza quando Mr. Monti si sarà insediato alla Presidenza del Consiglio. Il suo esecutivo, se non incontrerà intoppi parlamentari o una fiera opposizione popolare e democratica, sembra volersi iscrivere in quel di “governance senza rappresentanza” ipotizzata dalla Commissione Trilateral di cui Monti è uno dei presidenti e che sta facendo la tabella di marcia nei paesi europei più deboli (i Piigs) commissariati o resi subalterni dal nucleo franco-tedesco dell’Unione Europea.

Una conferma che la democrazia potrebbe non essere in nessun punto dell’orizzonte del governo italiano nei prossimi mesi, è venuta dal guardiano dell’Eurogruppo (i paesi aderenti all’euro, ndr) Van Rompuy, il quale ha affermato che ”Questo Paese (il nostro, ndr) ha bisogno di riforme, non di elezioni”. Non solo. Si va delineando infatti l’ipotesi di rendere permanente la missione Ue-Bce che sta ispezionando i ministeri italiani per assicurarsi che le riforme vadano avanti. ”In questo momento è di fondamentale importanza che le autorità italiane approvino il pacchetto di misure nel week end, per mandare un segnale ai partner internazionali e ai mercati”, ha avvertito la Commissione Ue, che aspettava entro ieri sera le risposte al questionario che il commissario agli Affari economici Olli Rehn ha inviato al ministro Tremonti per chiedere chiarimenti sulla lettera di impegni di Berlusconi.

Entro domenica sera la legge di stabilità deve essere approvata e a Bruxelles devono arrivare le risposte a tutte le 39 domande sugli impegni presi da Berlusconi con l’Unione Europea. Mario Monti si candida a rispettare i diktat previsti dal commissariamento della Ue e della Bce sull’Italia. In quanto tempo? Secondo il Sole 24 Ore Monti dovrà avere a disposizione tutti e 18 i mesi che mancano alla fine della legislatura. Quello che afferma Van Rompuy (non servono le elezioni), quello che invoca l’anonimo imprenditore intervistato dal Financial Times: “una sospensione della democrazia per 18-24 mesi in modo che possano essere prese le decisioni difficili”.

Da Berlusconi a Monti, dalla padella alla brace e viceversa.

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