Il movimento No Debito oggi tiene la sua seconda assemblea nazionale al Teatro Tendastrisce di Roma, in via Giorgio Perlasca 59 a partire dalle ore 10.00, sarà un’ulteriore occasione di rafforzamento, dopo il successo di partecipazione e di adesioni registrato nei tanti incontri territoriali organizzati a partire dal 1 ottobre, di questo “spazio spazio politico che contesti la legittimità del debito”.
Giorgio Cremaschi, oggi ai microfoni di Radio Città Aperta, non ha dubbi sul fatto che “rispetto alla prima assemblea nazionale di ottobre la situazione è cambiata, adesso è piu’ difficile. Berlusconi è stato sostituito da Monti perché non riusciva ad essere credibile nelle politiche di tagli volute dalla BCE. Se le terribili misure di Monti fossero state annunciate da Berlusconi non sarebbero passate: per questo motivo oggi si è scelta una personalità piu’ presentabile per applicare delle politiche impresentabili”.
Quelle che, come recita l’appello per l’assemblea di domani, sferrano “una feroce aggressione contro i ceti popolari, le lavoratrici e i lavoratori”, con la distruzione del sistema pensionistico, la pesante situazione di precarietà e disoccupazione dei giovani, l’aumento delle tasse che colpiscono lavoratori e redditi medio bassi, l’ulteriore taglio dei finanziamenti alle regioni e aglienti locali ch mettono a rischio tutti i servizi pubblici, la riforma del mercato del lavoro, con la promessa cancellazione dell’art. 18 mentre, nel frattempo, i ricchi non vengono toccati.
“Domani – ha detto ancora Giorgio Cremaschi – non faremo il solito ragionamento, pur necessario, di critica alla globalizzazione e alle banche, perché essere contro queste politiche vuol dire essere contro il governo Monti. Chiederemo unità ma diremo anche basta con le finzioni, basta con tutti quei no global che plaudono al governo di Monti. Finché c’era Berlusconi l’opposizione al suo governo copriva molti spazi, adesso che c’è il piu’ intelligente e presentabile Monti sono molti i nodi da affontare. A partire dal fatto che questo debito, che si sta facendo pagare ai lavoratori, è illegittimo perché risponde a un meccanismo di vera e propria usura dell’economia e dei poteri forti europei”.
Due i progetti in campo su cui domani il Comitato No Debito invita al confronto: l’appello per un referendum contro i diktat dell’Unione Europea che è, ha spiegato Giorgio Cremaschi, “uno strumento tecnico piu’ che valido contro, ad esempio, l’inserimento dell’obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione. Lanceremo – ha aggiunto il presidente del Comitato Centrale della Fiom ed esponente del Comitato No Debito – una campagna di forte sensibilizzazione dei cittadini, anche in vista di una manifestazione nazionale che proporremo a tutte le forze che vogliano con decisione scendere in piazza contro il governo Monti”.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
alfredo
Si continuano a chiedere sacrifici ai ceti più deboli:Cosa aspettano Napolitano,deputati e senatori a dare l’esempio rinunciando ai loro appannaggi? Siamo stufi di spese pazze come quelle dell’acquisto degli F 35, e di 4 milioni di euro al giorno per sostenere le missioni militari in Afghanistan e Iraq.Che cosa possiamo sperare se tutti in modo bipartisan sono d’accordo nel non far pagare l’Ici al vaticano.E lo “smemorato” Bersani che cosa ne dice?