Qui di seguito l’articolo apparso su “Il fatto quotidiano” di ieri e numerosi commenti di lettori, Piuttosto incazzati. Gustoso.
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Cronaca | di Gabriele Paglino | 13 gennaio 2012
Casa Pound, con la casa e senza Pound
Nei prossimi mesi l’Assemblea di Roma Capitale discuterà l’acquisto dell’immobile occupato da quasi dieci anni dal movimento neofascista, già previsto da una delibera di giunta del 2009 e inserito nel bilancio 2011-2013. E spunta anche la concessione di un casolare in periferia. Nelle prossime settimane, intanto, il processo contro il movimento di Iannone & co. per l’uso improprio del nome del poeta statunitense
Nell’ultimo bilancio di Roma Capitale, alla voce patrimonio immobiliare, la giunta capitolina ha inserito l’acquisto in permuta dello stabile sito al civico 8 di via Napoleone III. Lo stesso che, nel dicembre del 2003, veniva occupato da un gruppo di neofascisti. In quei giorni, in quell’enorme palazzo di proprietà del Demanio (illo tempore, sede dell’ente fascista per l’istruzione media e superiore), nel quartiere di piazza Vittorio, a pochi passi dalla stazione Termini, nasceva CasaPound: centro sociale di estrema destra, con quel nome preso in prestito dal poeta statunitense affascinato dal duce (e finito poi in un manicomio criminale di Washington).
Adesso i sedicenti “fascisti del terzo millennio” potrebbero perdere il nome: la figlia di Ezra Pound infatti, dopo l’omicidio di due senegalesi avvenuto a Firenze per mano di un attivista di Casa Pound , è pronta a far causa al movimento guidato da Gianluca Iannone, costringendolo a cambiare nome (un’organizzazione del genere, secondo Mary Pound de Rachewiltz, non avrebbe nulla a che vedere con suo padre). In realtà già da parecchio tempo, la figlia dello scrittore dei “Cantos pisani” aveva preso le distanze dal movimento di ultradestra, definendo gli appartenenti “ragazzi dalle menti confuse” e l’uso del nome del controverso padre-poeta “un abuso, che finisce per distorcerne il significato del lavoro”.
Senza nome, se i giudici accoglieranno l’istanza della figlia del poeta statunitense (nelle prossime settimane sarà celebrato il processo), ma con qualche struttura in più. Come quella nel quartiere Esquilino, in cui Casa Pound potrà continuare a rimanere nella più totale legalità. Nell’ambito della cosiddetta regolarizzazione delle occupazioni abusive infatti, l’amministrazione Alemanno, rifacendosi ad un elenco di stabili occupati, presente in una delibera, la 206, approvata dalla giunta di centrosinistra nel 2007, ha siglato un accordo con l’Agenzia del Demanio per l’acquisto in permuta del candido (mica tanto) palazzo dei cuori neri (approvato con la delibera di giunta n.100 dell’8/4/2009). Valore complessivo dell’immobile: 11,8 milioni di euro. Già, perché quella di via Napoleone III non è solo la sede nazionale di un movimento politico di ispirazione fascista, frequentato spesso da neonazisti, alcuni dei quali noti per una lunga serie di aggressioni compiute in tutta Italia; non è solo un centro sociale, in cui si tengono varie iniziative di cultura fascista, tra cui presentazioni di libri e dibattiti sulla creazione di un uomo nuovo o sull’ autarchia economica; è prima di tutto, lascia quasi intendere il vicepresidente di CasaPound e consigliere del XX municipio di Roma, Andrea Antonini “un’occupazione a scopo abitativo”, in cui risiedono circa una ventina di famiglie “in stato di grave emergenza abitativa”.
Ecco allora giustificata l’operazione di acquisto in permuta del palazzone bianco, ancora però da formalizzare. “Avverrà sicuramente entro i prossimi mesi”, afferma il capogruppo del Pdl in Campidoglio, Luca Gramazio. E le altre trenta occupazioni da sanare (quelle dei movimenti della sinistra romana), inserite in quella famosa delibera approvata della giunta Veltroni? Per quelle ci sarà tempo. Lo stabile di via Napoleone III infatti “è l’unica occupazione abitativa – sottolinea Andrea Alzetta, consigliere comunale del gruppo “Roma in Action” – tra quelle inserite nella delibera 206 del 2007, che sta dentro questa partita di giro”.
La delibera di giunta verrà votata nei prossimi mesi. Ma se si desse il via libera definitivo all’acquisto in permuta di quello stabile, occupato da nove anni dai “nipotini del duce”, Casapound resterebbe lì? “Cercheremo di impedire l’acquisto con le unghie e con i denti”, promette il consigliere comunale Gianluca Quadrana (Lista Civica). In molti però sono pronti a scommettere che si tratti di un regalo.
Non l’unico sembrerebbe: in una mozione di circa un mese fa infatti, il leader di Action, Alzetta, scriveva ”pare che l’amministrazione stia provvedendo all’assegnazione a CasaPound di un casale”. Un enorme casale abbandonato, alla periferia di Roma: via Settebagni 531, zona Bufalotta. Una struttura posta sopra una “strategica” collinetta. Forse un po’ fatiscente (un pastore ci rivela che le sue pecore la notte dormono lì) e il cui onere di ristrutturazione, spetterà probabilmente ai nuovi “proprietari”. Ma distante quanto basta dagli sguardi indiscreti dei vicini (l’unico: una ditta di autodemolizioni). E circondata da almeno un paio di ettari di terra. “L’accordo del tutto soddisfacente, trovato con il Campidoglio” di cui, a fine maggio, parlava il vicepresidente di CasaPound, in seguito allo sgombero dell’edificio di via val D’Ala (occupato il mese prima dai militanti di CP) era questo.
Da non dimenticare poi i finanziamenti di cui ha goduto sinora il movimento neofascista, trasformatosi all’occorrenza in una discoteca della movida dell’estate romana, accaparrandosi i fondi stanziati dal Comune di Roma; in una associazione di promozione sociale “Isola delle tartarughe” o in una delle tante Onlus (Solidaritè ed Identitès, Popoli onlus, Uomo libero), per usufruire degli introiti derivanti dal canale del 5 per mille.
Visualizzo 10 commenti
vittorio.susinno A mio avviso questo articolo è da denunciare per le tante infamie che getta su CasaPound. Vorreste far credere che l’ occupazione a scopo abitativo è in realtà una copertura? Ma avete idea della gravità di queste affermazioni? Perchè non parlate con chi, senza un tetto sulla testa lo ha trovato in via Napoleone III? CasaPound frequentata da NeoNazisti.. siete ridicoli! A sinistra non esiste nulla di simile alla realtà di CasaPound, forse provate un pò di invidia per il grande successo che questo movimento sta avendo a livello Nazionale tra i giovani e non. Soltanto pena per giornalisti come…
TheDeadChe in risposta a vittorio.susinno
bello di casa ma infamie cosa, che quando so entrati in una di queste fantomatiche occupazioni ce stava quello con il suv, uno che gestisce un ristorante, amici e conoscenti e via delirando, certo “grave emergenza”, ma io ve mannerebbi ad occupare le fogne che è il solo posto dove siete naturalmente predisposti a vivere. Il grande successo te lo sei sognato o forse non sei stato a Napoli dove “il grande movimento di grande successo” ha fatto un corteo attorno ad una fontana (alcuni poi hanno inscenato una poderosa sessione di “un due tre stella”) protetto da un numero doppio di celerini o non sei al corrente delle sveglie prese negli ultimi due anni (chiedi all’ amichetto polacchi che ancora si lecca le ferite) a roma dove ormai per attacchinare si fanno scortare da una pattuglia della polizia. Il blocco studentesco è stato fatto fuori da buona parte delle scuole superiori e nei recenti massicci momenti di piazza dei movimenti casa pound sai dov’era? Dentro casa pound a proteggere le quattro mura regalate da Lamemanno il sindaco camerata. QUindi mio caro faresti bene a non confondere desideri e realtà i primi non si concretizzeranno mai la seconda invece è sempre pronta a svegliarti a schiaffazzi.
Mario Rossi in risposta a vittorio.susinno
certo che è una copertura, come lo era val d’Ala (e io l’ho visto coi miei occhi): quando i tuoi arditi amichetti, se la sono fatta sotto perchè siamo arrivati per cacciarli, hanno chiamato la polizia per farsi difendere e tutti hanno potuto vedere che non c’era nessuna famiglia. Siete bravi a sfruttare il disagio della gente senza un tetto per infiltrarvi in quartieri che non vi vogliono (infatti siete dovuti scappare protetti dalle guardie). Per fortuna che a sinistra non esiste niente come casapound: ce ne vergogneremmo come ladri, sfruttare i senzatetto per appropriarsi di immobili che poi il il vostro paparino nasone aleDanno paga coi soldi nostri…ma che credete che chi vive a Roma non ce l’abbia gli occhi e le orecchie?!?
JOHNNYBEGOOD in risposta a vittorio.susinno
Altro che nelle case, fascisti tornate nelle fogne
pier-77 in risposta a vittorio.susinno
Basta una paziente ricerca con google per scoprire che l’infame in questione è… Google!
pabm
Perché spendere soldi della collettività per questa marmaglia? Io penso che se Mussolini fosse ancora in vita si vergognerebbe terribilmente di avere tra i sostenitori questa teppaglia di individui politicamente (e non solo) disturbati
Spartacus69 in risposta a pabm
Mussolini sarebbe invece orgoglioso che esistano giovani acefali e mentalmente confusi che si attivano a nome suo, altro che vergogna! Mussolini è la causa di questo schifo e di questa onta! Il fascismo ha creato una cicatrice morale e psicosociale in Italia che non si riemarginerà mai più, temo, se le menti illuminate del nostro paese non iniziano davvero a migliorarne la cultura. Solo la cultura ucciderà il fascismo e questi disturbati pronipoti!
kz
E perché non parliamo di casa d’italia prati? palazzo della siae ex istituto valadier occupato da 50 famiglie e poi scambiato con l’alloggio in un bel residence per le famiglie bisognose e l’ascesa politica nel pdl di giuliano castellino (ex genero di massimo morsello)? (ci sono eccellenti articoli usciti su “il messaggero”) cavolo, è davanti alla vostra redazione e non ne sapete nulla?
Marzi
Casa Pound è stata fin troppo tollerata. Alemanno ne prenda le distanze e revochi le assegnazioni. La maschera ormai è caduta.
25Aprile
Molti parlamentari di centrosinistra tendono a rimuovere questi schifosi rigurgiti neonazisti, ma questa feccia della terra andrebbe emarginata e leggi italiane sul ricostruzione dei partiti che si rifanno all’ideologia facsista , sono lì atutelare la nostra democrazia, chiediamo al nostro Presidente tanto impegnato a difernderci dallo spreed, di difenderci da questi deliquenti.
25aprile
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