C’è un nuovo cambio di programma per la manifestazione nazionale della Fiom che era stata riconvocata per sabato 18 febbraio dopo essere stata rinviata a causa del maltempo. Fonti interne al sindacato metalmeccanico confermano che la segreteria Fiom proporrà domani al Comitato centrale, la proposta di spostare ancora la manifestazione prevista per questo fine settimana, tramutandola in uno sciopero generale con manifestazione a Roma. Data prevista, il 9 marzo, un venerdì. Il 18 febbraio si dovrebbe tenere invece una assemblea delle Rappresentanze sindacali unitarie.
Si tratta di un nuovo colpo di scena dopo quello, dovuto al maltempo, della scorsa settimana che aveva già spostato una manifestazione prevista per l’11 febbraio, di una settimana. Un passaggio motivato dalle difficoltà a costruire in corsa una manifestazione ma anche dall’accelerazione che sta avendo la trattativa sul mercato del lavoro. Lo sciopero del 9 marzo, infatti, dovrebbe essere centrato maggiormente sulla difesa dell’articolo 18 e quindi avere una valenza più generale in un momento in cui il negoziato sul mercato del lavoro tra sindacati e governo aggiunge ogni giorno nuovi strappi. Non ultimo l’incontro segreto tra la Camusso e Monti che avrebbe aperto la strada ad una modifica dell’art.18. Incontro smentito dai due ma confermato oggi dal quotidiano La Repubblica che lo aveva rivelato nella giornata di domenica.
L’agenzia Ansa, alle 16, ha confermato:
Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini proporrà domani al Comitato centrale della sua organizzazione lo sciopero generale anche contro le ipotesi di modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Lo spiega lo stesso Landini sottolineando che l’iniziativa proposta sarà anche contro la riforma delle pensioni, per la riconquista del contratto nazionale e contro «l’atto grave» che la Fiat ha fatto con il contratto del Gruppo. «Ci sono due temi – ha detto Landini – la riforma delle pensioni che non ci piace e i cui effetti sono ancora aperti. È una riforma iniqua e che toglie spazio ai giovani. C’è poi l’insistere del Governo a mettere in discussione articolo 18, discussione per noi inaccettabile. Per la Fiom l’articolo 18 va mantenuto così come è. Non va modificato, casomai va esteso a chi non ce l’ha (i lavoratori delle piccole imprese, ndr). La protesta – se il comitato centrale approverà la proposta di mettere in campo lo sciopero generale della categoria – dovrebbe essere proclamata per i primi di marzo, con tutta probabilità un venerdì, il 2 o il 9 del mese.
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Marina Del Monte
sul sito della FIOM non c’è traccia di questa notizia, che dite “essere arrivata in redazione”…da chi l’avete ricevuta, se è lecito?
Leo Di Paolo
Sono un iscitto del PRC di Bologna, e volevo ringraziare la redazione di Contropiano per l’attenzione nei riguardi della battaglia per la difesa dell’articolo 18.
In questo momento tutti i comunisti devono sostenere la lotta della FIOM e spingere per lo scioero generale.
La battaglia per la difesa dell’articolo 18 può essere il primo passo per l’unità di tutte le forze che vogliono ricostruire l’opposizione sociale nel nostro paese.
Avanti così.