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L’Italia è No Tav. La diretta delle manifestazioni

20.50 – Una cinquantina di persone si è radunata in piazza Costituzione a Cagliari per manifestare solidarietà a Luca Abbà e a tutto il Movimento No Tav. Il sit-in è cominciato dopo le 18.30: esposto lo striscione «Liberi tutti, ora e sempre No Tav» e un manifesto con la scritta «Solidarietà a Luca». La manifestazione si è conclusa con un’assemblea sulle scalinate del Bastione di Saint Remy. 

20.45 – Una trentina di attivisti del comitato «No Dal Molin» ha dato vita stasera in piazza Castello a Vicenza ad una manifestazione pacifica di solidarietà verso il movimento No Tav.

20.40 –  Il consiglio comunale di Torino ha votato a maggioranza – con l’astensione di Sel e il voto contrario solo del Movimento 5 Stelle e il voto a favore di tutte le altre forze politiche rappresentate, dal PDL al PD passando per il terzo polo – un ordine del giorno di solidarietà al Procuratore di Torino, Gian Carlo Caselli, per gli episodi di contestazione subiti di recente da parte di attivisti appartenenti al movimento No Tav. La stessa assemblea ha respinto un ordine del giorno presentato da Sel ed emendamenti, proposti a entrambi i documenti, presentati dal Movimento 5 Stelle.

20.35 – Si profila una denuncia o forse una multa per i circa venti attivisti No Tav che questa mattina, dopo l’esproprio dei terreni da parte delle forze di occupazione, sono rimasti nella baita Clarea facendo resistenza passiva. La zona è stata interdetta al passaggio da un’ordinanza del Prefetto e, peraltro, nel momento in cui viene trasformata in un settore interessato dal cantiere diventa «area di interesse strategico nazionale» e quindi simile ad una zona militare. 

20.30 – Si è conclusa l’occupazione di alcuni binari alla stazione di Pisa da parte di manifestanti No Tav. I partecipanti alla protesta hanno lasciato la stazione in corteo diretti verso il centro della città, da dove era partito, per poi sciogliersi. La protesta alla stazione, durata una quarantina di minuti, ha causato il ritardo di alcuni convogli. 

20.25 – Traffico in tilt nel centro di Milano, in particolare nella zona di Porta Venezia, dove è arrivato il corteo No Tav partito dopo le 19,30 da piazza San Babila. All’angolo con viale Majno i manifestanti hanno bersagliato la sede del quotidiano Libero con fumogeni e  petardi, intonando cori contro la Tav, la repressione e per la liberazione dei giovani arrestati il mese scorso.

20.20 – Gli occupanti hanno liberato i binari della stazione di Bologna pochi minuti fa, spontaneamente. I ritardi accumulati in media dai treni, secondo le Fs, sono stati attorno ai 10 minuti, mentre il Frecciarossa 9550, diretto a Milano, bloccato sul binario 6, è partito con più di 30 minuti di ritardo, non prima che un manifestante scrivesse con uno spray nero ‘No Tav No Tav’ sul muso della motrice.

20.15 – Si è conclusa in piazza Santa Maria Novella la manifestazione fiorentina dei No Tav. Il corteo, partito dalla prefettura, era arrivato alla stazione di Santa Maria Novella e non riuscendo poi ad entrare ha proseguito in via della Scala. Inizialmente i manifestanti volevano dirigersi verso i viali ma il corteo ha poi preso la direzione opposta per concludersi poco dopo. 

20.10 – Una quarantina di attivisti di varie realtà sociali e di sinistra de L’Aquila hanno manifestato nel centro storico della città sventolando bandiere No Tav e reggendo uno striscione con la scritta «Luca rischia la sua vita per difendere la propria terra. Siamo tutti No Tav». Anche a Cosenza si è tenuto un volantinaggio davanti alla locale Prefettura.

20.05 – Un gruppo di studenti che sostiene il movimento «No Tav» ha occupato questa sera alcuni binari della stazione centrale a Palermo per un’ora. Precedentemente i dimostranti avevano tenuto un sit-in davanti alla prefettura e nel primo pomeriggio avevano contestato davanti al teatro Zappala il segretario del Pd Pierluigi Bersani. «Con la manifestazione di questo pomeriggio – afferma una studentessa – vogliamo ribadire ancora una volta la nostra ferma opposizione alla costruzione di questa grande opera utile solo al capitale ed agli speculatori che ogni giorno ci vogliono fare pagare la crisi che loro hanno creato»

20.00 – Alle 19.20 il grosso del corteo che aveva sfilato nelle strade del centro di Bologna si è ricompattato all’esterno della stazione per ritornare verso il centro della città. Nello scalo è rimasto un gruppo di una cinquantina di attivisti he hanno proseguito l’occupazione, a suon di tamburi dei primi tre binari, sotto gli occhi di forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Dopo 20 minuti un drappello di occupanti si è diretto verso il binario 6 per bloccare la partenza di un Frecciarossa diretto a Milano

19.55 Dopo quello della Polizia dello Stato reso inaccessibile, in serata il colletivo di hacker-attivisti che si firma Anomymous ha attaccato anche il sito dell’Arma dei Caribinieri rendendo anch’esso irraggiungibile.  

19.50
– A parte qualche fugace manganellata dopo l’occupazione dei binari alla Stazione Termini a Roma non ci sono stati particolari momenti di contatto tra manifestanti e polizia, ma ora la Digos starebbe studiando i filmati della manifestazione. Scrive la Questura in un comunicato: «Intorno alle 18 odierne un gruppo di persone aderenti ai Collettivi studenteschi e ai centri sociali (…) si sono diretti presso la Stazione Termini, i cui ingressi principali erano presidiati da contingenti delle Forze dell’ordine. Forzando un ingresso laterale un gruppo di manifestanti è entrato all’interno dell’area dello scalo ferroviario, tentando di risalire i binari, senza tuttavia riuscirci. Dopo essere stati fronteggiati dalle Forze dell’ordine, che ha visto anche il lancio di alcuni sassi da parte dei manifestanti, il gruppo si è allontanato dai binari uscendo dallo scalo ferroviario, per poi dirigersi verso la stazione Tiburtina. Al momento non sono stati segnalati danni. Tutte le fasi della manifestazione non preavvisata sono state documentate dalla Polizia Scientifica. Le immagini saranno vagliate ai fini della successiva informativa di reato all’Autorità giudiziaria». 

Foto di Francesco Rossi
 

19.45 – Un gruppo di manifestanti del corteo di Bologna, entrando da ingressi secondari della stazione ferroviaria, sono riusciti ad eludere i controlli delle forze di sicurezza e a occupare i primi tre binari. Poco prima, all’arrivo del corteo alla stazione, un reparto di poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa aveva impedito all’ultimo momento ai manifestanti di entrare nell’atrio. «Assassini, assassini» avevano urlato i manifestanti. Momenti di tensione con tafferugli e manganellate.

19.40 –  Il corteo No Tav che questo pomeriggio ha attraversato le vie di San Lorenzo e Tiburtina, occupando alcuni binari della stazione Termini, si è sciolto a piazzale Tiburtino. I manifestanti, alla spicciolata, hanno lasciato il presidio. Lungo le strade alcuni cassonetti sono stati rovesciati ed è stato acceso qualche fumogeno.

19.35 – Sono accusati di aver colpito con calci e pugni quattro controllori, che stavano svolgendo un servizio straordinario di controllo da parte di Trenitalia per i treni diretti a Torino in occasione dela manifestazione No Tav di sabato. I due ragazzi di venti anni sono stati arrestati sabato mattina dagli agenti della Polfer diretta da Spartaco Mortola con l’accusa di concorso in resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Oggi il giudice delle direttissime ha convalidato l’arresto, ma li ha rimessi in libertà con l’obbligo di firma. Il processo si terrà il 26 marzo. 

19.30 – Saranno determinanti le prossime 48 ore per capire come evolveranno le condizioni di Luca Abbà, dicono i medici del Cto di Torino. A quanto ha riferito il dottor Maurizio Berardino, responsabile del pronto soccorso dell’ospedale, durante l’ultimo bollettino medico, il ragazzo resta grave ma stabile e gli esami non hanno evidenziato altre criticità rispetto ai comunque pesanti traumi rilevati nel primo pomeriggio. Il manifestante sta rispondendo positivamente alle terapie. Il problema maggiore potrebbe essere a livello renale, a causa della scossa che lo ha attraversato prima della caduta. Abbà, che è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva, verrà per questo tenuto in coma farmacologico almeno ancora per le prossime 48 ore. 

19.25 – Dopo le cariche a Bologna i manifestanti si sono riorganizzati ed hanno occupato il primo binario della stazione ferroviaria. Anche a Firenze il presidio si è trasformato in un corteo che si sta dirigendo verso la Stazione di Santa Maria Novella. Intanto a Pisa un centinaio di manifestanti ha occupato i binari della stazione ferroviaria. La protesta era iniziata alle 18 con un presidio sotto il Comune, poi un corteo che ha sfilato per le vie della città fino a raggiungere la stazione dove due binari sono stati occupati. 

19.20 – Una trentina di attivisti No Tav sta occupando la corsia centrale del passaggio di auto davanti alla stazione ferroviaria di Ancona, in via Rosselli, rallentando il passaggio delle auto.

19.15 – A Piazza San Babila il presidio di massa ha deciso di trasformarsi in corteo per sfilare nelle vie del centro di Milano. Invece più di cento persone hanno manifestato nel pomeriggio a Genova davanti alla Prefettura. I manifestanti hanno esibito un grande striscione su cui hanno scritto «Ora e sempre resistenza» e cartelli contro la Tav, «opera inutile, costosa e che stravolgerà per sempre la Val Susa». I manifestanti si sono poi mossi in corteo per le vie del centro.

19.10 – Centinaia di attivisti No Tav si sono radunati a partire dalle 18 vicino all’imbocco dell’autostrada di Chianocco-Bussoleno dove è stata convocata l’assemblea popolare del movimento per decidere le prossime mosse. “Le capirete quando le avremo realizzate” ha spiegato Alberto Perino ai giornalisti che chiedevano cosa farà ora il movimento. Comunque per ora l’orientamento sembra essere quello di «proseguire i blocchi ad oltranza» e di bloccare anche i cambi delle forze dell’ordine a presidio dell’area di cantiere di Chiomonte e l’autostrada in alta Valle di Susa. Intanto centinaia di auto e soprattutto di Tir diretti o provenienti dalla Francia sono bloccati in prossimità di Bussoleno e altre località della valle a causa dei blocchi realizzati dai No Tav.

19.05 – Il corteo che a Roma stava percorrendo via Tiburtina si è sfilacciato e scomposto in tanti piccoli gruppi che si stanno sparpagliando in diverse zone del quartiere San Lorenzo, a Porta Maggiore e altre contigue. 

19.00 – Cariche della Polizia in assetto antisommossa contro il corteo No Tav che a Bologna aveva cominciato poco fa a sfilare da Piazza Nettuno lungo via Indipendenza.

18.50 – Anche a Bologna i militanti che si battono contro la Tav sono scesi in piazza per portare la loro solidarietà alla popolazione della valle piemontese e a Luca Abbà. Circa duecento persone, per lo più studenti e attivisti dei centri sociali e dei sindacati di base,  si sono dati appuntamento alle 18 in piazza Nettuno. ‘Giù le mani dalla Val Susa, al fianco del movimento No Tav, forza Luca’ recita lo striscione esposto sotto la fontana al centro della piazza. ‘La valle non si espropria, Forza Luca’ recita un altro. I manifestanti hanno fatto ascoltare la telefonata di Abbà, poco prima che rimanesse folgorato nel tentativo di sfuggire al rocciatore dei Carabinieri che tentava di farlo scendere dal traliccio dell’alta tensione su cui si era arrampicato. «Da Bologna alla Val Susa, un solo grido ‘a sara dura’», hanno gridato più volte i manifestanti. Dopo circa mezz’ora il presidio si è trasformato in un corteo che ha imboccato la vicina via Indipendenza, bloccandola.

18.45 – Il collettivo di hacker attivisti che si firma Anonymous pochi minuti fa ha attaccato il sito della Polizia di Stato rendendolo inagibile.

18.40 – Il corteo di Roma si è ricompattato e sta, dietro lo striscione, percorrendo via dei Reti nel quartiere di San Lorenzo. Al momento anche il tram della linea 19 che transita sulla via è fermo a causa del passaggio del corteo. Al grido, «giù le mani dalla Val di Susa», i manifestanti procedono probabilmente in direzione della Stazione Tiburtina, il secondo scalo più importante della capitale. 

18.35– Gli studenti universitari sono usciti dalla Statale per raggiungere il presidio in Piazza San Babila che si è intanto gonfiato di centinaia di presenze

18.30 – Con lo slogan «Forza Luca siamo tutti con te» quasi duecento persone stanno manifestando davanti alla sede della prefettura di Firenze. Il numero dei manifestanti sta aumentando e creando un rallentamento del traffico. I manifestanti espongono bandiere e striscioni con scritto «La valle resiste no Tav, giù le mani dalla Val Susa, Pd e Pdl uniti dai grandi affari del cemento».

18.25 – Anche a Napoli centinaia di manifestanti stanno dando vita ad un corteo in solidarietà con la Valsusa. Studenti ma anche attivisti del Comitato contro la discarica di Chiaiano, del Laboratorio Insurgencia, militanti dei sindacati di base sono partiti in corteo dalla centralissima piazza Trieste e Trento e poi hanno percorso via Roma. ‘Val di Susa ce l’ha insegnato, resistere allo Stato non è un reato’ recita uno degli striscioni esposti insieme con ‘Luca resisti’. 

18.20 – Dopo aver occupato i binari dall’1 all’11 tallonati da un ingente dispositivo di Carabinieri e Polizia un centinaio di manifestanti sono riusciti ad uscire dalla stazione Termini di Roma e si sono diretti verso lo Scalo San Lorenzo. Inseguiti dagli agenti alcuni manifestanti stanno cercando di guadagnare terreno e rallentare gli inseguitori rovesciando cassonetti in mezzo alla strada. Gli altri manifestanti che erano rimasti fuori si stanno recando a Palazzo Chigi per manifestare contro il Governo

18.10 – Olga, una manifestante No Tav è stata investita da un automobilista che avrebbe cercato di forzare il blocco stradale a valle di Bussoleno. La manifestante non è grave ma è stata portata in ospedale per dei controlli. «Dopo quello che è successo oggi – dice Lele Rizzo, del centro sociale Askatasuna di Torino – le cose cambiano. C’è un ragazzo in fin di vita perchè difendeva la sua terra, non c’è rispetto neppure per la vita. Ci vogliono schiacciare, riescono persino a riscrivere le regole sulla proprietà privata. Faremo i nostri calcoli, ma abbiamo capito chi abbiamo di fronte: in qualsiasi altro paese, dopo le 70 mila persone in marcia sabato, dopo la richiesta degli amministratori di uno stop dei lavori, ecco cosa è successo – ha concluso – neppure 48 ore dopo»

18.05 – Un gruppo di studenti e aderenti a centri sociali che sostengono il Movimento No Tav ha contestato a Palermo il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani, atteso al teatro Zappalà per una iniziativa organizzata dal partito. Una trentina di giovani ha esposto uno striscione con scritto «Vergogna! Luca in fin di vita per i vostri profitti». I manifestanti gridano slogan contro il Partito democratico. 

17.55 – Il corteo romano ha raggiunto una Stazione Termini già pesantemente blindata da un enorme dispositivo di forze dell’ordine, in particolare di Carabinieri in assetto antisommossa. Una parte dei circa 300 manifestanti arrivati da Piazzale Tiburtina sono riusciti ad entrare all’interno della Stazione e si sono posizionati su diversi binari bloccando il traffico ferroviario. L’altra parte dei manifestanti per ora rimane fuori da Termini, gridando slogan e bloccando il traffico. Tensione altissima 

17.35 – A Roma centinaia di attivisti delle forze della sinistra, dei sindacati di base, dei collettivi universitari e delle realtà sociali della capitale si sono concentrati a partire dalle 17 in Piazzale Tiburtino, nel quartiere di San Lorenzo, dopo aver realizzato un’assemblea cittadina all’interno della Facoltà di Fisica della vicina Università La Sapienza. Poco fa il presidio si è trasformato in un battagliero corteo che si sta dirigendo verso il vicino scalo ferroviario di Termini sfilando dietro uno striscione che recita “fermeremo questo treno,la lotta è libertà,la tav non passerà!”.

17.10 – Una delegazione NOTAV è entrata nella Sede del Comune di Torino, dove è in corso il Consiglio Comunale. Sotto il Comune è in corso il Presidio in solidarietà con Luca Abbà. L’ultimo punto all’odg del Consiglio prevede un’audizione dei Capigruppo durante la quale la delegazione potrà esprimere le proprie posizioni.

17.05 – Alcune decine di manifestanti del Centro Sociale ‘Rivolta’ di Marghera hanno dato vita ad una protesta davanti al pontile della Prefettura di Venezia, cui sono giunti con le barche. Davanti al palazzo della Prefettura i dimostranti hanno dispiegato uno striscione con lo slogan «Nè in Veneto, nè in Val di Susa – No Tav – Forza Luca» riferendosi al giovane militante del movimento No Tav rimasto gravemente ferito stamattina a Clarea.

17.00 – Un centinaio di attivisti del movimento No Tav, delle forze politiche della sinistra e dei sindacati di base Usb e Cub hanno dato vita a due presidi nel pomeriggio a Torino. Il primo, davanti alla Prefettura, si è già concluso, mentre il secondo, davanti al municipio, è ancora in corso. Una delegazione dei capigruppo del consiglio comunale, che è riunito in Sala Rossa, in corso ha dato la disponibilità a incontrare i manifestanti al termine della seduta, ma questi ultimi hanno chiesto di essere ricevuti direttamente in aula.

16.40 – Sono oltre 50 le città italiane in cui si sono radunati (o dove si annunciano) presidi di solidarietà a Luca Abbà, l’attivista No Tav rimasto gravemente ferito oggi in Val Susa dopo essere caduto da un traliccio dell’alta tensione su cui era salito per protestare contro l’allargamento del cantiere della ferrovia ad alta velocità. Iniziative sono annunciate o in corso, fra l’altro, a Roma, Milano, Torino e in ogni regione italiana, da Trieste a Cagliari, da Trento a Palermo. 

Le notizie precedenti sulle mobilitazioni No Tav in tutto il paese e sugli scioperi indetti dai sindacati di base e dalla Fiom in Valsusa e in provincia di Torino per oggi e domani

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