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Solidarietà ai No Tav: manifestazioni e scioperi


11.30 –
 Immediatamente è partita la risposta popolare in tutta Italia dopo l’occupazione militare e l’esproprio dei terreni in Val Clarea e il grave ferimento di Luca Abbà. Si segnalano ovunque manifestazioni, presidi e scioperi.

Ad esempio la Confederazione unitaria di base di Torino ha indetto uno sciopero generale provinciale per protestare contro l’esproprio dei terreni in Val Clarea. In una nota il sindacato di base parla di “attacco al presidio No Tav della Clarea” e afferma che la caduta di Luca Abbà dal traliccio è stata “provocata dall’inseguimento da parte dei poliziotti”.
Anche la Confederazione Cobas avrebbe invitato i propri iscritti e tutti i lavoratori a scioperare oggi. 

Intorno alle 11 di questa mattina invece gli studenti del liceo Des Ambrois di Ulzio (Oulx) sono usciti dalla loro scuola e hanno bloccato la stazione ferroviaria della località per esprimere la loro solidarietà al movimento No Tav e protestare contro il grave ferimento dell’attivista caduto dal traliccio dell’alta tensione mentre un Carabiniere tentava di farlo scendere. 

Per quanto riguarda i presidi e le manifestazioni già convocate allo stato il quadro è questo: 
– a Torino l’appuntamento è per le 13 in Piazza Castello davanti alla Prefettura e poi alle 15.30 davanti al Comune
– a Roma l’appuntamento è per le 15 per un’assemblea cittadina nella facoltà di Fisica alla Sapienza e poi per un presidio di massa – che probabilmente si trasformerà in corteo – alle 17 in piazzale Tiburtino, a San Lorenzo
– a Milano l’appuntamento per gli studenti universitari è alle 14,30 alla Statale mentre l’appuntamento generale è per le 18 in Piazza San Babila
– a Napoli appuntamento per un presidio dalle 16.30 in Piazza Trieste e Trento, mentre gli universitari si concentrano alle ore 16.00 in San G. M. Pignatelli (Università Orientale) per poi recarsi insieme al presidio generale
– a Viareggio l’appuntamento è alle 17 davanti la stazione
– a Firenze l’appuntamento è alle 17.30 in via Cavour davanti alla Prefettura
– a Bologna l’appuntamento è per le 18 in Piazza Nettuno
– a Genova l’appuntamento è alle 18 davanti alla Prefettura
– a Trieste l’appuntamento è alle 18 a piazza dell’Unità
– a Parma l’appuntamento è alle 17.30 sotto la Prefettura
– a Padova è stato indetto un presidio alle 18 presso la prefettura
– a Mantova l’appuntamento è per le 18 davanti alla Prefettura
– a Palermo è stato indetto un presidio davanti alla prefettura alle 18
– a L’aquila l’appuntamento è per le 18 in Piazza Regina Margherita
– a Brescia l’appuntamento è per le 18 in Piazza della Loggia
– a Vicenza l’appuntamento è per le 18 in Piazza Castello
– a Pisa l’appuntamento è per le 18 alle Logge dei Banchi
– a Livorno l’appuntamento è per le 18 in Prefettura
– a Cosenza presidio in piazza XI settembre dalle 18
– a Cremona l’appuntamento è alle 18 in piazza Duomo
– a Verona l’appuntamento è alle 18 presso la stazione
– a Novara l’appuntamento è alle 18 in piazza Cavour
– a Modena l’appuntamento è alle 18.00 in piazza Torre
– a Venezia l’appuntamento è alle 18 alla Stazione Santa Lucia
– a Campobasso l’appuntamento è alle 19 in piazza Prefettura
– a Perugia l’appuntamento è alle 19 in piazza Italia
– a Salerno l’appuntamento è per le 19 alla Stazione Ferroviaria
– a Trento l’appuntamento è per le 19 a Piazza Duomo
– a Bergamo l’appuntamento è alle 19 davanti al Comune

11.45 – I No Tav che alle 11.30 si erano dati appuntamento alla rotonda di Vernetto a Bussoleno ora stanno tentando di bloccare la strada statale 25, mentre l’autostrada A-32 Torino-Bardonecchia è bloccata in entrambe le direzioni.

12.20 Prime dichiarazioni di solidarietà dai partiti di sinistra. Paolo Ferrero, segretario del Prc: «Nell’esprimere la speranza che Luca Abbà possa rapidamente rimettersi, voglio denunciare con forza che il suo ferimento è il frutto diretto della sconsiderata azione delle forze dell’ordine. L’esecuzione dell’esproprio di un terreno diventa un’azione militare in cui le regole d’ingaggio dei militari e della polizia sono molto più aggressive di quelle utilizzate in Afghanistan dai militari italiani. Luca Abbà è rimasto fulminato e caduto a terra, inseguito su per un traliccio dell’alta tensione mentre protestava per l’esproprio dei suoi terreni: è una cosa mai accaduta in Italia. Invito tutti i cittadini a riflettere sul fatto che in Val di Susa le forze dell’ordine si comportano come un esercito di occupazione con l’unico compito di “conquistare il territorio” anche a scapito della vita delle persone. Si tratta di un fatto grave e chiedo una volta ancora che il governo abbandoni quest’opera inutile e dannosa e sospenda immediatamente l’esproprio dei terreni».

12.35 – In una nota la Cub invita a partecipare al presidio di Bussoleno previsto questa sera alle 18 mentre, per chi è impossibilitato a raggiungere la Valle, è prevista una concentrazione sotto la sede Rai di Torino in via Verdi, a partire dalle 17.30.

14.20 –
Un folto gruppo di manifestanti No Tav hanno bloccato la strada statale 24 del Monginevro, in Val di Susa. Intanto continuano ad essere bloccate dai manifestanti anche la statale 25 e l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. In questo modo la Valle di Susa è praticamente tagliata in due. Al momento è ancora aperta, invece, la ferrovia.

14.20 –  ‘Resisti Luca, siamo tutti con te’ recita uno dei cartelli che alcune decine di attivisti No Tav hanno portato davanti alla Prefettura di Torino per uno dei tanti presidi in corso o in preparazione in tutta Italia. «Nei giorni scorsi qualcuno ha detto che si cercava il morto, oggi abbiamo un quasi morto – hanno denunciato durante gli interventi dal megafono alcuni dei manifestanti – e tra i responsabili di quanto sta accadendo ci sono oltre alle forze dell’ordine, anche quei partiti politici e quei media che si sono schierati a favore di un’opera che la valle a stragrande maggioranza non vuole». Il presidio nel primo pomeriggio si trasferirà sotto Palazzo Civico, poi in molti proseguiranno per Bussoleno per partecipare alla fiaccolata in solidarietà dell’attivista ferito ed attualmente in coma farmacologico indotto dai medici.

15.00 – L’Unione Sindacale di Base di Torino in un comunicato rende noto di aver proclamato lo sciopero generale di tutto il settore privato nel territorio provinciale per domani, 28 febbraio. 

15.10 –  Scioperi spontanei si sono verificati oggi in alcune fabbriche metalmeccaniche della Valsusa, dopo i fatti accaduti nei pressi della Baita Clarea. Lo rende noto la Fiom torinese precisando che gli scioperi sono stati proclamati per permettere ai dipendenti di partecipare alle iniziative in corso.

16.10 – Per Vittorio Agnoletto, ex portavoce del Genoa Social Forum, «quanto è capitato a Luca Abbà, indipendentemente dalla dinamica tecnica dell’episodio, va iscritto alla responsabilità dei vertici delle forze dell’ordine e alle scelte che queste hanno adottato, con il consenso del Governo, dopo la grande, pacifica e colorata manifestazione di sabato». «Una manifestazione – continua Agnoletto – che smentiva chi aveva tentato in ogni modo di intimidire e criminalizzare il movimento e di seminare paura tra la popolazione. La reazione delle forze dell’ordine, non si è fatta attendere: l’aggressione a freddo sabato alla stazione di Torino e lo sgombero di questa mattina. Ogni strumento – sostiene Agnoletto – è stato utilizzato per creare una situazione di tensione, mettendo nel conto, come anticipato, nei giorni scorsi, dalle parole del capo della Polizia, che potesse verificarsi qualche grave conseguenza». «Non possiamo ignorare – continua Agnoletto – il fatto che ai vertici nazionali della polizia e in ruoli molto delicati anche a Torino, vi sono funzionari coinvolti nelle vicende del luglio 2001 a Genova. Funzionari che anzichè essere rimossi sono stati, con il consenso della politica, promossi, compreso chi è stato condannato, e che quindi – conclude Agnoletto – si sentono incoraggiati, ad applicare in val Susa le strategie sperimentate a Genova»

16.15 – Dopo che l’Unione Sindacale di Base ha deciso di indire per domani uno sciopero del settore privato in tutta la provincia di Torino, anche la Cub ha deciso di dare copertura ai lavoratori che volessero scioperare domani in solidarietà con la lotta contro l’alta velocità.

16.40 – Sono oltre 50 le città italiane in cui si sono radunati (o dove si annunciano) presidi di solidarietà a Luca Abbà, l’attivista No Tav rimasto gravemente ferito oggi in Val Susa dopo essere caduto da un traliccio dell’alta tensione su cui era salito per protestare contro l’allargamento del cantiere della ferrovia ad alta velocità. Iniziative sono annunciate o in corso, fra l’altro, a Roma, Milano, Torino e in ogni regione italiana, da Trieste a Cagliari, da Trento a Palermo. 

17.00 – Un centinaio di attivisti del movimento No Tav, delle forze politiche della sinistra e dei sindacati di base Usb e Cub hanno dato vita a due presidi nel pomeriggio a Torino. Il primo, davanti alla Prefettura, si è già concluso, mentre il secondo, davanti al municipio, è ancora in corso. Una delegazione dei capigruppo del consiglio comunale, che è riunito in Sala Rossa, in corso ha dato la disponibilità a incontrare i manifestanti al termine della seduta, ma questi ultimi hanno chiesto di essere ricevuti direttamente in aula. 

17.05 – Alcune decine di manifestanti del Centro Sociale ‘Rivolta’ di Marghera hanno dato vita ad una protesta davanti al pontile della Prefettura di Venezia, cui sono giunti con le barche. Davanti al palazzo della Prefettura i dimostranti hanno dispiegato uno striscione con lo slogan «Nè in Veneto, nè in Val di Susa – No Tav – Forza Luca» riferendosi al giovane militante del movimento No Tav rimasto gravemente ferito stamattina a Clarea.

17.10 – Una delegazione NOTAV è entrata nella Sede del Comune di Torino, dove è in corso il Consiglio Comunale. Sotto il Comune è in corso il Presidio in solidarietà con Luca Abbà. L’ultimo punto all’odg del Consiglio prevede un’audizione dei Capigruppo durante la quale la delegazione potrà esprimere le proprie posizioni.

17.35 – A Roma centinaia di attivisti delle forze della sinistra, dei sindacati di base, dei collettivi universitari e delle realtà sociali della capitale si sono concentrati a partire dalle 17 in Piazzale Tiburtino, nel quartiere di San Lorenzo, dopo aver realizzato un’assemblea cittadina all’interno della Facoltà di Fisica della vicina Università La Sapienza. Poco fa il presidio si è trasformato in un battagliero corteo che si sta dirigendo verso il vicino scalo ferroviario di Termini sfilando dietro uno striscione che recita “fermeremo questo treno,la lotta è libertà,la tav non passerà!”.

17.55 – Il corteo romano ha raggiunto una Stazione Termini già pesantemente blindata da un enorme dispositivo di forze dell’ordine, in particolare di Carabinieri in assetto antisommossa. Una parte dei circa 300 manifestanti arrivati da Piazzale Tiburtina sono riusciti ad entrare all’interno della Stazione e si sono posizionati su diversi binari bloccando il traffico ferroviario. L’altra parte dei manifestanti per ora rimane fuori da Termini, gridando slogan e bloccando il traffico. Tensione altissima 

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1 Commento


  • gianni

    esprimo tutta la mia solidarietà per questa
    gente onesta che è la vera Italia,
    gente che lotta solo per non farsi portare via la terra, per i propri diritti e per la democrazia

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