19.10 – Poco fa si sono conclusi i blocchi dei No Tav all’ingresso e all’uscita della tangenziale di Torino, allo svincolo di Corso Francia a Rivoli. Per circa un’ora i manifestanti hanno bloccato alternativamente, per dieci minuti alla volta, l’entrata e l’uscita della tangenziale, scatenando la rabbia di alcuni automobilisti. A conclusione della manifestazione, gli attivisti hanno avvertito che realizzeranno una iniziativa analoga domani alla stessa ora e nello stesso posto. Del resto è sulle autostrade e sulle strade statali che passano 4 volte al giorno lunghi convogli di blindati carichi di Poliziotti e Carabinieri per dare il cambio ai loro commilitoni impegnati nell’occupazione della valle. Rallentare i cambi turno incide assai sulle capacità operative delle forze di occupazione e ritarda le aggressioni contro i blocchi dei manifestanti.
18.50 – Continua l’occupazione da parte di circa 70 manifestanti della tangenziale di Torino all’altezza dello svincolo di Rivoli-Cascine Vica, alle porte della città. Gli attivisti alternano il blocco all’ingresso e all’uscita della tangenziale in modo da rallentare ma non bloccare completamente la circolazione.
18.40 – Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha incontrato oggi pomeriggio l’on. Stefano Esposito, probabilmente il parlamentare del suo partito più schierato a favore della Torino-Lione, costi quel che costi. Bersani ha espresso «la solidarietà personale e del partito a Esposito per gli attacchi che ha subito per aver difeso il percorso democratico che ha portato alle decisioni relative alla Tav» (!). Il segretario del Pd ed Esposito hanno ricordato che il partito ha presentato una mozione parlamentare per rendere immediatamente disponibili le risorse da destinare al piano di sviluppo della Val di Susa e che il gruppo parlamentare ha esplicitamente chiesto la calendarizzazione urgente per la discussione parlamentare su questo testo. Il segretario ha infine espresso il proprio apprezzamento per l’operato e per le posizioni espresse in questi giorni dal sindaco di Torino, Piero Fassino, e dal presidente della provincia di Torino, Antonio Saitta.
18.20 – Una settantina di manifestanti hanno bloccato l’uscita della tangenziale di Torino nei pressi di Rivoli, all’altezza di Corso Francia. Prima gli attivisti – tra i quali c’è il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Davide Bono – hanno bloccato l’uscita della tangenziale, poi si sono spostati di corsia e ne hanno bloccato l’ingresso.
18.05 – Sono cominciati o stanno per iniziare dei presidi in alcune località del Piemonte in solidarietà con Luca Abbà e contro l’estensione dei fortini propedeutici all’avvio dei cantieri in Val di Susa. Alle 18 i manifestanti hanno cominciato a radunarsi a Pinerolo in Piazza Facta, nella vicina Perosa Argentina e poi anche a Brà, in provincia di Cuneo, davanti alla stazione ferroviaria.
17.55 – Un folto presidio di simpatizzanti e di attivisti No Tav si sta radunando a Rivoli (Torino), alle porte di Torino, nei pressi dell’imbocco della tangenziale. La manifestazione è stata presentata come una «merenda sinoira», termine del dialetto piemontese con cui vengono chiamati gli spuntini pomeridiani abbondanti, a base di specialità della Valle di Susa, in segno di solidarietà con Luca Abbà.
17.50 – È partito alle 17.38 dalla stazione di Lecce il treno Frecciargento diretto a Roma bloccato da una ventina di manifestanti ‘No-Tav’ poco prima della sua partenza prevista per le 16.50. Sono ripartiti anche due treni regionali bloccati dala protesta con 20 e 30 minuti di tardo.
17.25 – Un gruppo di attivisti ha fatto irruzione all’interno della Stazione ferroviaria di Lecce occupando un binario ed impedendo la partenza di un treno Frecciargento diretto a Roma.
17.00 – «Non è vero» che quelle sulla Tav sono «scelte fatte con assoluta coscienza ed attenzione» come ha affermato nel pomeriggio il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri. Lo sostengono in una nota gli avvocati del Legal Team No Tav che elencano una serie di ragioni: «l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici – scrivono – ha constatato l’effettivo »caos« in riferimento alla normativa applicabile». Inoltre «non è esistita alcuna coscienza ed attenzione nella ricomposizione dell’Osservatorio, ipotetico luogo di confronto e partecipazione in quanto la Comunità Montana Valle di Susa ne è stata esclusa». Scelta motivata, nell’atto citato dai legali, con il fatto che la Comunità Montana «non ha la sensibilità politica ed istituzionale atta a rappresentare la comunità della Val di Susa». Secondo il legal team poi «non è stata svolta alcuna gara d’appalto nonostante nella richiesta di finanziamento del 2007 fosse espressamente prevista». E ancora «la Ltf (Lyon-Turin ferroviarie, società responsabile della parte comune italo-francese del futuro collegamento Torino-Lione ndr) non ha alcun rispetto della giurisdizione italiana e avanti al Tar Piemonte ha opposto di non essere soggetta alla giurisdizione predetta». Fatto, sottolineano i legali, che il Tar ha ritenuto infondato.
16.45 – Uno striscione bianco con la scritta a caratteri cubitali «NO Tav solidarietà con la Valsusa» è esposto alle finestre del gruppo consiliare Federazione Sinistra veneta, nel cortile interno di palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto. «Un atto di solidarietà con i cittadini della Valle di Susa e con Luca Abbà, il valsusino feritosi gravemente mentre cercava di fermare con la sua protesta pacifica l’apertura dei cantieri dell’alta velocità», spiega il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò. «Noi stiamo con le popolazioni in lotta per il diritto all’autodeterminazione – dichiara Pettenò – denunciamo la Tav come una grande truffa ai danni dei cittadini, uno spreco di risorse finanziarie che il paese potrebbe e dovrebbe utilizzare per ben più drammatiche emergenze». «In queste ore ci uniamo alle iniziative che si stanno promuovendo in tutta Italia – conclude il consigliere della Sinistra veneta – e vogliamo far sapere ai grandi affaristi, che pensano di sprecare il denaro pubblico su queste mega truffe, che siamo pronti a trasformare tutto il territorio dove dovrebbe passare il tracciato, compreso il tratto che si va annunciando da Venezia a Trieste, in terreno di sollevazione popolare».
16.30 – Intorno alle 15.30 i manifestanti hanno bloccato anche la statale 24 del Monginevro all’altezza di San Giorio (To) dove hanno cominciato a realizzare delle barricate. Continuano poi i blocchi sulla statale 25 della Val Susa e sull’autostrada A32 Torino-Bardonecchia all’altezza dello svincolo di Chianocco dove alle 18 si terrà l’assemblea popolare per decidere le prossime mosse. L’autostrada resta quindi interrotta tra Avigliana e Susa in entrambe le direzioni.
16.00 – Secondo quanto hanno comunicato la società Lft e le forze di occupazione ai media – quindi tutto da prendere con le molle – “è stato completato la notte scorsa l’allargamento dell’area di cantiere di Chiomonte (Torino) dove verrà scavato il cunicolo esplorativo della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Ora sono recintati tutti i 7 ettari del cantiere, che fino a ieri occupava 5,6 ettari. I lavori di scavo partiranno quando saranno completate le procedure di occupazione temporanea e poi degli espropri”. Della serie: ci siamo presi i vostri terreni manu militari, poi si vedrà…
15.50 – È stato rinviato a domani, alle 12:30, l’incontro dei sindaci della Val di Susa con il prefetto di Torino, Alberto Di Pace, nel capoluogo piemontese, che era previsto questa sera alle 19:30. Lo si apprende a Bussoleno (Torino). L’incontro era stato chiesto dai sindaci per avere una sospensione dei lavori al cantiere della Tav Torino-Lione, a Chiomonte (Torino).
15.30 – Dopo le presentazioni del libro ‘Assalto alla giustizia’ di Gian Carlo Caselli, anche l’incontro al liceo classico Carducci dal titolo «La legge è uguale per tutti», in programma per domani alle 18, è stato cancellato. Il procuratore capo di Torino non vuole incontrare in alcun modo chi contesta il suo ruolo di coordinamento nella repressione di un movimento popolare descritto come una sorta di associazione a delinquere. Dopo che sui siti di movimento si era sparsa la voce che il procuratore capo di Torino sarebbe andato a tenere una conferenza domani al Liceo Carducci di Milano, Caselli ha deciso di annullare tutto.
15.25 – «Il lavoro è in corso, deve continuare nel modo migliore come previsto». Lo ha detto il ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Corrado Passera, commentando a margine di un’audizione alla Camera le mobilitazioni del popolo della Val di Susa contro la realizzazione dell’Alta velocità sulla linea Torino-Lione.
15.20 – E’ confermato che i No Tav che erano rimasti a fare resistenza passiva sullo svincolo dell’A32 nonostante il fare minaccioso dei celerini hanno ripristinato il blocco sull’autostrada approfittando del fatto che gli agenti si sono momenteamente allontanati al momento del cambio turno. E’ stato ripristinato il blocco così come le barricate, visto che il materiale utilizzato per quelle spazzate via dalla ruspa questa mattina erano rimasti ai lati della carreggiata.
15.10 – Molti gli studenti che questa mattina hanno disertato le lezioni per unirsi ai blocchi e ai presidi attivati in tutta la Valsusa contro l’occupazione militare scattata ieri mattina e il tentato omicidio dell’attivista Luca Abbà. In particolare molti gli studenti del liceo Des Ambrois di Ulzio e quelli dell’Itis di Susa.
14.55 – Poco fa, approfittando del cambio di turno delle forze di occupazione, la carreggiata dell’A32 Torino Bardonecchia sarebbe stata nuovamente occupata da un gruppo di attivisti NoTav dopo che il blocco era stato tolto in tarda mattinata a causa delle cariche e dell’intervento di una ruspa.
14.45 – “L’ordinanza non costituisce inizio della attività espropriativa in quanto il Prefetto non ha comunque affatto autorizzato l’occupazione dei terreni privati e, ciononostante, le forze dell’ordine hanno permesso la recinzione dei terreni privati in assenza di alcuna autorizzazione. L’ ordinanza limita ed interdice esclusivamente la viabilità e l’accesso su un’area oggettivamente indeterminata ed indeterminabile. Abbiamo provveduto nei giorni scorsi a diffidare la questura e la prefettura ad occupare ovvero agevolare l’eventuale occupazione dei terreni e ciò in nome e per conto del signor Luca Abbà; nonostante ciò di fatto le forze dell’ordine hanno permesso la recinzione dei terreni privati in assenza di valido titolo, estendendo l’area militarmente presidiata senza che nessuno sappia o possa sapere quali saranno i suoi nuovi confini”. Lo scrive il legal team dei No Tav in un comunicato sugli espropri e l’occupazione delle terre a Clarea.
13.05 – Poco fa i medici del Cto di Torino hanno diffuso un nuovo referto sulle condizioni di Luca Abbà: “il paziente risponde bene alle terapie che restano intensive per supportare le funzioni vitali – ha detto il direttore del Dipartimento di emergenza del Cto, Maurizio Berardino – ”Le ustioni sono stabili, non sono stati riscontrati nè edemi nè gonfiori agli arti e questo è confortante”. “La dialisi potrebbe rendersi necessaria per aiutare il paziente a smaltire le tossine generate dalla folgorazione”. Berardino ha confermato che il ragazzo continua ad essere sedato.
13.00 – La Polizia sta aumentando la pressione sugli attivisti sdraiati sulla carreggiata e sembrerebbe intenzionata a caricare i No Tav per rimuovere il blocco. Un attivista continua a suonare un violino e gli altri battono ritmicamente le mani.
12.45 – Ancora fronteggiamenti vicino a Chianocco. Il blocco e la barricata eretta ieri mattina intorno alle 11 è stata rimossa da una ruspa e dopo l’intervento dei celerini con manganellate e idranti, ma molti degli attivisti ora stanno bloccando parzialmente lo svincolo per l’A32. Gli attivisti fanno resistenza passiva e gridano ai celerini che sono a pochi centimetri dalle loro facce “oggi straordinari non pagari, oggi mangiate fumo con noi”.
12.35 – Ieri una manifestazione di solidarietà col movimento No Tav italiano si è tenuta anche a Barcellona. Nel tardo pomeriggio di ieri una cinquantina di persone – italiani e catalani – ha dapprima manifestato davanti al consolato italiano e ha poi sfilato in corteo fino alla Rambla de Canaletes, nel centro storico della città.
12.30 – Mentre una parte dei manifestanti del presidio di Chianocco si stanno spostando verso Bussoleno altri stanno facendo resistenza al vicino svincolo sulla A32, alcuni si sono sdraiati a terra sulla carreggiata tentando di rallentare la circolazione stradale
12.20 – A Chianocco i poliziotti hanno utilizzato gli idranti contro i manifestanti ed hanno rimosso la barricata utilizzando una ruspa. I No Tav hanno provato a resistere urlando ‘Luca, Luca’ e ‘Assassini,assassini’ a mani alzate ma a causa della sproporzione delle forze e della violenza degli agenti, i manifestanti hanno deciso di sciogliere il presidio e di ricompattarsi a Bussoleno. I manifestanti si stanno ora spostando verso il centro abitato al grido di ‘La Valsusa paura non ne ha’.
12.00 – Al blocco a Chianocco alcune decine di No Tav sono stati accerchiati poco fa da centinaia di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa che sono arrivati improvvisamente da tutte le direzioni, almeno una trentina i blindati segnalati. Dopo alcuni minuti di fronteggiamento è iniziata una pesante carica, come questa notte al blocco più a nord, anche con l’uso di idranti e gas lacrimogeni CS.
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