Nuova aggressione fascista a Roma, e questa volta in pieno giorno.
Una decina di estremisti di destra provenienti dal locale Circolo Futurista – struttura assorbita alcuni anni fa all’interno del circuito di Casa Pound – intorno alle 14.30 di oggi hanno aggredito due attivisti di sinistra che erano sull’ingresso della sede dei Magazzini Popolari in via Baldassarre Orero, nel Quartiere di Casalbertone.
I neofascisti erano armati di caschi e mazze, evidentemente preparati ad un’aggressione premeditata e nonostante l’arrivo immediato sul posto di alcuni Carabinieri avrebbero tentato di fare irruzione nei locali della sede sociale senza però riuscirci. I due ragazzi di sinistra, che hanno impedito loro l’ingresso, sono stati ripetutamente colpiti, uno ha preso anche un forte colpo in testa inferto con un casco ed è stato poi medicato in ospedale per un versamento di sangue in un occhio ed escoriazioni varie.
Dopo l’aggressione gli estremisti di destra hanno stazionato per un po’ davanti all’ingresso dei Magazzini Popolari nonostante l’aumentata presenza di elementi delle forze dell’ordine che li hanno poi lasciati allontanare indisturbati e che anzi hanno chiesto i documenti ai due aggrediti, suggerendo loro di sporgere denuncia in Commissariato nonostante i militari avessero assistito senza intervenire all’aggressione. Questo il racconto di Simone, uno dei due aggrediti: «Due militari in borghese, che si trovavano in un’auto dei carabinieri, non sono intervenuti per fermarli. Si sono limitati a dire ‘smettetela che non siamo negli anni ’70». «Ci siamo difesi come potevavo – ha aggiunto – per fortuna due signore ci hanno avvertiti che stavano arrivando con caschi e bastoni, cosí abbiamo avuto il tempo di uscire in strada. È durato in tutto tre o quattro minuti, la gente inveiva dai palazzi contro i carabinieri e contro di loro, minacciando di lanciare giú i vasi. Massimo é andato in ospedale a farsi medicare alla testa». Simone ha poi aggiunto: «Non sporgiamo denuncia perchè i carabinieri erano presenti»
A Casal Bertone hanno subito iniziato a confluire numerosi antifascisti ed un’assemblea-conferenza stampa è stata convocata d’emergenza per oggi pomeriggio a partire dalle 18.
Gli aderenti al Circolo Futurista non sono nuovi ad aggressioni squadristiche nei confronti degli attivisti e delle sedi di sinistra attive nel popolare quartiere del quadrante est della capitale, e più volte si sono accaniti anche con gli studenti fuorisede o con giovani passanti rei di indossare capi di abbigliamento non graditi ai ragazzotti di Iannone.
Che come sempre avviene quando realizzano qualche aggressione hanno immediatamente diramato un comunicato in cui denunciano che questa mattina la madre di uno dei militanti del Circolo Futurista sarebbe stata aggredita da elementi provenienti dalla sede di sinistra in una strada del quartiere. Casa Pound ha indetto quindi per oggi alle 19 un presidio davanti alla sede del Circolo Futurista. Una versione dei fatti ad hoc che permetterà a Repubblica e Corriere di parlare domani di ‘rissa’ o di ‘scontri tra opposti estremismi’.
La tensione nel quartiere rimane molto alta. Nuovi scontri
Poco dopo le 17 il presidio antifascista davanti alle sede sociale si è trasformato in un corteo spontaneo che ha sfilato per alcune strade del quartiere. Quando il corteo si è avvicinato a Via degli Orti di Malabarba, dove si trova la sede neofascista, i manifestanti sono stati presi di mira con sassi, sanpietrini, fumogeni e bombe carta, lanciati da un gran numero di estremisti di destra – una cinquantina – che evidentemente avevano preparato in anticipo la trappola agli antifascisti.
Nonostante fossero presenti in forze, neanche questa volta Carabinieri e Polizia sono intervenuti per impedire l’aggressione o almeno per dividere i membri di Casa Pound dagli antifascisti. I due gruppi si sono scontrati per alcuni istanti, prima che i fascisti rientrassero nella loro sede. Nel frattempo improvvisamente da un blindato delle forze dell’ordine sono stati sparati due candelotti lacrimogeni verso Via Baldissera, dove oltre ad alcuni attivisti di sinistra c’erano numerosi abitanti del quartiere che assistevano agli scontri in atto. Poi improvvisamente è partita una carica da parte della Polizia nei confronti degli antifascisti, di spalle, sua via Baldassarre Orero.
Anche in questo caso i ‘fascisti del terzo millennio’ hanno diffuso una nota delirante che riporta una versione opposta dei fatti, naturalmente ripresa dalle agenzie di stampa. La nota recita così: «Trecento militanti di estrema sinistra, armati di mazze, caschi e bastoni, stanno in questi minuti assaltando, anche a colpi di bombe carta, il Circolo Futurista Casal Bertone a Roma, struttura occupata di CasaPound Italia, che proprio oggi festeggia i cinque anni di vita».
Continua il presidio
Intorno alle 18.30 è iniziata davanti ai locali dei Magazzini Popolari di Casalbertone l’assemblea conferenza stampa durante la quale gli aggrediti hanno raccontato quanto è accaduto oggi. Gli antifascisti hanno annunciato che rimarranno in presidio nel quartiere fino a tarda sera e hanno denunciato il carattere premeditato dell’aggressione davanti alla sede e poi della trappola tesa ai manifestanti durante il corteo spontaneo che ne è seguito, oltre alla complicità oggettiva con gli squadristi di Casa Pound da parte delle cosiddette forze dell’ordine.
«Invitiamo la Roma democratica e antifascista a riempire questa strada, a venire davanti ai magazzini popolari di Casal Bertone». È l’appello dei militanti antifascisti radunati in via Orero davanti ai Mgazzini Popolari. «Erano in 10 con caschi e bastoni – afferma uno degli intervenuti all’assemblea – e non c’è stata nessuna aggressione alla madre di uno di Casapound. Non è vero nulla, é una scusa. Hanno assaltato senza motivo due ragazzi davanti alla ai carabinieri che non sono intervenuti». Sono circa centocinquanta le persone che stanno partecipando all’assemblea-conferenza stampa, ci sono anche alcuni abitanti del quartiere. La strada è presidiata dalle forze dell’ordine come anche la vicina sede di Casapound. L’area é controllata dall’alto da un elicottero.
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