Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera ed ex segretario nazionale di Rifondazione comunista, poi vicino a Nichi Vendola e a SEL, è stato contestato da alcuni studenti di sinistra del liceo Socrate durante un incontro promosso dalla dirigenza dell’istituto questa mattina.
Gli studenti hanno mostrato un articolo pubblicato oggi dal quotidiano La Repubblica in cui si parla della partecipazione di Bertinotti, in qualità di attore, ad uno spettacolo teatrale prodotto dalla Fondazione Alda Fendi.
Dopo esser stato contestato ai tempi in cui era un sindacalista della Cgil e poi durante la sua rovinosa carriera politica, Bertinotti non sembra riscuotere particolari successi neanche come attore… Di seguito una cronaca della sfortunata performance dell’ex presidente della Camera.
STUDENTI CONTRO BERTINOTTI
Fonte: www.occhioche.it
Fausto Bertinotti contestato dagli studenti di sinistra, nel liceo Socrate. Accusato di aver “svenduto la falce e il martello in cambio della notorietà”. E’ accaduto stamattina, al liceo Socrate, dove era in programma un incontro sul “conflitto sociale in Italia negli ultimi 30 anni”.
Ospiti, Bertinotti e l’ex segretario della Cisl, Savino Pezzotta. Malumore palpabilissimo, soprattutto tra i ragazzi del collettivo “Senza Tregua”, entrati provocatoriamente in aula mostrando un articolo de “La Repubblica”, dal titolo “dalla falce e martello all’alta moda, Bertinotti recita Eliot per Alda Fendi”. “La presenza di Bertinotti non è oppurtuna in una assemblea che ha per tema il conflitto sociale, vista la differenza tra il suo dire ed il suo fare ai tempi del governo Prodi”, diceva A.Z., dell’ultimo anno. Sono stati proprio i ragazzi di Senza Tregua a rivolgergli una domanda, piuttosto articolata: “Lei ritiene che la coerenza abbia un valore in politica? Si può dire di essere contro la guerra e votare le missioni militari in Afghanistan? Di essere contro la precarietà e votare ogni misura di legge che vada nella direzione opposta? Di essere per la scuola pubblica e votare i finanziamenti alle private, pur di restare al governo?”, ha chiesto il 19enne Lorenzo Lang.
Immediata la risposta dell’ex presidente della Camera: “La coerenza è il primo principio della mia vita politica: con Rifondazione sono stati fatti alcuni errori alla ricerca di un compromesso ma non siamo mai stati coinvolti in gravi scandali come altre forze politiche”. Quanto alla cosiddetta “leggenda del cachemire”, Bertinotti ha detto: “E’ nata in Parlamento per screditare Rifondazione ed è figlia della cultura borghese di alcune testate giornalistiche, tra cui Repubblica, che non tollerano la presenza di operai ben vestiti. La vita agiata non è incompatibile con la militanza politica a sinistra se questa viene conquistata con le proprie forze. Non ho mai avuto problemi in consiglio di fabbrica per il mio cachemire”. Una risposta che non ha convinto lo studente Lang, rappresentante alla consulta provinciale: “E’ un incoerente: oggi tante belle parole, ma ha tradito le speranze dei lavoratori e dei giovani e ha distrutto la sinistra. Ha svenduto la falce e il martello in cambio della notorietà e di un maglioncino di Fendi”.
Ancora più dettagliata la cronaca di Agenzia Parlamentare:
All’assemblea che si è tenuta oggi al Socrate organizzata da professori e preside sul tema del “conflitto sociale in Italia”, gli studenti di Senza Tregua hanno duramente contestato l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti e il deputato ex cisl Pezzotta. All’ingresso dell’Aula Magna della scuola gli studenti di Senza Tregua, hanno accolto Bertinotti con i ritagli di giornale dell’articolo di repubblica sulla sua partecipazione ad uno spettacolo prodotto dalla Fendi. Terminati gli interventi degli ospiti gli studenti hanno duramente contestato l’ex Presidente della Camera. Lorenzo Lang, consigliere di presidenza della consulta legge una lettera di Rodari, in cui lo scrittore diceva di saltare due pasti a settimana per lo stipendio dato come direttore del giornale comunista di Varese e aggiunge: «Lei ritiene che queste parole si addicano alla Sua condizione, alla modalità e allo stile con cui ha svolto in questi anni il suo ruolo di deputato?» e ancora: “parlando del valore della coerenza chiede a Bertinotti come si faccia a “dire di essere contro la precarietà e aver votato ogni misura di legge che vada nella direzione opposta, come avete fatto con il secondo governo Prodi e così con la scuola pubblica votando i fondi alle private e contro la guerra votando le missioni all’estero». Non attende neanche la risposta Lorenzo sostenendo: « Adesso Lei è libero di dire quello che vuole ma negli anni precedenti, quando si trattava di scegliere se salvare la propria condizione o essere coerenti ha già risposto a questa domanda». L’intervento è applaudito da tutti gli studenti in sala. Poi è la volta di una ragazza che chiede conto a Bertinotti del sostegno dato a Marchionne giudicato nel 2006 un “borghese buono”.
L’impressione è che al Liceo Socrate, la preside ed i professori abbiano invitato a parlare di conflitto sociale due delle persone che a vario titolo sono responsabili dell’annichilimento del conflitto sociale in Italia. Bene hanno fatto i nostri studenti interni alla scuola a contestare duramente i due ospiti, specialmente l’ex presidente della Camera e segretario di Rifondazione Comunista. Bertinotti è responsabile della distruzione della presenza dei comunisti in Italia, l’emblema del fallimento di una classe dirigente che ha guardato più alla bella vita che alla rappresentanza degli interessi di chi a parole diceva di voler rappresentare. Questo noi non lo perdoniamo e a Bertinotti lo abbiamo detto chiaramente oggi. Non si può dire di essere comunisti e votare leggi a favore della precarietà, per le missioni all’estero, contro la scuola pubblica. Di questa gente non sappiamo cosa farcene. Bertinotti è un incoerente, ha tradito chi lo ha votato.
Lo si legge in una nota del Liceo Socrate di Roma.
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