Secondo il questore di Ravenna, Giuseppe Racca, è solo una questione di tempi: l’associazione “Ravenna Punto a Capo” che voleva manifestare a favore della Costituzione, ha presentato richiesta solo il 10 maggio. Troppo tardi per il responsabile dell’ordine pubblico che ha negato il permesso di svolgere il sit-in dalle 21 alle 23, in piazza del Popolo, Piazza Baracca, via Cavour, piazza Andrea Costa, via IV Novembre, “perché tal area, in tal giorno e in tale orario è interessata da altra manifestazione precedentemente preavvisata”. “Il sit-in –garantisce il questore- potrà tenersi nella giornata e nel luogo richiesti solo nella mattinata, entro e non oltre le ore 12”.
Il no della questura è stato notificato all’associazione ravennate in riferimento agli articoli 18 e seguenti del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 e agli articoli 20 e seguenti del relativo regolamento di esecuzione (r.d. 6 maggio 1940, n. 635). Il diniego è da ricondurre alla volontà di “adottare misure idonee a prevenire eventuali comportamenti illeciti e conseguenze dannose e problematiche, sotto i profili dell’ordine e della sicurezza pubblici”. Si teme insomma che dalla compresenza in piazza dei due gruppi di manifestanti possano insorgere tafferugli. I rapporti tra l’associazione “Ravenna Punto a Capo” e la Questura sono piuttosto tesi da quando ci sono state le manifestazioni dei magrebini residenti a Ravenna per la morte del ventiseienne tunisino Hamdy Ben Hassen, inseguito e ucciso la notte di Pasqua da una pattuglia di carabinieri. Sulla vicenda, l’associazione “Ravenna punto a capo” ha tenuto una linea chiara, non certo vicina alla Questura: “A seguito dell’uccisione di Hamdy –si legge nel sito dell’associazione- e della richiesta di Forza Nuova di manifestare in quel periodo, una quindicina di ragazzi vennero messi in stato di fermo in questura per aver camminato in centro storico da Piazza Baracca a Piazza del Popolo. In questi giorni, quei ragazzi che hanno urlato ciò che pensano stanno ricevendo provvedimenti assurdi, come l’avviso orale e il foglio di via”.
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