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Roma: niente partigiana al Righi. La Preside fa marcia indietro

“L’incidente è chiuso. Abbiamo parlato con la dirigente scolastica del Liceo Scientifico Righì, professoressa Monica Galloni, che si è mostrata molto disponibile, ha assicurato l’organizzazione in tempi brevi di un appuntamento con la partigiana Giovanna Marturano e si è detta motivata ad avere un incontro costruttivo con l’Anpi anche per accogliere nostre proposte per il POF sul percorso della memoria per il prossimo anno”. Ne dà notizia, in una nota, l’Anpi di Roma. “Siamo soddisfatti. Incontreremo la preside nei prossimi giorni per fissare assieme l’appuntamento con la Marturano e per programmare un ciclo di incontri con testimoni e storici nel prossimo anno scolastico sui temi della Resistenza, delle deportazioni e della Costituzione repubblicana”.

Il Consiglio d’istituto del liceo Righi aveva detto di no alla preventivata assemblea con Giovanna Marturano, centenaria e battagliera partigiana, oltre che presidente onoraria dell’Anpi della Capitale. L’assemblea con gli studenti sulla Resistenza era fissata per ieri mattina. Ma alla vigilia il Consiglio d’istituto aveva deciso (con 5 sì e 4 no, compreso quello della preside, e 4 astenuti) che non si doveva fare. Per «il timore di contestazioni da parte di frange dell’estrema destra». Secondo l’Anpi la decisione è stata adottata sull’onda di quanto successo alcuni giorni fa in un altro liceo romano, l’Avogadro, dove il partigiano Mario Bottazzi è stato interrotto, dileggiato e contestato da tre fascistelli che pretendevano che al dibattito partecipasse anche un reduce della filonazista Repubblica di Salò. 
Ma allora – ribatte l’associazione partigiana – «le scuole romane dovrebbero piegarsi alle minacce e non dovrebbero più organizzare incontri con i testimoni della Resistenza, della deportazione o della Shoah. Il lavoro didattico sulla Memoria verrebbe privato di un momento importantissimo». 

L’Assemblea d’Istituto si è comunque svolta, fanno sapere gli studenti, seppure nella versione censurata. Si è comunque parlato di antifascismo e Resistenza, con l’aiuto di alcuni insegnanti, e si è proiettato il film ‘Roma Città Aperta’. Ma mancava la testimonianza vivida e diretta di una protagonista in carne e ossa di quella lotta e di quell’epopea. Sarebbe il caso che gli studenti e i docenti, con o senza il consenso del Consiglio d’Istituto, tengano al più presto possibile l’assemblea con la partigiana e smettano di subire passivamente i ricatti e le minacce dei fascisti. Del terzo millennio, ma pur sempre fascisti. Se si ha paura che le contestazioni possano rovinare l’assemblea si adottino le misure adatte a garantirne il regolare e tranquillo svolgimento. Altrimenti i timori del Consiglio d’Istituto del Righi sembrano più che altro un alibi per non svolgere affatto l’assemblea. E da come la raccontano gli stessi studenti del Righi sembra proprio questa seconda interpretazione quella più veritiera: “La delirante seduta del Consiglio è subito sfociata in un duro faccia a faccia conclusosi con la votazione. La dirigente ha sostenuto che avessimo invitato un ospite importante solo per farci notare, e che un assemblea del genere poteva avere luogo solo dopo un percorso culturale appropriato”.

«La decisione del consiglio d’istituto del liceo scientifico Righi – denuncia l’Anpi – di annullare l’assemblea degli studenti prevista oggi con la partecipazione della partigiana Giovanna Marturano, che ha compiuto cento anni lo scorso 27 marzo, protagonista della Resistenza, medaglia di bronzo al valor militare e presidente onorario dell’Anpi di Roma, è un segnale molto brutto per la nostra città, che già vive una fase molto preoccupante di rigurgito del neofascismo e dell’antisemitismo. Ma è anche un atto offensivo verso chi – aggiunge – ha combattuto per la libertà e per la democrazia in Italia».

E, per la cronaca, gli studenti non avevano “invitato un ospite importante tanto per farsi notare”. Ma per spiegare agli studenti cos’è stata la Resistenza al fascismo e al nazismo, dopo che alcuni di loro erano stati aggrediti lo scorso 9 marzo all’ingresso di scuola mentre volantinavano, da parte degli squadristi di ControTempo.

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