Sono 3 le fabbriche crollate sabato scorso, la Ceramica Sant´Agostino nell´omonimo paese, la Ursa di Bondeno e la Tecopress di Dosso. I costruttori, i progettisti, i direttori del lavori.. i collaudatori dovranno spiegare come mai edifici costruiti negli ultimi decenni sono crollati come cartapesta alle prime scosse.
Dal 2003 la zona è stata dichiarata a medio rischio sismico ma, visto che l’Emilia Romagna va fiera della propria storia, nel 1570 ci fu un terremoto molto famoso a Ferrara, in seguito al quale uno studioso napoletano fece il primo disegno di una casa antisismica.
Per ora sono 22 gli esperti indagati per omicidio colposo, relativo alle modalità di costruzione “non intelligente” come ha dichiarato Marioni, presidente dell’associazione ingegneria sismica italiana per il quale “c’è stata un’esasperata tendenza al risparmio, in una regione con rischio sismico”.
L’altra accusa è di omicidio colposo dal punto di vista infortunistico, per non aver rispettato le norme minime di sicurezza sul lavoro, cosa che ancora una volta in materia di norme di tutela del lavoro che non vengono rispettate, ha causato questa volta la morte di 4 lavoratori.
Ancora una volta assistiamo al triste spettacolo di chi che mette in pericolo la vita umana per risparmiare sui costi di costruzione e di messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.
Nel frattempo, la regione Emilia Romagna ha aperto un conto corrente per coordinare gli aiuti ai terremotati, e da martedì la corsa a chi da di più e meglio: dai partiti alle banche, dai centri sociali alle istituzioni, la catena della solidarietà sta crescendo a dismisura, in un pulviscolo di piccole e grandi iniziative spontanee. Il Pd regionale ha gia raccolto 30mila euro per conto suo, il Movimento 5 stelle similmente è arrivato a quota 10 mila euro. Il Pdl invece, per essere “alternativo”, invia coperte lenzuola e altro materiale direttamente ai terremotati. Ci sono poi i conti aperti dalla Croce Rossa e quelli dell’ Arcidiocesi, della Caritas e delle singole parrocchie, senza contare i conti comunali. La protezione Civile vorrebbe che tutti questi soldi fossero incanalati su di essa per gestire al meglio l’emergenza, ma intanto gli sfollati crescono in numero, e i Vigili del Fuoco fanno gli straordinari per puntellare le case e le torri storiche. Una marea di iniziative che si moltiplicano nel territorio: da oggi parte la raccolta fondi di Coop Adriatica, Conad e Mercatone uno. Alla lista dei benefattori non mancano poi gli albergatori la Confartigianato e le banche: il credito cooperativo avvia la raccolta fondi per le imprese, il Banco popolare crea un plafond di 40 milioni e sospende le rate dei mutui.. insomma tutti in concerto per assistere e ricostruire, una grande occasione per tutta l’economia emiliana. Speriamo che la prossima volta però le costruzioni vengano eseguite con responsabilità e non “con la sabbia” secondo la logica del risparmio!
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