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Vittoria dei pompieri, il Governo dimezza la parata

Alla fine le proteste di centinaia di migliaia di cittadini e in particolare quelle dei Vigili del Fuoco hanno costretto il governo Monti a dimezzare la parata militare che si svolgerà a Roma sabato due giugno.
Pur senza annullare la sfilata militarista, come chiedevano cittadini, alcune forze politiche e il sindacato di base USB, il Ministro della Difesa ha deciso di non far sfilare i mezzi militari e i cavalli, e di tenere a terra le costosissime ‘Frecce tricolori’. Ma soprattutto, di non distogliere i Vigili del Fuoco dalle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dai terremoti del 20 e del 29 maggio. I pompieri aderenti al sindacato di base che ieri avevano denunciato l’assurdità della parata e in particolare della sottrazione dei già pochi effettivi in servizio ai loro compiti, oggi si dicono soddisfatti della decisione dell’esecutivo ma denunciano che non basta, e che adesso è ora che chi di dovere annulli i tagli già apportati agli organici e ai finanziamenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Di seguito il comunicato:


L’USB P.I. Vigili del Fuoco esprime forte apprezzamento per la decisione assunta dal ministro dell’Interno di non far sfilare i lavoratori del Corpo nazionale alla parata del 2 giugno prossimo.
Tale decisione raccoglie la richiesta avanzata ieri dalla USB VV.F., che aveva lanciato l’appello a non impegnare nella sfilata operatori che invece avrebbero potuto prestare soccorso ai terremotati dell’Emilia Romagna. Il ritiro dei Vigili del Fuoco dalla parata restituisce inoltre dignità ai lavoratori, riconoscendo la loro professionalità e la loro funzione, che per USB VV.F. non è quella di  marciare come marionette.
L’USB VV.F., ribadendo la natura sociale di un organismo da sempre vicino alle necessità della  popolazione, sottolinea l’urgente necessità di rafforzare le capacità operative dei Vigili del Fuoco, dimostrando in questo modo quella considerazione che, da parte della politica, purtroppo viene manifestata soltanto a parole.
Dal 2008 ad oggi i governi hanno infatti operato soltanto tagli ai Vigili del Fuoco, privandoli del 32% delle risorse, lasciandoli con il contratto non rinnovato da quattro anni. Ed ulteriori tagli si profilano all’orizzonte: il prossimo 5 giugno il ministro Cancellieri ha convocato i sindacati per illustrarne di nuovi.
A questi tagli l’USB VV.F. continuerà ad opporsi, e nell’incontro con il ministro ribadirà la sua proposta di rafforzare il Corpo Nazionale, mettendolo al centro di una Protezione Civile riformata sulla base delle necessità reali della popolazione.
In questa direzione l’USB VV.F. ha elaborato una proposta complessiva, che è stata raccolta in un Disegno di legge a breve all’esame del Parlamento.


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