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Democrazia e informazione… Con denaro pubblico

L’Emilia-Romagna è spesso l’avanguardia della politica italiana e lo è stata anche questa volta, quindi paghi e sei intervistato per farti pubblicità politica.

Il “Bubbone” è scoppiato grazie ad una denucia da parte dell’ ASER,il sindacato dei giornalisti emiliano romagnoli, che ha sollecitato l’Ordine ad aprire procedimenti contro quei cronisti che hanno spacciato per spazi informativi dibattiti politici che in realtà erano spot a pagamento.

Hanno pagato quasi tutti, Pdl, Lega, Udc, Sel e anche gli imperterriti “castigamatti anti-tv” del Movimento 5 stelle.

M5S che ammette il todos senza colpo ferire ,anzi, giustificandosi e dando la colpa al sistema corrotto ed infame che chiede soldi “pubblici”, perchè pagati dalla Regione.

Favia, Consigliere Regionale del M5S,spiega che altrimenti gli elettori non sarebbero informati delle iniziative del Movimento, quindi continuerà a pagare in linea con il vecchio motto gesuità del “Fine che giustifica i mezzi”, un pò come se per giustificare il proprio commercio i commercianti giustificassero il “Pizzo” della Mafia.

Tutto legale comunque in un regime “Democratico-televisivo” dove se aquisti il diritto di apparire sugli schermi hai più possibilità di far arrivare il tuo “operato” tra i cittadini,tutto in regola visto che né il fisco e nemmeno i sindaci revisori che si occupano di controllare le spese dei gruppi consiliari hanno avuto da ridire.

Sensi e Controsensi che hanno fatto infuriare il Predicatore del Web Grillo, Padre-Santone del Movimento, che inteviene dal sito nazionale inveendo contro Favia e Soci, che già in altre occasioni sono andati fuori dalle linee guida della Novella Bibbia Politica.

Solo il PD per il momento non è sul libro contabile di E-TV, emittente locale della curia Bolognese, e questo fà sorgere qualche dubbio, che abbia usufruito di uno sconto visto che l’emittente una volta era sua?

Prove tecniche di appiattimento politico al suono del mozartiano “cosi fan tutte” vanno in scena ,dunque,sul teatrino politico dell’Emilia Romagna.

Servizio Pubblico è una brutta parola anzi un pensiero sovversivo, meglio denominarlo d’ora in poi Servizio Privato finanziato dal Pubblico

Chi ha soldi pubblici fà politica sulle Tv chi non ne ha trovi altre strade.

Magari chissà è la volta buona che si torni tra la gente in carne e ossa?

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