Menu

Ca$$a Pound. Un voto utile a chi?

E’ forse venuto il momento di iniziare a fare qualche chiarezza sui cosiddetti movimenti della “nuova destra” che stanno crescendo in questo paese. Buon ultimo fenomeno, ma non solo, è rappresentato dalle vicende che riguardano i cosiddetti “cippini”, cioè i militanti di Casa Pound Italia (CPI) che dopo aver vissuto negli interstizi della destra “de panza e di governo” adesso si candida direttamente alle elezioni.
Si è passati dal “Nel dubbio mena”, come cantava Gianluca Iannone (leader e fondatore di Casa Pound Italia) con gli “ZetaZeroAlfa” (gruppo rock-identitario nel quale è cantante front-man), a “Nel dubbio mangia”, anzi “magna”.
Così appare, stante le ultime questioni che stanno interessando, da una parte la giunta comunale capeggiata da Alemanno (noto simpatizzante e vecchio militante della destra) e dall’altra i “ciovani” romani che alternano la nicciana “estetica del gesto” con ambizioni molto ma molto più materiali.

Un parziale elenco di alcuni passaggi, per quanto problematici e suscettibili di interpretazione, ci presentano un quadro che sottolinea questo “dubbio”.
Il 28 aprile 2008 c’erano anche i ragazzi di CasaPound, sotto il Campidoglio, a festeggiare la vittoria su Francesco Rutelli. E non c’è dubbio che l’appoggio ad Alemanno abbia portato i suoi dividendi. Come spiegare altrimenti che nell’ultimo bilancio il Comune abbia stanziato 11,8 milioni di euro per acquistare e sanare l’edificio di via Napoleone III, quartiere Esquilino, sede e cuore dell’associazione Casa Pound Italia?
I rapporti con Alemanno, sindaco “post-fascista”, nonostante i favori concessi, sono oscillati tra amore e odio senza limitare, negli anni della giunta di centrodestra, la crescita notevole dell’associazione CasaPound tra radio, riviste, un pub (il Cutty Sark recentemente riaperto e re-inauguarato) e “iniziative culturali”;

Nell’Aprile 2008, mentre Alemanno scalava il Campidoglio, i ciovani terzomillenaristi con un blitz (d stavolta, coadiuvati da un famoso studio di designer romano), decisero di occupare la stazione ferroviaria dietro allo Stadio Olimpico, abbandonata dai tempi di Italia ’90, per realizzarvi un locale “post-moderno”.
Concerti identitari, feste di tesseramento, raduni di “ragazzotti” da tutta Italia nell’area, abbastanza ampia, dell’ex-parcheggio. Con una notevole disponibilità di soldi, è iniziata così tutta un’altra storia, tra luci soffuse e jam session, in cui queste, cosiddette “teste rasate” si nascondono tra quelle giovanissime e ingelatinate dalla movida romana, attratte dalla “novità” dell’estate. E’ il caso di ricordare anche che l’area su cui si radunano sarebbe di proprietà del demanio e «la Rete ferroviaria italiana, (RFI) che ne è tenutaria, dichiara, per bocca dell’ufficio stampa di Trenitalia, che ha già più volto sporto denuncia sia contro l’occupazione della stazione Olimpico-Farnesina che contro quella dell’ex parcheggio».
La discoteca di Casa Pound in terreno demaniale” titolava un articolo sull’iniziativa di occupazione della stazione ferroviaria. Posto mai utilizzato fino al momento che:Un blitz di lusso nell’area dell’ex stazione Olimpico: dal covo fascio-rock nasce un locale all’aperto con piscina Quindici euro per il biglietto con consumazione e il biglietto exit per uscire.”
Tutto ciò, comunque, non impedisce a Casa Pound di dichiarare che:“Ci presentiamo agli elettori – spiega Iannone in una nota – forti di quello che abbiamo fatto in quasi dieci anni di attività sul territorio di Roma e dal 2008 in poi in tutta Italia, senza finanziamenti pubblici o occulti e basandoci solo sulle nostre forze: sulla capacità di sacrificio dei nostri militanti e sull’impegno quotidiano di centinaia di persone che credono ancora nella politica, e per questo sono disposte a impegnarsi senza sperare in vitalizi e posti di lavoro ‘facili’, ma anzi sapendo di mettere in gioco se stesse e affrontando il rischio di essere obiettivo di calunnie e diffamazioni”; – e continua nel dire – ”Abbiamo dimostrato in più occasioni – aggiunge il leader di Cpi – qual è il nostro modo di fare politica e di gestire la cosa pubblica.

C’è dell’altro.

Nell’ambito della manifestazione “Estate Romana”, è stato sottoposto all’ente comunale preposto alla progettazione degli eventi per la rassegna estiva della Capitale, il «Progetto per la sistemazione di arredi temporanei e servizio di eventi a uso sociale, culturale e sportivo in via dei Monti della Farnesina». Possiamo notare che, a dispetto di altri progetti di apertura di attività simili, nell’elenco della documentazione fatta pervenire al gabinetto del sindaco, compare anche un non meglio precisato “contratto di comodato area”… e nella Relazione tecnica si spiega che il progetto è presentato “con il Patrocinio del Comune”.
Il tempo, in questo caso è del tutto relativo. Il gabinetto del sindaco infatti l’ha ricevuta, insieme al resto delle carte, il 26 maggio, come attesta il timbro con il numero di protocollo, ma il municipio il 27 maggio.
Qui appare una “stranezza” dovuta al fatto che, la presentazione pare sia avvenuta quando il grosso dei lavori era già finito e il nuovo locale apriva “ufficialmente” le porte al pubblico per la serata di lancio. Singolare anche il riferimento all’Estate Romana, giacché il bando per la stagione 2011, in quella data, non era ancora stato deciso. E, ora che la graduatoria è stata pubblicata, l’associazione che gestisce ufficialmente Stazione Nord, non vi compare.  Un “dettaglio” di cui né il municipio né il gabinetto del sindaco sembrano aver tenuto conto. Pare dunque che tutto sia stato abbondantemente organizzato. A parte qualche dettaglio come…le pedane per le sedie a rotelle, che non arrivavano fino alla piscina; la richiesta di autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande presentata all’ultimo, e non un mese prima come prevedrebbe il regolamento, nel progetto presentato si specifica oltretutto: «Per l’attività di campi estivi ed eventi sociali».
Una domanda: la discoteca in quale delle due categorie rientra? Dettagli. Alcolici e analcolici scorrono lo stesso abbondanti, da settimane. Di pari passo con i soldi.
In quest’operazione l’ impulso viene un’associazione nata ad hoc che si chiama Idea 2011 e che fa da bandiera per questo nuovo business (apparentemente concordato all’ombra del Campidoglio), e aagli occupanti di Area 19 (centro sociale di destra “detto in sonno” e parcheggiato nell’ex zona parcheggio della stazione ferroviaria Olimpico-Farneto). In questo vero e proprio “business” entrano, anche se non esplicitamente, alcuni locali di Roma Nord, soprattutto nel quadrante di Ponte Milvio. Tra i quali – secondo Maria Grazia Gerina sull’Unità – anche il “Banana Repubblic”
Della neonata associazione “Idea 2011” fanno parte personaggi legati al mondo della politica (quella tanto “schifata” da cippini): da notare la presenza, tra gli altri, di un ex candidato municipale della Rosa Bianca di Baccini, che qualche anno fa era titolare di un Bingo vicino piazza Bologna, chiuso per mancanza di autorizzazioni, un romeno residente a Roma, e altri personaggi sempre legati al mondo della politica:

Continuiamo però scandagliare le attività economiche neofasciste

Nonostante l’enorme disagio che stanno vivendo migliaia di famiglie romane per il problema degli alloggi, tra sfratti, finite locazioni, svendita del patrimonio immobiliare pubblico da parte di enti pubblici (Enasarco, Inpdap, Inail, exIACP, case del Comune ecc., ecc.;), pare che qualcuno questo problema lo abbia già in fase di aggiustamento. Infatti sono venuti fuori immobili interamente o quasi, destinati ai simpatizzanti di CasaPound e al gruppo Popolo di Roma dello “Zelig” della destra romana Giuliano Castellino.

E’ il caso di via Valerio Giacomini 33, un edificio apparentemente anonimo in una delle stradine che immettono sull’Ardeatina, a un passo dal Santuario del Divino Amore. Qui, in un immobile originariamente destinato a ospitare un impianto sportivo polifunzionale, da circa due anni risiedono 37 famiglie. A «trattare» fu direttamente Giuliano Castellino, il leader del Popolo italiano. Nel garage il camper con l’insegna dell’organizzazione di Castellino, sulla cassetta della posta c’era il recapito dell’Associazione Casa Italia che non lasciano spazio ai dubbi. La costruzione è molto particolare. Piccole finestre con le inferriate affacciano su cortili spogli. Ma è tutto nuovo, tutto molto racchiuso e curato. Dalle scale si notano nel garage un Suv e una Smart, due diverse tipologie di auto che contrasterebbero non poco con l’indigenza vera o presunta delle famiglie residenti.

In base alla convenzione siglata il primo gennaio del 2009 con la Generaleappalti Srl, una società legata allo stesso costruttore che ha realizzato il Borgo del Poggio, lussuoso residence sull’Ardeatina, il Comune di Roma paga per via Giacomini un canone annuo di 805 mila euro. L’accordo iniziale prevedeva il pagamento per un ognuna delle 37 famiglie di 150 euro mensili. Ma dopo un anno l’obbligo è venuto meno. In compenso il servizio della sorveglianza è garantito dagli stessi occupanti in cambio di qualche migliaio di euro il mese.  Insomma ad abitare in questa specie di fortino ci si guadagna. Il contratto scadrà nel 2015 (http://www.fascinazione.info/2011/06/il-quotidiano-di-caltagirone-contro-le.html )

Altra fonte di finanziamento pare possa essere quella delle attività culturali, nelle quali il Comune di Roma è spesso promotore, sponsor e finanziatore.
Si sente odore di denaro anche nel bilancio di Roma del 2009, dove compare un finanziamento da due milioni di euro alla voce “Attività sportive e folklore” (nel mentre il governo taglia drasticamente il Fondo Unico per lo Spettacolo). Ne beneficiano una settantina di associazioni sconosciute, nella lista spicca il nome di CasaPound.

Ai nostri giorni Casa Pound prova però a “scansarsi” dall’odore nauseabondo che proviene dalla giunta regionale Polverini, alla cui elezione il sostegno da essi pervenuto ci risulta essere stato notevole (il portavoce-fondatore di Ca$$a Pound dichiarava, nella sua pagina Facebook il giorno Lunedì 25 gennaio 2010 alle ore 8.06: Regionali, Casa Pound: “appoggiamo Polverini, ci ascolti su programma… Casa Pound Italia per Renata Polverini presidente della Regione Lazio: è questa l’indicazione di voto che il movimento di Gianluca Iannone darà ai suoi iscritti di Roma e del Lazio.


Passata la festa (o meglio i festini), gabbato lo santo si dice. E ci si riprova un’altra volta. Dopo aver etichettato come “rubagalline, cialtroni falsi profeti ecc” i responsabili dello scandalo alla Regione Lazio – eletti però anche coi loro voti – l’ufficio stampa dei“terzomillenaristi”, con lo slogan “CasaPound Italia è l’unico voto utile”; ci fa sapere che:
Ci presentiamo agli elettori forti di quello che abbiamo fatto in quasi dieci anni di attività sul territorio di Roma e dal 2008 in poi in tutta Italia, senza finanziamenti pubblici o occulti e basandoci solo sulle nostre forze: sulla capacità di sacrificio dei nostri militanti … chiediamo ai cittadini del Lazio di non essere complici di questi ‘rubagalline’ né di quelli che li hanno preceduti: contro cialtronerie, volgarità, latrocini di ogni risma, contro i falsi nuovi profeti ostaggi delle lobby che dichiarano di voler combattere, CasaPound Italia è l’unico voto utile’’. fonte: ufficio stampa CasaPound Italia.

E’ proprio vero che l’appetito vien mangiando. Ne dovrebbe sapere qualcosa il “buon” terzomillenarista che ha appena aperto un ristorante, nel quartiere considerato “colonia asiatica” nel centro della città: Tra politica e affari. Esquilino, cacio pepe e CasaPound. Da capo a oste, l’altra vita…

Il “Movimentismo” di CP

Nonostante ciò è il caso di ammettere che i “ciovani terzomillenaristi”, godono di una buona intuizione oltre che di altrettanto buone coperture.

Nel loro “movimentismo” hanno occupato una palazzina in disuso dell’Enel, nel quartiere di Monte Sacro a Roma, per poi “barattarlo” (pena uno sgombero forzato) tramite una trattativa con il Comune di Roma. Il quale poche settimane dopo la “restituzione ” dello stabile, ha affidato un doppio casale nel parco della Marcigliana alla cooperativa “L’Isola delle Tartarughe”, l’onlus attraverso cui CasaPound riscuote i fondi del 5 per mille. Ma non è l’unico regalo di Gianni Alemanno ai “terzomillenaristi”.

Nei commenti che girano in internet, sopratutto nei blog della destra radicale, è presente una “certa” amarezza: leggiamo una notevole critica all’affarismo dimostrato da queste iniziative:
Ragazzi cosa potevate aspettarvi da Ca$$a Pound, dai concerti militanti alle serate in discoteca l’unico obiettivo è fare denari.. Espedito Minetti Oppure: R.O. scrive mercoledì 15 giugno 2011 20:53: Altro che O.S.A. occupazioni a scopo abitativo ora sono O.S.L occupazioni a scopo lucrativo, poco importa che in queste feste si spaccia la droga, si venda alcool ai minorenni, di politico o meta politico queste iniziative servono solo a finanziare i vizietti di qualcuno, al gioco dei cavalli.. Indovinate di chi parlo.. R. O. E via di questo passo.

Non è nostro interesse farci gli affari di altri, o fomentare un “gossip” che non ci appassiona minimamente. Ciò che ci interessa è la funzione che si vuole dare a tutto questo “movimentismo”.
In tal senso è utile sentire e leggere, dai diretti interessati, il loro punto di vista sfatando così, perché no, un “mito” che potrebbe portare fuori strada numerosi giovani completamente ignari (perché qualcuno gli ha negato la conoscenza reale dei fatti), delle strategie e delle “storie” che hanno contrassegnato, e caratterizzano, quanti oggi assumono un ruolo del tutto improprio di “mosche cocchiere”. Qui di seguito alcuni commenti reperibili in rete:

Anonimo ha scritto: giovedì 4 ottobre 2012 16:07:00

Leggo che Cpi finanziariamente si regge sulla propria forza, credo che la faccia tosta sia romana centrica. Lo sanno finanche gli ambulanti di Roma che il movimento di Iannone e foraggiato dalla Pdl, tutti tranne loro. Mi auguro che la loro presentazione alle elezioni avvenga così con dati alla mano costateremo la valenza dei bucanieri del terzo millennio. A. T.

Anonimo ha scritto: giovedì 4 ottobre 2012 23:35:00

Certo, ora ci si allontana, ma i soldini dalla Polverini – stessa casa madre di Fiorito – non facevano schifo no? È questione de coerenza, e la coerenza, purtroppo, l’è morta.

Rinaldi Otello ha scritto: mercoledì 15 giugno 2011 20:53:

Altro che O.S.A. occupazioni a scopo abitativo ora sono O. S.L occupazioni a scopo lucrativo, poco importa che in queste feste si spaccia la droga, si venda alcool ai minorenni, di politico o meta politico queste iniziative servono solo a finanziare i vizietti di qualcuno, al gioco dei cavalli.. Indovinate di chi parlo..

Conclusione. Un voto utile.? Ma …ci faccia il piacere!! Direbbe Totò!

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *