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Ingroia, la Diaz e la memoria corta

“Bravo Milan e forza Boateng! Le leggi sul razzismo ci sono, lo Stato deve applicarle”. E’ quanto Antonio Ingroia, candidato premier della lista di sinistra Rivoluzione Civile, ha scritto su Twitter a proposito della scelta del Milan di abbandonare l’amichevole con la Pro Patria, ieri pomeriggio, in segno di protesta contro i cori razzisti che offendevano il giocatore Kevin Prince Boateng. 
Stamattina l’ex magistrato, in un’intervista concessa al quotidiano La Repubblica, aveva detto di non avere ”Nessuna paura dello sbarramento, vedo molto entusiasmo intorno a me” e in ogni caso ”i sondaggi ci danno al 5 per cento ed esistiamo da appena una settimana”.
Inoltre Ingroia ha confermato di puntare e contare ancora sulla possibilità di dialogo sia con il Pd sia con Grillo. ”I nostri punti fermi – dice – sono l’alternativa al berlusconismo e al montismo. Non demonizziamo Grillo come antipolitica e non demonizziamo Bersani come partitocrazia. Vogliamo confrontarci sui contenuti”. A proposito del suo inserimento a caratteri cubitali nel simbolo della lista, che tante polemiche ha suscitato, l’ex magistrato si è giustificato affermando: ”io tenevo al nome ‘Rivoluzione civile’ ma gli esperti di immagine ci hanno spiegato che c’è troppo poco tempo, che serviva qualcosa di immediatamente riconoscibile” ma ”non ho alcuna intenzione di fare un partito personale”. 
Ma durante la giornata altre polemiche sono state scatenate dalla ripubblicazione, da parte di alcuni siti web, di una dichiarazione dell’ex magistrato che potrebbe renderlo inviso a una parte del suo possibile elettorato. A metà dicembre, quando si cominciava a preventivare la scelta di Ingroia come candidato di punta dell’aggregazione tra i partiti a sinistra del PD, sul suo profilo Facebook “Avvocati liberi” il legale catanese Goffredo D’Antona aveva ricordato quanto il magistrato aveva affermato nel luglio scorso, all’indomani della pur mite sentenza di condanna di alcuni dirigenti delle forze dell’ordine ritenuti responsabili di alcuni reati durante la repressione delle manifestazioni del 2001 contro il G8 di Genova. Durante un’intervista rilasciata ai microfoni del programma La Zanzara condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, e riportate da Il Fatto quotidiano del 9 luglio 2012, Ingroia aveva detto:
«La legge va applicata anche nei confronti degli uomini migliori ma la solidarietà dell’ex capo della polizia (Gianni De Gennaro, ndr) nei confronti degli agenti condannati è normale, comprensibile. Non la trovo inopportuna. Gli uomini condannati sono persone valide, alcuni li ho conosciuti anch’io». Affermazioni gravissime secondo D’Antona – che insieme ad altri avvocati etnei dell’Osservatorio dei diritti, è stato promotore proprio di una petizione online in cui si chiedeva al premier Mario Monti di sollevare De Gennaro dal ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – che commentava: «Quindi i casi sono due: o mi date del mafioso, o mi dite che a Genova per strada c’erano fascisti, che quindi si potevano picchiare». E poi ancora, rivolto ai sostenitori del magistrato: «Cari compagni, state facendo un errore gravissimo. Per la speranza di superare lo sbarramento elettorale vi state unendo con difensori dei macellai della Diaz».

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6 Commenti


  • Eugenio Tipaldi

    Io penso che a queste accuse debba rispondere Ingroia in persona.Vanno sentite sempre le due campane, altrimenti si va nel discredito gratuito.


  • barbara

    incredibile come le elezioni e la possibilità di avere poltrone spinga addirittura al cerchiobottismo ed a tollerare parole gravi come quelle di Ingroia.
    E questi sarebbero rivoluzionare. Condivido Angela McKeever e Giova Bertels


  • tremendi AT libero PUNTO it

    «La legge va applicata anche nei confronti degli uomini migliori ma la solidarietà dell’ex capo della polizia (Gianni De Gennaro, ndr) nei confronti degli agenti condannati è normale, comprensibile…. E FINO A QUI PASSI ….
    iNVECE: ….Gli uomini condannati sono persone valide, alcuni li ho conosciuti anch’io» SE FOSSE VERO QUANTO SCRITTO (ovvero quanto dichiarato da Ingroia) SAREBBE DI ESTREMA GRAVITA’. CONCORDO CHE DI QUESTO DEBBA RISPNDERE DIRETTAMENTE INGROIA.


  • tremendi

    «La legge va applicata anche nei confronti degli uomini migliori ma la solidarietà dell’ex capo della polizia (Gianni De Gennaro, ndr) nei confronti degli agenti condannati è normale, comprensibile…. E FINO A QUI PASSI ….
    iNVECE: ….Gli uomini condannati sono persone valide, alcuni li ho conosciuti anch’io» SE FOSSE VERO QUANTO SCRITTO (ovvero quanto dichiarato da Ingroia) SAREBBE DI ESTREMA GRAVITA’. CONCORDO CHE DI QUESTO DEBBA RISPNDERE DIRETTAMENTE INGROIA.


  • Alfredo

    In ogni caso Ingroia,ha fatto ingoiare la falce e martello a Ferrero e al bombarolo ex ministro Diliberto,responsabile qiest’ultimo nel governo D’Alema dei bombardamenti sulla ex Jugoslavia,e non solo. I comunisti veri,quelli che credono ancora nell’uguaglianza di un mondo senza sfruttatori sono avvertiti.


  • raffaele

    penso anche io che le spiegazioni vanno chieste ad ingroia , e inutile fare tutti questi inciuci … mi dispiacerebbe veramente se questi inciuci fossero veri , ho reputato e reputo ancora ingroia una persona onesta e giusta sia da magistrato che da politico

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