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Ingroia acchiappa l’ex grillino Favia, ma i suoi protestano

FAVIA SI CANDIDA IN EMILIA ROMAGNA CON “RIVOLUZIONE CIVILE”.

Alla fine ha rotto gli indugi, Giovanni Favia ex-grilllino consigliere regionale del M5S cacciato dal movimento ha accettato la candidatura proposta da Ingroia.
In un post su Facebook Favia spiega le ragioni della sua scelta “Ho riflettuto a lungo e ho deciso di accettare la proposta di candidatura offertami da Antonio Ingroia, persona che stimo ed ammiro per la sua eroica azione svolta all’interno della magistratura. Azione inquirente iniziata al fianco di Falcone e Borsellino, e su quella scia continuata fino agli intrecci criminali tra mafia, economia e politica.
Ho letto 10 punti costitutivi della Lista Rivoluzione Civile e li ho ritenuti in linea con le battaglie fino ad oggi svolte in nome e per conto del m5s.
Sotto il profilo politico mi è stata garantita massima indipendenza e nessun bisogno di tesserarmi a partiti o movimenti, cosa che non farò”.
Nel caso di elezione Favia ha fatto sapere che lascerà immediatamente la carica di consigliere regionale.
Ma anche se appena nata la Lista “Rivoluzione Civile” in Emilia Romagna già presenta spaccature.
Infatti con una lettera pubblica a nome di di Marco Trotta, Rudi Ghedini, Nino Pizzimenti, Sergio Caserta, Lorenzo Alberghini e Margherita Romanelli – tutti esponenti di ‘Cambiare si può’ – si chiede il rispetto delle decisioni democratiche prese nell’assemblea svoltasi lunedi scorso. Questo il messaggio dei firmatari:

“Egregio dottor Ingroia,
abbiamo aderito a vario titolo al percorso di “Cambiare ci può”, e stiamo partecipando alle assemblee di Bologna. Nell’ultima – il 7 gennaio – sono emerse due proposte votate a larga maggioranza. Ovvero:
* i candidati della circoscrizione Emilia-Romagna e in particolare i capilista siano votati dall’assemblea regionale di Rivoluzione Civile;
* tutti i candidati, al momento dell’accettazione della candidatura, si impegnino a garantire una relazione stabile con l’assemblea regionale e il territorio, e a versare parte del loro emolumento a garanti nominati dall’assemblea regionale.

Sempre in quella sede sono stati avanzati i nomi di Daniela Valdiserra e Laura Veronesi; sappiamo che analoghe assemblee nella regione hanno preso analoghe decisioni sui nomi da proporre.

Ora apprendiamo dal suo sito che non solo, nei giorni scorsi, ha proposto a Giovanni Favia una candidatura nella lista “Rivoluzione Civile”, ma che aspetta solo una sua risposta per ufficializzarla. Ci sembra una grave forzatura nel percorso, una lesione del principio di alternanza di genere e dell’apertura alla società civile nonché delle regole democratiche e del tanto sbandierato concetto di partecipazione. La ristrettezza dei tempi non ci sembra una motivazione sufficiente, e questa sua iniziativa ha già mandato in stallo la possibilità di svolgere un’assemblea regionale coerente con quanto si è votato a Bologna.
Chiediamo una sua risposta nel merito delle questioni sollevate”.

Bella gatta da pelare per la nascitura lista…

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2 Commenti


  • mogol_gr

    Non proprio Obama.


  • Franco

    Questa rivoluzione civile, ogni giorno che passa, diventa sempre meno credibile. L’inseguimento dei voti grillini è molto fastidioso ma c’è di peggio. Infatti mi chiedo, ammesso che la lista ottenga dei deputati, quale armata Brancaleone sarà il suo gruppo parlamentare. Appunto grillini in resa, magistrati di vario orientamento, Diliberto che vuole rifare il PCI per sostenere il PD e Rifondazione che non ne vuole sapere di trattare con il PD. Poi quelli del cancelletto che non vogliono il PRC nè il PDCI né i verdi e qualche arancione sballottato in qui e in la. Insomma, un bel esempio di coesione politica. Ne nascerà solo un casino.

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