Menu

Orsi cercò di far cambiare i giudici inquirenti?

Come funziona il potere “vero”? Si può capire molto dalla vicenda Finmeccanica, che in qualche misura rovescia le illusioni “civili” sull’imparzialità della magistratura, ma in parte notevole – dialetticamente – le conferma.

In pratica, l’inchiesta avrebbe accertato che il presidente del gruppo, Giuseppe Orsi, “avvisato” di reato circa dieci mesi fa, si sarebbe “mosso” per cercare di influenzare il Consiglio superiore della magistratura che doveva occuparsi della nomina del procuratore capo di Busto Arsizio (i cui sostituti stavano conducendo l’inchiesta).
Il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, è stato costretto a negare che qualche componente del Csm sia stato coinvolto in qualche modo nella vicenda. “Alla luce delle informazioni acquisite in via d’urgenza dopo aver letto le agenzie di ieri e con riserva di riferire al comitato di presidenza nella riunione di oggi – ha detto Vietti aprendo di plenum del Csm – confermo quanto affermato col comunicato stampa di ieri: allo stato nessun consigliere e magistrato del Csm, e tanto meno il vicepresidente, risulta coinvolto nella vicenda della misura cautelare per Orsi”.

Orsi, è scritto nel mandato di catttura, si sarebbe interessato alla nomina del procuratore di Busto Arsizio, mettendo in moto alcuni magistrati in pensione che erano stati assunti da Finmeccanica. Di qui sarebbe partita una qualche “immoral suasion” mirata a persuaderre alcuni membri del Csm.
Secondo il Corriere della Sera, una delle utenze chiamate corrisponderebbe a quella di Vietti, che è stato quindi costretto a smentire.

Anche il presidente della Commissione per gli incarichi direttivi, Riccardo Fuzio, ha dovuto seguire lo stesso iter. “La pratica su Busto Arsizio è stata discussa con tempi e criteri ordinari e nessuno ha prospettato alcun tipo di interferenza né a me né ad altri componenti della commissione”. 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *