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Brescia, cresce l’opposizione al monumento fascista

La statua tanto cara al regime fascista e rimossa nel 1945 dopo diversi attacchi da parte della popolazione e dei partigiani potrebbe tornare in piazza “anche prima del 25 aprile”, come ha affermato lo stesso assessore che l’ha fortemente voluta restaurare e ricollocare, Mario Labolani (Fratelli d’Italia, prima An, prima Msi…).

Nascondendosi dietro ad un presunto “valore artistico” dell’opera, mai sostenuto da alcun  esperto di storia dell’arte che si rispetti, la giunta Comunale a un mese dalle elezioni amministrative decide di lasciare questo segno sulla città. Un segno politico ben definito, ma anche economico: si stima infatti che la spesa sarà di quasi 500mila euro.

Soldi che ci sono per questa inutile operazione nostalgica, ma che mancano per offrire i servizi ai cittadini. Per questo il comitato “cittadini come tutti”, che raggruppa diversi altri comitati e associazioni impegnati nel garantire assistenza alle persone diversamente abili, ha indetto per sabato 13 aprile un presidio proprio in piazza Vittoria alle 11.

Abbiamo contattato telefonicamente la portavoce del comitato, Gloria Gobetto, che insieme aGiulio Ghidotti, presidente dell’ di Brescia, ragionano con noi sull’ intulità di reiserire questa opera. Ascolta

A prendere parola anche la . Ai nostri microfoni Giovanna, della Rete. Ascolta

Infine ai nostri microfoni il Professor James Waltson, docente di relazioni internazionali all’università americana di Roma e autore questa settimana di un articolo sul suo blog sulla questione e ripreso dal settimanale “internazionale”. Ascolta

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