Il giudice oggi doveva decidere dell’ammissioni dei testi della difesa e si è pronunciato con una bella sfilza di non ammessi per quello che riguarda tutte le persone citate dai difensori notav per inquadrare storicamente e politicamente la lotta valsusina. Il giudice ha ritenute superflue anche le testimonianze degli appartenenti alle forze dell’ordine incaricati delle riprese filmate, così come di altri testimoni chiamati a deporre sulle caratteristiche tecniche dei lacrimogeni. Stessa sorte per i sanitari che hanno redatto certificazioni mediche, perchè quello che c’è agli atti è più che sufficiente.
Inoltre all’opposizione della difesa riguardo ad una perquisizione domiciliare svolta con diverse irregolarità, la corte ci ha illuminato spiegando che è il fine che conta non il mezzo…pertanto bocciata!
Aspettiamo le motivazioni della corte per comprendere meglio la lista ma possiamo già dire che sono stati ammessi diversi notav presenti alla Maddalena il 27 maggio e il 3 luglio tra i quali Giulietto Chiesa, Marco Revelli, Beppe Grillo, Giorgio Cremaschi e altri.
Tra i testimoni ammessi c’è anche il prefetto di Torino, Alberto Di Pace, il re delle ordinanze prefettizie a pioggia in questi anni in Clarea
E’ stato chiesto altresì di riportare il processo nella sua sede naturale, cioè il palazzo di gisutizia di Torino, ma se nelle passate udienze la procura si era dimostrata favorevole, oggi si è opposta senza motivare il perchè.
In apertura un’altro imputato notav ha rifiutato la difesa, aggiungendosi così ai tre notav precedenti.
La volontà della corte quindi percorre la strada della procura che intende processare i notav senza tenere conto del contesto generale nel quale sono avvenuti i fatti contestati. Dal canto suo la procura, nelal persona del PM Rinaudo, dimostra un atteggiamento alquanto particolare, non comunicando i testi a favore loro che presenteranno nella prossima udienza, non dando alla difesa la possibilità di prepararsi correttamente, a meno che, ci sembra di aver compreso, gli avvocati dei notav non si dimostrino più collaborativi.
…giustizia targata Torino insomma
Prossima udienza il 5 luglio in aula bunker in attesa di capire se si tornerà al palazzo di giustizia.
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