«Forza Nuova è un partito, se negassi il permesso a loro, dovrei negarlo a tutti». E’ con questa dichiarazione che il primo cittadino di Cantù, località in provincia di Como, ha giustificato la concessione dei permessi ai neofascisti di Roberto Fiore per riunire da venerdì, durante il cosiddetto Boreal Festival, una decina di organizzazioni naziste, xenofobe e ultranazionaliste provenienti da tutta l’Europa. Gli estremisti di destra sono approdati al ‘Campo solare’ di Cantù dopo un lungo girovagare per la Lombardia. Quando si era diffusa la notizia che avrebbero voluto organizzare la loro kermesse – a base di omofobia, razzismo e nazirock – a Milano o nei dintorni, associazioni partigiane e antifasciste si erano da subito mobilitate. Le polemiche e le denunce avevano convinto alcuni sindaci a negare i permessi a Forza Nuova, che però poi ha trovato tolleranza e ospitalità a pochi chilometri da Como. “Il primo compito e dovere di un sindaco è di applicare la Costituzione della nostra Repubblica”, ha detto il sindaco, appellandosi agli articoli 21 e 17, in difesa del “diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero” e del “diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi”. Dimenticando però le norme della stessa Costituzione che proibiscono la ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma…
A confermare la sede per il raduno, una struttura di proprietà comunale concessa in affitto dal sindaco eletto in una lista civica di centrosinistra, sono stanti gongolanti gli stessi neofascisti, che hanno denunciato ‘il linciaggio mediatico’ nei loro confronti . Da parte loro associazioni antifasciste e partiti di centrosinistra hanno annunciato per domani, giovedì, una contromanifestazione alle 18 davanti al monumero alla Resistenza. Ma mica a Cantù, bensì a Como, a parecchi chilometri di distanza. Sarebbe imbarazzante per il centrosinistra manifestare contro il centrosinistra… Il sindaco di Cantù Claudio Bizzozero, del resto, non solo ha concesso uno spazio pubblico agli estremisti di destra, ma ha anche assicurato che aprirà la kermesse di Forza Nuova con un saluto ‘istituzionale’. Sembra quasi onorato, il primo cittadino, che i militanti di organizzazioni neofasciste provenienti da tutta Europa abbiano scelto il suo comune per vomitare veleno contro gay, immigrati, marxisti e quant’altro.
Ma dal suo punto di vista la posizione di Bizzozero non fa una grinza. Forza Nuova è un partito politico legalmente riconosciuto; si presenta alle elezioni normalmente, e a volte elegge anche qualche rappresentante nelle istituzioni. Lo stesso Roberto Fiore ha occupato a lungo un seggio al Parlamento Europeo di Strasburgo, perchè mai il primo cittadino di Cantù dovrebbe operare una ‘disciminazione’ nei suoi confronti? La frecciata del sindaco di Cantù al PD è maliziosa ma pertinente: “Se il Pd ritiene che Forza Nuova sia un partito la cui esistenza deve essere vietata, non ha che da approvare una legge che ne vieti l’esistenza, cosa non difficile da fare per un partito che al momento è al governo del Paese”.
Il problema, è evidente, sta più a monte: si chiama agibilità politica e istituzionale per forze che si richiamano al fascismo, quando non addirittura al nazismo, e spesso di rendono responsabili di campagne violente, quando non di aggressioni a sfondo razzista. Quelli di Forza Nuova, a guardar bene i partecipanti al naziraduno di Cantù, non sono neanche tra i peggiori… Ci saranno anche i britannici del British National Party, gli spagnoli di Democracia Nacional, i croati dell’Hcsp, gli svedesi del Nordisk ungdom, i francesi di Renouveau Francaise, i polacchi del Mlodziez Wszechpolska, ungheresi, norvegesi e altri ancora.
L’anno scorso il ‘festival’ si è tenuto in Ungheria. Un giornalista del quotidiano britannico Sun riuscì a partecipare, in incognito, al naziraduno potendone documentare i contenuti: stand che vendevano magliette e gadget nazisti, libri negazionisti, concerti che inneggiavano alla purezza razziale. Per non parlare di un dirigente del British National Party che faceva il saluto nazista al grido di ‘Sieg heil’.
Quello di Cantù sarà il terzo evento di matrice neofascista in Lombardia organizzato nell’arco di pochi mesi, dopo quello di Aprile a Malnate e quello di giugno a Rogoredo, al quale parteciparono centinaia di teste rasate. Un record per niente invidiabile…
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