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Cancellieri pronta a lasciare? Voci dal palazzo

Lo dice da Strasburgo, in mezzo a una sequela di insulti rivolti a chi le chiede di dimettersi per la telefonata di “solidarietà” con cui Anna Maria Cancellieri – prefetto di carriera in pensione ed ex ministro, prima degli interni, ora della giustizia – si “metteva a disposizione della moglie di Ligresti, per quanto riguardava il “trattamento” riservato alla figlia, detenuta e improvvisamente colpita da anoressia.

“E’ falso e bugiardo chi sostiene che io sia intervenuta sulla magistratura. Non chiederei nulla che non fosse nel rispetto della legge. Non mi sono mai occupata di scarcerazione, è una falsità, non ho mai fatto nulla che non sia un mio preciso compito: non è mai successo che il Dap intervenisse per una scarcerazione. Chi dice questo è falso, bugiardo e ignorante”.

Ma in ogni caso, e nonostante la “blindatura” offertale sia da Enrico Letta che Napolitano, che da tutto il Pdl (strana cordata, non vi pare?), s’è detta disposta a farsi da parte – “se me lo chiedono” – purché il governo Letta vada avanti. “Posso anche fare un passo indietro se il Paese lo chiederà, a me interessa che il governo Letta vada avanti e continui perché è l’unica e giusta risposta ai bisogni del Paese. Ma io resterò nel governo solo se potrò farlo con piena dignità, non sarò mai un ministro dimezzato”

Domani è comunque attesa nei due rami del Parlamento per “riferire” sul caso che la riguarda. I Cinque stelle avrebbero preparato una mozione di sfiducia; il Pd (per tre quarti) vedrebbe con favore le dimissioni, anche per giocarsela meglio con la decadenza di Berlusconi. Alta politica, tutta “etica” e “senso di responsabilità”…

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