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Brescia. “Smascheriamo i fascisti dietro il forcone”

Spett.le Redazione,
negli ultimi giorni sono apparsi sugli organi di informazione bresciani articoli riguardanti la protesta iniziata lo scorso 9 dicembre a Brescia.  In diversi articoli, soprattutto negli ultimi giorni alla luce della spaccatura avvenuta in questo movimento sull’opportunità di manifestare a Roma il 18 dicembre, viene intervistato, talvolta anche in qualità di responsabile del coordinamento “9 dicembre”, Andrea Boscolo.
Quest’uomo non è un “semplice cittadino” come vorrebbe far credere. Andrea  Boscolo è il Responsabile provinciale di Casa Pound Brescia, la cui sede si trova in uno stabile di tre piani a San Vigilio, frazione di Concesio. La presenza di militanti fascisti, sia di Casa Pound che Forza Nuova, al presidio di Brescia è stata ampiamente documentata e rivendicata dai fascisti stessi, sebbene abbiano tentato di non farla apparire esplicita.

Ad esempio, Casa Pound si è presentata con lo striscione recante la scritta ALCUNI ITALIANI NON SI ARRENDONO, apparso in molti altri presidi nel resto d’Italia e che identifica l’appartenenza, sebbene senza simboli, alla formazione neofascista.(alleghiamo fotografia del presidio di Brescia)

Casa Pound Italia ha inoltre diramato ai propri iscritti la seguente comunicazione:
“Invitiamo i nostri iscritti, simpatizzanti, elettori e chiunque non si vergogni di definirsi ITALIANO a sostenere attivamente SENZA SIMBOLI ma solo con il TRICOLORE, le mobilitazioni di autotrasportatori, agricoltori e categorie produttive CHE INIZIERANNO IL 9 DICEMBRE.
Invitiamo a caldeggiare fra i vostri contatti, amici e familiari l’idea che questa mobilitazione va sostenuta anche se provoca momentanei disagi, anche se mancheranno momentaneamente alcuni generi alimentari o carburanti. Dobbiamo sostenere i produttori italiani e le categorie, ridotte in ginocchio e divorate da tasse folli che servono solo a pagare gli interessi di un debito truffa, da importazioni di merci e prodotti frutto di concorrenza sleale e schiavitù, da una classe politica corrotta, incapace e pronta a svendere l’Italia al miglior offerente.

Cogliamo quindi l’occasione per chiarire le nuove appartenenze politiche di questo movimento “9 dicembre”; si era dichiarato “lontano dai partiti”, ma in realtà è stato scientificamente egemonizzato dalla destra fascista bresciana, da partiti presenti alle scorse tornate elettorali sia amministrative (Forza Nuova) che politiche (Casa Pound).
Ci sembra doveroso mettere in luce questo aspetto, soprattutto perchè siamo a conoscenza di diverse persone che hanno creduto e voluto partecipare e solidarizzare con queste assemblee volanti, lontane da strumentalizzazioni di partito, e che invece si ritrovano oggi a partecipare ad una iniziativa teleguidate da un partito-movimento che a Brescia organizza nostalgicamente, senza il minimo ritegno, un “sabato fascista” che si pensava la Repubblica nata dalla Resistenza avesse cancellato per sempre.
Uomini e donne vittime della crisi che in buona fede hanno diffuso volantini nei quali si parla di rispetto della Costituzione. Queste persone si troverebbero ora rappresentate da un movimento che si ispira al ventennio fascista e rigetta una parte importante importante della nostra Carta, la dodicesima disposizione transitoria nella quale si “vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.

 

Importante quindi fare chiarezza, smascherare e secondo noi anche opporsi a questa opera di infiltrazione di organizzazioni che stanno tentando, attraverso  una mal riuscita operazione di “mimetismo”, di conseguire consensi che a Brescia, città della strage fascista impunita di Piazza della Loggia, non hanno mai avuto.

 

 

Alleghiamo anche un dossier che avevamo preparato ancor prima del 9 dicembre, di carattere nazionale, nel quale segnalavamo la pericolosità di infiltrazioni fasciste di questo tipo.
Come sempre, buon lavoro!
 

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