Per condivise esigenze comuni e con l’urgenza di mobilitarsi per un radicale rovesciamento di questa insostenibile situazione economica e sociale, un gruppo di compagni si è riunito, dal settembre 2013, per avviare un percorso di approfondimento sui temi proposti come costitutivi da Ross@ (movimento anticapitalista e libertario, a favore di un’unità delle forze antagoniste, in totale alternativa al centrosinistra). A partire da alcuni elementi di analisi della crisi sistemica del capitalismo l’interesse si è incentrato, in particolare, sull’UE e le sue politiche di austerità.
Sul versante politico si è colta la necessità di costruire un’opposizione da parte del mondo del lavoro a fronte del blocco reazionario, antisociale e antidemocratico che si sta costituendo in Europa. Progetto reazionario che trova la sua nascita nella crisi di sovrapproduzione alla fine degli anni Settanta e sua logica di dominio nella dittatura finanziaria in corso. La sua compiuta espressione è il comitato d’affari sovranazionale incarnato nella governance neoliberale europea e nei governi che l’appoggiano. Parte integrante di questo blocco è il sistema PD, che assicura la continuità delle politiche di austerità a livello nazionale, nell’ormai consunto ritornello “rigore e crescita”, formula che nasconde la piena accettazione del folle “pilota automatico” che ci sta portando verso l’abbassamento costante del reddito da lavoro, lo smantellamento del welfare, il ridimensionamento dei diritti sociali, l’innalzamento dell’età pensionabile, ecc. L’idea che all’attacco reazionario si possa rispondere con la riforma in senso sociale del neoliberismo, cercando un nuovo patto tra capitale e lavoro è una pia illusione, come illusoria ci appare una democratizzazione dell’UE. La fine della credibilità di ogni Riformismo ci pone oggi nell’ineludibile necessità di riscoprire la concretezza di un processo politico che abbia caratteri rivoluzionari e, nello specifico, ponga i temi della transizione e del socialismo nel XXI secolo.
Siamo convinti che se Ross@, dopo avere tracciato una linea di demarcazione netta (rottura con l’UE e con il PD), vuole diventare effettivamente un’area, occorra che questa sia consistente, che si muova attorno a nodi precisi con un orientamento e un’organizzazione. La molteplicità delle forze antagoniste fotografa una situazione, ma quella che è la condizione di partenza non va presa come l’orizzonte strategico. Occorre affrontare un rigoroso percorso di lotta organizzata per determinare, ad un certo punto, anche le necessarie forzature. Sapendo bene che questo spazio va costruito ex-novo, sapendo bene che non esistono sponde istituzionali già pronte, che il lavoro di un soggetto che cerca di darsi le proprie condizioni e di divenire soggetto politico si muove continuamente su diversi registri temporali e strategici con tutti i rischi che questo comporta.
Gli aspetti di elaborazione teorica, ma anche le ricadute politiche sono state oggetto di diversi incontri fra di noi e culminati con un’assemblea pubblica col compagno Giorgio Cremaschi, il 7 dicembre 2013. Per quanto la riflessione e l’analisi, ovviamente, sia ancora in corso e lo stesso progetto Ross@ non sia ancora pienamente definito, a Parma un gruppo di compagni ha deciso di dare vita a questa nuova aggregazione. Abbiamo abbozzato un programma di lavoro che prevede un’iniziativa/convegno sull’euro (da tenersi nei prossimi mesi) e una verifica su una possibile operatività di Ross@ nella battaglia per il diritto alla casa, a sostegno della realtà antagonista che già si è affermata sul territorio e degli altri gruppi antagonisti attivi a livello locale.
In definitiva, a fianco di un impegno di riflessione e di lavoro politico concreto, intendiamo costruire a Parma il percorso che ci porterà all’assemblea fondativa di Ross@ il prossimo giugno.
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