A metà marzo, Ross@ consegnerà alla Presidenza della Camera dei Deputati la petizione che chiede la convocazione del referendum di indirizzo costituzionale sull’approvazione o meno dei Trattati Europei da parte dell’Italia. Contestualmente è stato chiesto un incontro con i diversi gruppi parlamentari affinchè si facciano carico in Parlamento della richiesta di convocazione del referendum sulla base del precedente del 1989.
L’approvazione del Fiscal Compact, del Mes oggi e quelle più datate dei Trattati di Maastricht e di Amsterdam, rappresentano dei vincoli micidiali che ipotecano il presente e il futuro degli interessi popolari e della democrazia. La recessione, la disoccupazione di massa, l’impoverimento di quote crescenti della popolazione ne sono la visibile conseguenze. Ross@ continua ad affermare che l’Unione Europea è il problema e non è la soluzione.
In diverse città italiane la petizione viene sottoscritta da centinaia di persone nei banchetti in piazza, davanti agli ospedali, ai mercati e nei posti di lavoro, incontrando un consenso ampio e inaspettato solo per chi da troppo tempo ha rinunciato a confrontarsi con le esigenze reali e il senso comune dei settori popolari nel nostro paese.
Nelle prossime settimane gli attivisti di Ross@ aumenteranno le iniziative di informazione e raccolta delle firme per il referendum nelle varie città. Nella Capitale sono previsti due presidi a ridosso dei palazzi istituzionali. Il primo giovedi 27 febbraio a Largo Goldoni, il secondo giovedi 6 marzo a Torre Argentina.
Il giorno previsto per la consegna della petizione e delle firme alla Presidenza della Camera dei Deputati, Ross@ è prevista una manifestazione e una conferenza stampa sotto Montecitorio.
per saperne di più:
Chi governa nell’Unione Europea?
Firmare la petizione anche online
Referendum contro i Trattati Europei. La campagna di Ross@
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa