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Clamoroso: Il Governatore toscano Rossi rinuncia a inaugurare l’ospedale di Lucca per evitare contestazioni

A Lucca l’unica gazzarra è quella del governatore Rossi, contro cittadini, malati, medici, comitati, sindacati non concertativi, che si oppongono alle politiche di devastazione del servizio sanitario regionale messe in atto dalla Giunta regionale toscana.

SABATO 5 APRILE TUTTI A LUCCA! ORE 9.30 CONCENTRAMENTO A PORTA ELISA

“Gazzarra chiassosa, nemici del progresso, strumentalizzatori….”

Per giustificare la rinuncia a inaugurare il mega ospedale San Luca a Lucca il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi usa toni e termini pesantissimi contro la manifestazione organizzata domani a Lucca dal Comitato Sanità Lucca, Lucca bene Comune, Lucca per una sanità migliore, Collettivo Lavoratori e lavoratrici Sanità Versilia, Collettivo SOS-Salute-Organizzazione-Sanità Massa-Carrara e dal Coordinamento Toscano per il Diritto alla Salute.

Una manifestazione non solo legittima in una società che si dice democratica, ma che ha dalla sua ragioni da vendere, elencate da operatori ed esperti del settore, che sul project financing hanno prodotto ricerche, libri e documenti, dai quali emerge la logica mercantilista e irrazionale che sta dietro alla costruzione dei mega ospedali in Toscana, più in generale in tutta Europa, in base alle imposizioni della BCE, della Commissione Europea e del FMI, che guidano le scelte dei “governatori” locali.

È di questi giorni la minaccia di messa in Stato di Agitazione da parte delle OO.SS. dell’area medica e sanitaria toscane contro le politiche sanitarie regionali, che stanno progressivamente desertificando i territori periferici, le cliniche stesse dei “grandi ospedali”, attraverso la decurtazione di personale medico, paramedico, dei servizi annessi, di ambulanze, posti letto, punti nascita, centri prelievo.

Per Mr. Rossi anche i medici fanno parte della “gazzarra” ?

Le invettive del governatore evidenziano l’arroganza e nello stesso tempo la debolezza di una classe dominante che ha sempre meno argomenti per giustificare politiche profondamente antipopolari. È sufficiente una mobilitazione di base per far saltare i teatrini mediatici costruiti per gestire al meglio le varie scadenze elettorali. Stesso scenario a Firenze, a Cecina, a Pisa, dove recentemente a simili contestazioni l’attuale Presidente ha risposto con uguale insofferenza. Nello spirito del suo collega Renzi, il governatore toscano non tollera il conflitto organizzato, la critica circostanziata e ficcante, specie se strutturata in tutta la Regione con campagne unitarie e coordinate di mobilitazione. 

Caro Rossi, dato non puoi cambiare popolo, ti consigliamo di cambiare la tua collocazione lavorativa, mettendo a disposizione le tue doti di irascibile amministratore nel “mercato delle braccia” riorganizzato dal tuo sodale Renzi. Il job act forse ti permetterà di trovare, tra le decine di figure precarie, una collocazione diversa dal posto che oggi occupi immeritatamente. A gestire sanità pubblica e welfare occorre una nuova classe dirigente, espressione degli interessi delle grandi maggioranze, non della sanità privata, degli speculatori e dei costruttori che te e la tua coalizione rappresentate.

Il Coordinamento Toscano per il Diritto alla Salute, insieme ai comitati lucchesi e di tante altre città toscane saranno domani a Lucca, a gridare con forza che la salute e la sanità pubblica non sono una merce ma un diritto indiscutibile, da potenziare, stornando le immense risorse regalate quotidianamente alle banche, ai ceti parassitari che si nascondono nelle ASL, nei consigli di amministrazione, nelle industrie private che vivono di contributi statali. 

Sabato 5 aprile tutti a lucca, contro il “project financing” e la logica dei “grandi ospedali”

– no alla desertificazione dei territori di strutture e servizi sanitari
– no agli appalti milionari a favore delle grandi imprese di costruzione.
– si a investimenti massicci per una sanità pubblica capillare in ogni città, in ogni quartiere.

Coordinamento Toscano per il Diritto alla Salute
Per contatti: cootos.dirsal@gmail.com

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