Si è concluso da poco il congresso della Cgil. La Camusso è entrata al congresso con il 97,5 ed esce con l’80%. Il documento di Landini ottiene il 17%, quello de “Il sindacato è un altra cosa” (Cremaschi) ottiene il 3% dei consensi. Sono questi i numeri delle conclusioni del congresso della Cgil che si è chiuso oggi a Rimini. “A parte il disastro nella Cgil, per noi è andata bene”, è il primo sintetico commento di Giorgio Cremaschi che ha visto il suo documento raccogliere maggiori adesioni di quelle con cui era arrivato al congresso ed ha ottenuto quattro rappresentanti nel direttivo Cgil.
E’ la prima volta che un segretario della Cgil esce dal congresso con un livello di consensi inferiore a quello con cui vi era arrivato. In secondo luogo è la prima volta che il maggiore sindacato si trova privato della sua “sponda politica” – il Pd inn questo caso- che, anzi, ha dichiarato in via di liquidazione il ruolo della concertazione in generale e quella della interlocuzione privilegiata con la Cgil in particolare.
Sul giornale di domani una intervista con Giorgio Cremaschi approfondirà i molti aspetti di questa assise di quello che è stato il maggiore sindacato nel nostro paese.
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franco lella
….Lenin : l’ estremismo fase infantile del comunismo… (leggersi questo libretto del grande Lenin…)