Renzi ne ha lanciata un’altra. Niente più modello 740 da parte del contribuente, ma solo dichiarazioni precompilate ed inviate dal ministero delle entrate.
Non so da dove cominciare per sottolineare la bufala!
Intanto Renzi , forse non lo sa, ma il 740 ormai è scomparso, o quasi. Sostituito per la maggioranza dei casi dal 730 o dall’Unico.
Ma questo Renzi non lo sa.
La trovata del pre-compilato non è farina del suo sacco, ne ha inventato nulla di nuovo. E’ una strada già intrapresa da altre amministrazioni ben più solide e efficienti della nostra e……Ma non voglio anticipare nulla ed andiamo con ordine.
Intanto cominciamo col dire che la pratica indica diverse modalità. L’amministrazione può più o meno con diversi gradi di approfondimento e specificità precompilare la dichiarazione dei redditi percepiti e al contribuente non resterebbe altro che confermare, accertare o apportare lievi modifiche. Ma una domanda sorge spontanea. Ma se al fisco sono note tutte le entrate e l’imponibile del contribuente come mai esiste l’evasione fiscale e di dimensioni e importi cosi enormi?
Quindi sorge spontanea la risposta. L’evasione fiscale non deriva dalla popolazione di contribuenti noti e sotto vigilanza e controllo, ma proviene da altre fasce di reddito. Oppure le informazioni che si dispongono non sono totalmente vere e/o complete. Quindi la genialata renziana non nasce dall’esigenze della lotta all’evasione, ma per fare “ammoina” e non raffreddare l’atmosfera del “fare” e della modernità.
Ma serve a risparmiare i costi, si sono subito affrettati a comunicare i mass media embedded.
Sarà! Ma ve l’immaginate una amministrazione pubblica che ha prodotto gli esodati che manda cartelle esattoriali pazze, e inviare in tempo utile i modelli precompilat in maniera efficiente e con pre-dichiarazioni veritiere?
Francamente, con tutta la buona volontà, io non vedo nulla di positivo; o almeno non per adesso e dovremo soffrire anni prima che la cosa possa funzionare. E nel frattempo?
E poi da dove deriverebbe questo risparmio?
Intanto, non ho dubbi, come per Equitalia, la cosa verrebbe appaltata a privati. Ed è qui il business. E il risparmio sarebbe a carico dell’amministrazione, ma con trasferimento e con il rincaro sui contribuenti, onesti (anche se forzosamente) e da sempre paganti.
Meno Stato più privatizzazione.
Ma anche ammesso che tutto questo vada in porto e con efficienza. Come mai altri paesi con ben altre tradizioni di amministrazione efficiente e solerte che hanno applicato questa procedura sono poi ritornate indietro? O parzialmente indietro?. E non parlo tanto del Sudafrica, quanto di Danimarca, Francia e USA. Paesi (vedi la Francia, ad esempio) il cui sistema burocratico (da bureau, ovvero “ufficio”) è di una efficienza indiscutibile.
Ma ne vogliamo parlare?
Una rivoluzione del genere richiederebbe la disponibilità, da parte dell’amministrazione delle strumentazioni automatizzate e di rete necessarie per il trattamento degli invii e dei rapporti. Ve l’immaginate la nostra amministrazione dotata ancora di computer dell’era preistorica (i microprocessori Pentium sarebbero una innovazione), amministrazioni che – nonostante vi siano una legge che lo prescrive – non sanno ancora cosa sia la PEC e se lo sanno questa sta li a vegetare senza che nessuno la guardi? con una rete informatica che in alcune zone d’Italia non arriva, in altre sono coperte da velocità che a malapena raggiunge un Mb nominale? Mi viene in mente la sparata dell’allora ministro Brunetta e della ministra Gelmini che giurarono che entro sei mesi tutte le scuole italiane sarebbero state dotate di copertura WiFi. Stiamo ancora aspettando che si inizino i lavori….
Ma “de che stamo a parlà”?
A seguire, occorrerebbe avere un sistema fiscale che non abbia un elenco, solitamente lungo, di deduzioni, detrazioni, esenzioni, agevolazioni e misure speciali da cui i contribuenti possono attingere. Prima sarebbe necessario, meglio: indispensabile, uno sfoltimento delle voci che generalmente incidono sul fenomeno dell’erosione fiscale. Infatti il Governo si sta muovendo in questa direzione (sic)! Ne è a riprova l’ultimo provvedimento sui famosi 80 euro di detrazione sull’IRPEF che tra agevolazioni, deduzioni e detrazioni figli a carico, moglie che non lavora, carico famigliare ecc ecc raggiunge la ben corposa cifra di 92 deduzioni, detrazioni, esenzioni, agevolazioni!
Se non è uno spot come lo chiamate?
Ma proseguiamo nell’analisi. Una trasformazione di questo genere richiederebbe, a voler fare le cose per bene e non pasticciare all’italiana, insomma (prendere a d esempio l’IMU e la triade che ne è uscita, o gli 80 Euro) è fondamentale tutta una rete di intermediari, di banche dati inter-collegate fra loro e interagenti con l’amministrazione finanziaria (o con l’ente che ne avrebbe l’appalto), consentendo così di poter avere a disposizione i dati del contribuente in tempo reale e quindi inserite nel modello da trasmettere.
Si capisce bene che si tratta di un flusso dati continuo e di notevole mole che coinvolge banche, assicurazioni, enti pubblici. Ma in Italia noi abbiamo un esempio in tal senso. Si pensi solo al cambio di residenza. Il cittadino è costretto ad inviare personalmente e in raccomandata (la PEC meglio evitare perché è come il cestino della spazzatura) l’avvenuto cambio a tutte le amministrazioni ed uffici dello Stato, alle Poste, alle ASL, allo stesso comune per i certificati di identità, alla motorizzazione per la patente e chi più ne ha più ne metta. Uno in più non fa mai male e si sta un po’ più tranquilli.
E’ quindi evidente che l’abolizione della dichiarazione sia solo una delle solite “puttanate” sparate a vanvera.
Ma a che serve?
Ma questo servirà a creare nell’immaginario collettivo, per gli spettatori televisivi e lettori di notizie distratti ad incamerare la notizia, come “già fatta” o in procinto di essere fatta e a qualche ragazza renziana pon pon urlante a inserire nell’elenco delle cose fatte, da fare, o in procinto di essere fatte anche questa.
E se invece Renzi si riferisse proprio al modello 740 (che ormai non esiste più, ma lui non lo sa)?
Allora si che ha fatto una genialata!
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