È arrivata ieri la notizia delle dimissioni di Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna negli ultimi 14 anni. Uno dei capisaldi del PD emiliano crolla così sotto l’accusa di falso ideologico nell’ambito dell’indagine Terremerse. In questo affaire l’ex presidente avrebbe infatti fornito informazioni fuorvianti al magistrato che indagava sui contributi “facili” concessi dalla regione alla cooperativa «Terremerse», presieduta da suo fratello, Giovanni Errani, indagato a sua volta per truffa aggravata.
Non si arresta quindi la valanga di indagini che da qualche mese sta sconquassando gli equilibri interni del Partito Democratico e non solo a Bologna (ricordiamo l’inchiesta su Manutencoop, su Consorzio Venezia Nuova, su Unipol, etc…).
Errani, che ha scelto la via dell’ “esilio” con un po di decenza (a volte basta questa per apparire dei ‘signori’ rispetto al resto della classe politica), riceve solo indirettamente la solidarietà di Renzi, che a spada tratta ha dichiarato che “finché non c’è sentenza passata in giudicato un cittadino è innocente. Si chiama garantismo”. È evidente a questo punto che un operazione di “pulizia” interna al quadro dirigente del PD è in atto. A casa i vecchi bersaniani, largo ai giovani, direbbe qualcuno. Staremo quindi a vedere come evolverà la situazione, all interno della grande balena bianca che governa oggi il nostro Paese. Gia intanto i pronostici per le prossime elezioni regionali parlano della possibilità che tra i candidati, Renzi proporrà la poltrona a Graziano Delrio, attualmente sottosegretario del suo governo.
Il modello Errani è comunque in crisi. Per capire il personaggio basta dare adito alle voci di corridoio, che dicevano, gia due anni fa all’inizio dell’inchiesta Terremerse, che se si fosse dimesso da presidente della Regione, sarebbe stato per volere suo e non certo del Partito.
Ma il fatto piu indicativo è che già oggi sui giornali non si parla che del futuro. Corsa agli schieramenti, pronostici elettorali, interruzioni di consigli regionali. Nulla che riguardi la figura di Errani, il suo potere e la probabile fine della sua carriera politica. Come se la scelta di Errani di dimettersi fosse già cosa passata, dimenticata. La velocità con cui la classe dirigente PD sta cambiando pelle, a partire dalla carriera fulminea di Renzi e dei suoi, è abbastanza indicativa di quanto forte sia la necessità di ripristinare un nuovo ordine sociale forte e stabile di fedelissimi.
Il comunicato di Ross@ Bologna: Errani si è dimesso. Era ora!
Il comunicato della Rete dei Comunisti di Bologna: Vasco Errani si è dimesso ma il fango creato dalle sue giunte resta
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