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Roma: sgomberato il Volturno, giovedì corteo cittadino

Nuovo sgombero questa mattina nella capitale dopo quelli dei mesi scorsi, all’interno di una dinamica che sembra approfittare dell’estate per regolare i conti con gli spazi occupati. Secondo alcune indiscrezioni delle scorse settimane, che dopo l’episodio odierno appaiono più che confermate, sarebbe intenzione delle autorità cittadine approfittare dei mesi estivi per realizzare un vero e proprio “repulisti” nella capitale in nome dell’ordine e della legalità, concetti utilizzati come sempre a senso unico e come una clava nei confronti degli spazi riconquistati alla città e alla socialità.

Ad essere riconsegnato alla speculazione – o al degrado – è stato il Centro Sociale Volturno, a poche centinaia di metri dalla Stazione Termini, occupato ormai sei anni fa per impedire che venisse trasformato in un sala Bingo e messo a disposizione di numerose attività di carattere culturale, sociale e politico.
Al contrario di quanto avviene di solito la ‘forza pubblica’ non si è presentata all’alba, ma intorno alle 8,30, quando camionette e agenti hanno circondato l’edificio bloccando le strade d’accesso per eseguire lo sgombero ordinato dai rappresentanti del cosiddetto ‘tavolo per l’ordine pubblico e la sicurezza’.
Intorno alle 9.00, dopo aver forzato la porta d’ingresso, una squadra di operai è entrata nell’ex teatro insieme ai poliziotti ed ha iniziato a smantellare e demolire installazioni ed attrezzature all’interno dello stabile, mentre a ridosso dei cordoni di polizia si concentravano alcune decine di attivisti dello spazio occupato e di altre realtà cittadine richiamati dal tam tam.
Mentre il sindaco Marino e la sua giunta tacciono, nelle mire dell’asse speculazione-forza pubblica sembra esserci il Teatro Valle, nei confronti del quale in queste ore è in atto una escalation di minacce, dichiarazioni allarmistiche e denunce da parte di esponenti della destra cittadina così come del centrosinistra (c’è differenza?). 
Varie le prese di posizione contro la guerra dichiarata ai movimenti sociali e alle occupazioni dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, e per giovedì prossimo alcune realtà hanno indetto un corteo cittadino che partirà alle ore 18 da Piazza Indipendenza.
Di seguito uno stralcio del comunicato di indizione dei movimenti per il diritto all’abitare:

Per affermare con forza il diritto a riprendersi e autogestire spazi di vita e cultura, GIOVEDì 17 LUGLIO ALLE ORE 18 IN PIAZZA INDIPENDENZA abbiamo indetto un grande corteo cittadino che rilancerà parlando di diritto alla città e invitando a riconquistare immediatamente tutto ciò che ambigui comitati d’affari stanno rubando a tutte e a tutti con il solito gioco di intrallazzi politici, sdoganati dal governo Renzi attraverso il mantra dei “sacrifici” (sempre a senso unico), lo strumento dell’infame articolo 5 della Legge Lupi e lo slogan padronale “ce lo chiede l’Europa”. Emblematica, da questo punto di vista, la “proprietà” dell’ex cinema Volturno: la Ferrero Cinema, già celebre per le condizioni in cui versano i suoi lavoratori e per il malaffare con cui porta avanti le proprie attività speculative.

La tutela serrata che le istituzioni attuano nei confronti di privati e speculatori si accompagna al disinteresse rispetto a bisogni e necessità vitali di una fascia di popolazione che da anni subisce sulla propria pelle l’impoverimento devastante seguito alla crisi economica; in reazione a tutto ciò, a Roma sono decine di migliaia le famiglie e i lavoratori che hanno fatto fronte all’emergenza casa attraverso l’autorganizzazazione e l’occupazione di stabili in disuso. Altrettanti sono gli studenti che, alzando la testa, hanno messo in discussione le condizioni di sfruttamento imposte dall’Università aziendalizzata e, muovendosi dal basso, gli artisti, i tecnici e gli attivisti che hanno dato vita a una scena sociale vitale e pronta alla lotta per la riconquista dei diritti negati.

E sarà questa la composizione che si riverserà in piazza il 17 urlando con forza: “ROMA NON SI VENDE, ROMA SI DIFENDE… OCCUPIAMO TUTTO”.

Le foto che seguono sono di Patrizia Cortellessa:

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