Sul rapido delle riforme renziane è arrivata una frenata imprevista. Un emendamento presentato dal senatore della Lega Stefano Candiani è diventato per la maggioranza Pf-Forza Italia quasi una mini-Caporetto: 154 voti favorevoli, 147 contrari e 2 astenuti.
Il presidente del Senato Pietro Grasso aveva concesso il voto segreto, per una volta tanto, nonostante il parere contrario del Pd e degli altri gruppi della maggioranza.
L’emendamento approvato non è di quelli decisivi – la proposta di modifica dell’articolo 55 della Costituzione conferisce al Senato competenze sui temi della famiglia e del matrimonio, su quelli della salute e su quelli etici (come bio-testamento e diritti civili) previsti dagli articoli 29 e 32 della Carta – ma diventa indicativo dell’esiguità della maggioranza e dell’insofferenza crescente (persino dntro il Pd!) per la banda di Renzi e Berlusconi.
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