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Il governo trova un miliardo per i poliziotti

Conferma ufficiale: il governo che taglia tutto a tutti concede gli aumenti richiesti – con brutale e poco istituzionale “durezza” – dal personale delle numerose polizie di questo paese. Il prossimo anno, dunque, il blocco salariale del pubblico impiego avrà una sua vistosissima falla, perché gli uomini armati delle Stato “debbono” essere pagati sempre meglio degli altri.

A questo punto anche le “rappresentanze sindacali” delle “forze dell’ordine” si dicono disponibili a ritirare le proteste. Prova ad alzare il prezzo, mirando probabilmente ad accrescere la propria platea di iscritti, soltanto il Sap. Niente di serio, insomma. Normale “flanella” intorno a una porcata che era scontata fin dall’inizio. In pratica questo governo ammette di non avere altri strumenti per “mantenere l’ordine sociale”; abolite le mediazioni sociali (welfare, contratti, assistenza, ecc), si appresta ad affrontare le più che auspicabili manifestazioni sindacali e politiche con il più antico dei mezzi: la forza. E ha deciso di comprare la fedeltà con qualche spicciolo di stipendio in più per i “sorveglianti”.

Stamattina i memebri del governo delegati a risolvere il problema – il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, i ministri della Difesa Roberta Pinotti, della Giustizia Andrea Orlando, dell’Economia Pier Carlo Padoan e dell’Interno Angelino Alfano – hanno “trovato” quel miliardo di euro necessario per implementare le buste paga440 milioni verranno dal “bilancio dei ministeri”, 530 direttamente dal governo (e sarebbe interessante sapere da quale scarsella vengono sotratti), mentre altri 119 presi dai fondi di perequazione.
Al povero Berlusconi – il Pregiudicato che si era offerto di risolvere personalmente il problema degli stipendi poliziotteschi – non è rimasto che riunirsi con il solo Sap.

 

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