Dopo alcune assemblee cittadine è partita la mobilitazione contro l’annunciato vertice della Banca Centrale Europea che si svolgerà il prossimo 2 ottobre a Napoli.
Si riunirà nella città partenopea il Governing Council della B.C.E. (i 18 governatori delle banche centrali e i 6 excutive/director della B.C.E. tra cui il presidente, Mario Draghi) per concordare “politiche di rilancio economico”.
In realtà – alla presenza di Re Giorgio Napolitano – questi apprendisti stregoni del capitale celebreranno il vero e proprio disastro sociale provocato dal governo liberista della crisi e dall’insieme dei provvedimenti che l’Unione Europea ha sfornato negli ultimi anni.
Attraverso lo strumento dei Trattati l’Unione Europea sta smantellando i residui di rigidità politica e materiale del mercato del lavoro, sta privatizzando ciò che residua dello stato sociale e sta innestando una involuzione autoritaria tra cui una preoccupante ripresa dell’interventismo militarista nell’ambito degli accentuati fattori di competizione globale interimperialistica.
E’ evidente che la scelta di Napoli non cade casualmente. Una città “simbolo” della disoccupazione, del lavoro nero, della precarietà per significare “l’attenzione” dei signori dell’Euro ai tanti Sud dell’Unione Europea.
Sud che invece, come rivelano tutti gli indicatori economici, hanno subito più di altri l’effetto antisociale del governo della crisi, approfondendo il divario dei redditi e dell’occupazione fino a precipitare in una situazione sociale drammatica.
Il corteo del 2 ottobre – a Napoli – sarà preceduto da iniziative diffuse sul territorio e nei posti di lavoro, da azioni di agitazione e propaganda e da vari momenti di approfondimento e di discussione collettiva sui temi afferenti l’opposizione all’Unione Europea.
Per informazioni è possibile consultare la pagina Facebook dell’evento: https://www.facebook.com/pages/Block-BCE-Napoli-2-Ottobre/651057588325414?notif_t=fbpage_fan_invite
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