Ieri pomeriggio nella piazza antistante il Comune di Udine si è tenuto un presidio contro la guerra fascista scatenata dalla giunta golpista di Kiev contro il sud-est dell’Ucraina.
Molti i passanti che si sono fermati a leggere e commentare i cartelli portati dai manifestanti, moltissimi increduli per il fatto di non essere stati informati dai mezzi di comunicazione italiani che hanno censurato e censurano ogni notizia che possa risultare sgradita alla giunta fascista di Kiev.
Era presente anche una giornalista del Messaggero Veneto (gruppo Repubblica). Ma nonostante tutta la buona volontà della giornalista che ha raccolto interviste e preso pagine su pagine di appunti, oggi sull’edizione on line del Messaggero non c’è traccia del presidio.
La manifestazione è stata organizzata dalla comunità degli immigrati slavi di Udine. Quindi non solo Ucraini, ma anche Russi, Moldavi e delle altre nazionalità in cui è stata suddiviso il territorio di quella che era l’Unione Sovietica.
Hanno aderito e partecipato anche delegazioni dei diversi gruppi e organizzazioni politiche presenti in città, nonostante nello stesso pomeriggio si siano svolte altre due iniziative: un presidio di fronte alla stazione ferroviaria contro l’operazione “Mos Maiorum” (il rastrellamento e la schedatura di massa degli immigrati clandestini in tutta l’Unione Europea) e una iniziativa di raccolta fondi per la partecipazione alla manifestazione antifascista di Verona del prossimo 25 ottobre.
Al presidio ha partecipato anche una delegazione di Ross@ e del Comitato veneto per il Donbass antinazista che ha diffuso il volantino che segue.
1914 – 2014. No alla guerra imperialista! Solidarietà con i ribelli antifascisti del Donbass
Nell’ultimo secolo l’Europa è sopravvissuta a due guerre mondiali che sono costate decine di milioni di morti.
Oggi l’Ucraina è stata scelta per diventare la miccia di una terza guerra mondiale, spianando ai nazisti la strada che ha permesso loro di prendere potere e di scatenare una guerra civile che in sei mesi ha ucciso 20mila cittadini ucraini. Un vero e proprio genocidio che rientra nei piani delle oligarchie mondiali che tentano di uscire dalla crisi devastando il mondo, distruggendo industrie e macchinari e sterminando la popolazione in eccesso.
Il presidente dell’Ucraina Poroshenko è un burattino del Dipartimento di Stato degli USA con il compito di radicare l’ideologia fascista nel Paese. Il golpe fascista in Ucraina e il genocidio in atto delle minoranza russofone del Donbass fanno parte della stessa strategia di destabilizzazione che abbiamo già visto all’opera in Iraq, in Libia, in Afghanistan, in Palestina.
La giunta golpista di Kiev, in cui siedono, per la prima volta in Europa dalla fne della seconda guerra mondiale, quattro ministri che rivendicano orgogliosamente la propria matrice nazista, ha istituito unità militari che adottano esplicitamente i simboli, l’ideologia e i metodi di guerra dei nazisti e che perseguitano chi non si adegua alle politiche di Kiev.
Tutti dobbiamo ricordare a che cosa ha portato il fascismo negli anni ’30 e ’40 del secolo scorso.
Perché i governi adottano sanzioni contro la Russia sotto la pressione dell’Unione Europea, anche se queste sanzioni infuenzano negativamente l’economia dei loro Paesi? Perché i cittadini europei sono oggetto di una vera e propria propaganda di guerra che tace i crimini del governo nazista di Kiev?
Chi vuole scatenare la terza guerra mondiale nel continente euro-asiatico?
Nulla in questo mondo accade casualmente. Le crisi e le guerre riflettono le finalità e gli obiettivi delle oligarchie che governano il mondo.
Tutte le organizzazioni sociali, tutti gli uomini e le donne che credono nel progresso sociale dovrebbero unirsi in una lotta comune contro il fascismo, per non farsi travolgere dal vortice di una guerra fratricida che ha l’unico obiettivo di seminare il caos per permettere il controllo totale sul genere umano da parte delle oligarchie imperialiste.
E’ necessario conoscere passato e presente per evitare tragedie nel futuro e per farlo è necessario che la verità non sia nascosta. Per questo vi chiediamo di non subire passivamente l’informazione di regime e di informarvi su quanto sta succedendo in Ucraina.
Comitato veneto di solidarietà con il Donbass antinazista
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