Che ci fosse una matrice tutta politica dietro l’assalto di ieri mattina contro i tifosi della squadra romana di calcio di terza categoria ‘Ardita San Paolo’, nel corso della partita di campionato con il Magliano Romano, era apparso chiaro fin da subito.
Infatti, nonostante il riserbo consueto da parte dei carabinieri, i militari di Civita Castellana hanno proceduto al fermo di 9 persone. Una parte di quelle decine di aggressori che armati di manici di piccone e spranghe e col volto coperto per non farsi riconoscere avevano interrotto la partita e pestato i tifosi della squadra romana nota per la sua identità antifascista, oltre che per essere sorretta dall’azionariato popolare nel quartiere di Roma da cui prende il nome e non solo.
I nove fermati, bloccati dai carabinieri nel viterbese apparterrebbero tutti all’estrema destra, tutti noti alla Digos per partecipazione a manifestazioni dei vari gruppuscoli della galassia neofascista. Sei dei fermati messi agli arresti domiciliari sono di Viterbo, due di Vitorchiano e uno di Soriano nel Cimino.
Anche se la notizia è stata resa nota con molto ritardo, il fermo sarebbe avvenuto addirittura dopo soli venti minuti dall’assalto che ha mandato in ospedale sei supporters della squadra romana. I nove sono stati bloccati dopo una segnalazione, e nelle loro automobili sono stati rinvenuti caschi, passamontagna, spranghe, tirapugni e altri oggetti utilizzati durante l’assalto.
Ora secondo i media locali Carabinieri e Digos sarebbero alla ricerca di altri componenti della spedizione punitiva fascista organizzata nei minimi particolari, nella quale sarebbero stati coinvolti alcune decine di aggressori arrivati a bordo di alcune automobili con la targa camuffata rimaste parcheggiate col motore acceso per poi ripartire appena concluso il pestaggio che ha lasciato a terra una ventina di persone, sei delle quali hanno dovuto farsi medicare in ospedale riportando ferite alla testa e fratture agli arti.
Nel frattempo ai giocatori e ai tifosi dell’Ardita San Paolo stanno continuando ad arrivare centinaia di messaggi di solidarietà da parte di altre squadre di calcio, di sportivi di varie disciplina, di realtà associative e territoriali antifasciste.
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