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Cofferati esce dal Pd

Dopo aver detto che nelle primarie erano avvenute “cose da procura”; dopo che la Commissione di garanzia del Pd aveva stabilito che la vittoria della renziana Paita – con i voti di Forza Italia e di gruppi di migranti pagati pochi euro – erano comunque validata (con il meccanismo della distribuzione in parti quasi uguali dei “mini-brogli”; dopo parole di fuoco in tutte le sedi pubbliche… effettivamente l’unica cosa coerente che Sergio Cofferati poteva fare era uscire dal Pd.

Fonti interne al partito, in queste ore, riferiscono che ha già presentato le dimissioni in un incontro con i vertici genovesi del Pd. “Di fronte a fatti di questo genere io non posso più restare”, ha detto l’ex segretario della Cgil, nel corso di una conferenza stampa a Genova, annunciando così la sua uscita dal Partito democratico. 

“Il voto è stato inquinato come ha dimostrato il collegio dei garanti ma quel che è più grave è che il centrodestra è intervenuto nelle primarie del centrosinistra per proporre un modello politico e il mio partito non è intervenuto per fermare questo”.

“A Napoli le primarie sono state invalidate per problemi in 3 seggi. E c’è un comportamento diverso in Liguria dove sono state annullate in 13 seggi. Non capisco che cosa sia successo. Resta la partecipazione anomala di povere persone straniere guidate in gruppo e istruite su come votare. Viene anche indicato l’uso di denaro per stimolarne il voto. Ma la sostanza politica è l’inquinamento attraverso il voto sollecitato e ottenuto del centrodestra”.

“Esco dal Pd e non lo faccio per fondare un altro partito”, ha aggiunto. Ma a noi sembra indubbio che sia partita la fuga “a sinistra” dal Pd, in direzione di una “sinistra moderata” raggruppata intorno a Vendola, Civati e ora anche anche Cofferati. In attesa di Maurizio Landini, l’unico nell’area con qualche possibilità di raccattare voti nel confronto di massa. 

Un equivoco, l’ennesimo, posto di traverso alla costruzione di una soggettività politica davvero alternativa al Pd e al suo “sistema di potere”.

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2 Commenti


  • walter

    Le primarie della renziana Paita sono la fotocopia di quelle del renziano Renzi. Se a quest’ultimo hanno (scandalosamente) garantito la presidenza del consiglio dei ministri, è ovvio che Paita ha già (scandalosamente) in tasca la presidenza della Liguria! È il patto del Nazareno, baby…
    Chi avesse dubbi sul pd ora ha ricevuto conferme…


  • Nicolai Caiazza

    Beh, Cofferati ora cosa pretende? Lui da capo della CGIL aveva avuto l’occasione di essere l’organizzatore di un grande partito di massa con programma sociale avanzato, aveva mezza Italia che lo invocava. Era l’ultima chance che c’era, si era capito che il PD andava verso una involuzione procapitalista. Lui allora non ebbe il coraggio, non se la sentí, preferí essere leale con quelli che avrebbero completato la sottomissione al grande capitale. Preferí farsi trascinare dalla melma e adesso la melma lo ha travolto. Che si guardi nello specchio!

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